Tre giorni, quattro spettacoli e una mostra: questa la proposta de I Sacchi di Sabbia per un divertente weekend milanese.
A fine giugno eravate già in vacanza? Vi siete persi I Sacchi di Sabbia ospiti a Città Balena con Sandokan o la fine dell’Avventura? Nulla è perduto, dal 13 al 15 ottobre tornano a esibirsi a Milano, al Teatro Gerolamo, con le irriverenti riletture dei grandi classici.
Primo appuntamento venerdì 13 ottobre con I 4 moschettieri in America, il sequel del capolavoro di Dumas in versione radiodramma. L’idea nasce come scanzonato omaggio alla “parodia di Nizza e Morbelli con musiche di E. Storaci”, trasmessa dalla radio nel 1934 e rappresenta un’impeccabile prova di recitazione del gruppo di attori. L’azione è trasposta nel tempo e nello spazio rispetto alla storia originale: ritroviamo i quattro inseparabili amici – capitanati da Giovanni Guerrieri novello Athos – catapultati nell’America degli anni Trenta, intenti a destreggiarsi tra feroci gangster, belle pupe e parodie delle stelle del cinema. La scena è spoglia solo all’apparenza: come i bambini che con un nulla giocano per ore così I Sacchi di Sabbia, facendo ricorso alle parole, ai libri pop up e al gioco d’ombre, saturano lo spazio di edifici e personaggi.
Sabato 14 ottobre la compagnia tosco-napoletana si cimenta con un componimento di ispirazione biblica, la Rappresentazione di Abramo e Isacco scritta nel XV secolo dal fiorentino Feo Belcari. La prova di devozione chiesta da Dio ad Abramo – il sacrificio di Isacco, il figlio primogenito – viene analizzata in chiave moderna, ponendo grande accento alle modalità di comunicazione tra i due protagonisti. Fede e scienza, ironia e dramma, contemporaneità e arcaicità si fondono e si con-fondono in una performance che, lungi dal voler dissipare dubbi teologici, offre nuovi approcci per interpretare il sacro episodio.
La stessa sera è in programma anche I dialoghi degli Dei, un testo scritto dalla compagnia con il regista Massimiliano Civica, tratto dagli omonimi dialoghi satirici composti da Luciano di Samosata (II secolo d.C.). Nel corso dello spettacolo, a turno, gli dei dell’Olimpo vengono catapultati in una classe di ginnasio e le loro gesta – amori, figli, guerre, rapimenti e molto altro ancora – divengono oggetto di un’interrogazione che troppo spesso è sul punto di scivolare nel gossip, con gran fastidio della professoressa. Lo scambio di battute con le divinità scese in terra alterna momenti di puro divertimento, come la scenata di gelosia di Era, a riflessioni escatologiche – e un po’ moralizzanti – in cui la scuola assurge a metafora della vita.
Domenica 15 ottobre va in scena Sandokan o la fine dell’Avventura, il lavoro che forse più di molti altri può essere inteso come Manifesto del teatro de I Sacchi di Sabbia. Gli inglesi usano indifferentemente il verbo “to play” per indicare diverse azioni – giocare, recitare, suonare – e ci sembra che il termine, in ciascuna delle sue accezioni, descriva meglio del semplice “recitare” il lavoro compiuto da I Sacchi di Sabbia sul palcoscenico. Una capacità di divertirsi creando e recitando testi che nasce da un minuzioso lavoro di ricerca su dialoghi, movimenti e oggetti di uso quotidiano da impiegare in modo alternativo. Delle semplici verdure possono infatti scatenare l’immaginazione, trasformarsi in un feroce pirata e tendere agguati mortali. I quattro amici raccolti attorno al tavolo a cucinare, tra una battaglia e un ricevimento al palazzo del Governatore, offrono un’esposizione fedele delle vicende narrate nel capolavoro di Emilio Salgari – o forse più nella sua trasposizione televisiva di cui da bambini sembrano non essersene persa una sola puntata – inclusi i duelli all’ultima sciabolata… di foglia di cavolo. Il pubblico in sala osserva divertito e in cuor suo sogna di potersi unire al gruppo in combattimento.
La mostra SSSHHH… I Pop-Up teatrali de I Sacchi di Sabbia, allestita negli spazi del Teatro Gerolamo durante la tre giorni di spettacoli, celebra un oggetto molto caro alla compagnia, un inatteso escamotage narrativo adottato in molte produzioni: i libri pop up. Saranno gli attori stessi a sfogliare sotto gli occhi dei visitatori i preziosi tomi dalle pagine tridimensionali, svelando la storia di ciascuno di essi. Alcuni libri sono stati realizzati per performance site-specific mai replicate, altri invece hanno percorso migliaia di chilometri al seguito della compagnia: ciascuno di essi, indistintamente, rappresenta una tappa significativa nella vita de I Sacchi di Sabbia.
Appuntamento a teatro: i bambini – a iniziare da quelli che albergano in ciascun adulto – non stanno più nella pelle.
Silvana Costa
Leggi le recensioni:
I 4 moschettieri in America
Dialoghi degli Dei
Sandokan o la fine dell’Avventura
Gli spettacoli andranno in scena:
Teatro Gerolamo
piazza Cesare Beccaria, 8 – Milano
orari spettacoli: 13, 14 ottobre ore 20
15 ottobre ore 16
orari mostra: 13 e 14 ottobre: ore 17 – 17.30 – 18 – 18. 30 – 19
15 ottobre: ore 14 – 14.30 – 15
ingresso libero
www.teatrogerolamo.itI Sacchi di Sabbia
quattro spettacoli in tre giorni più una mostra
www.sacchidisabbia.com
venerdì 13 ottobre
I 4 moschettieri in America
Radiodramma animato
sabato 14 ottobre
Abram e Isac. Sacra rappresentazione in cartoon
a seguire
Dialoghi degli Dei
domenica 15 ottobre
Sandokan o la fine dell’Avventura
Liberamente tratto da Le Tigri di Mompracem di Emilio Salgari
mostra
SSSHHH…
I Pop-Up teatrali de I Sacchi di Sabbia