7 notti

Silvia Beillard tratteggia con trascinante ritmo e innegabile brio la vita di una coppia affannata nel disperato tentativo di mantenere la propria relazione in equilibrio tra passione e incomprensioni. In scena Cinzia Brugnola ed Enrico Ballardini convincono e conquistano il pubblico con la loro interpretazione.

7 notti, scritto e diretto da Silvia Beillard, è lo spettacolo scelto da AltaLuce Teatro per concludere in allegria la Stagione 2023/24. Una chiusura all’insegna dal buonumore a confermare l’abilità dell’autrice nel trattare con delicatezza e grande ironia temi che caratterizzano – democraticamente e inesorabilmente – la vita di ogni persona. Lo scorso anno aveva disquisito Di morte e altre idiozie per concentrarsi ora sulle fasi salienti attraversate da una relazione amorosa, dalla passione del primo incontro alla crisi preludio di separazione.
Cinzia Brugnola – già protagonista del precedente spettacolo – ed Enrico Ballardini interpretano rispettivamente i ruoli di Sophie, una scrittrice in crisi di ispirazione, e Lorenzo, un pianista di successo. Due personaggi in cui troviamo riflessi peculiarità sia della stessa Beillard sia degli attori, in un gioco di continuo rimbalzo tra realtà e finzione, tra vita e arte.
Un gioco così come l’altalena che occupa ampia parte del palcoscenico, intesa quale allegoria dell’evoluzione dei rapporti amorosi, tra alti e bassi, crisi e riappacificazioni, passione e incomunicabilità, piccoli dispetti e inesorabili colpi bassi.
7 notti, come suggerisce il titolo, si articola in sette notti trascorse insieme da Sophie e Lorenzo, in differenti momenti della parabola descritta dalla loro unione, lunga oltre un decennio, marcandone le tappe più significative. Sette quadri che fluiscono con apparente continuità, separati solamente da lievi cambi di luce e musica di sottofondo, quest’ultima composta appositamente per lo spettacolo da Fabrizio Rabbolini. La narrazione prende l’avvio dall’euforia e dalla passione che accompagnano il loro primo incontro intimo a casa di Sophie: è un racconto fatto solamente di gesti ed espressioni ad alludere alla sintonia tra due anime gemelle che si congiungono. Le parole sgorgano in un secondo momento, nel rievocare a favore del pubblico i segnali lanciati nei giorni precedenti per attirare l’attenzione l’una dell’altro, scoprendo poi l’attrazione essere reciproca. Il telo in plastica che cela allo sguardo del pubblico i protagonisti, avviluppandoli a formare una sola cosa, è un espediente tanto delicato quanto efficace per rendere la tenerezza e, al contempo, l’energia spigionate dalla prima unione di due corpi e due anime che si sono intensamente desiderate.
Il tempo scorre, passano i giorni, i mesi, gli anni. La relazione si evolve, gli incontri fugaci cedono il passo alla quotidianità, alla condivisione degli spazi e delle abitudini sino a diventare claustrofobici. L’altalena, parallelamente, le prime notti è bloccata in posizione orizzontale, permettendo a Sophie e Lorenzo di spaziare agevolmente su una base stabile come il loro legame. Nelle notti seguenti i fermi dell’altalena vengono rimossi obbligando i due innamorati a muoversi, come nel loro rapporto, con circospezione per restare in equilibrio.  Il rischio è infatti precipitare in una voragine scavata da gelosie e sospetti, frustrazioni, meschinità, prevaricazioni, ricatti psicologici e dall’inevitabile insofferenza alla presenza dell’altro, percepito via via come sempre più soffocante e castrante.
Silvia Beillard con grande perizia in 7 notti riesce a inserire un ampio campionario delle dinamiche che possono crearsi all’interno di una coppia, consentendo a tutti di rispecchiarsi in uno o più passaggi dello spettacolo. Analogamente, è abile nel dirigere gli attori in scena con brio e ritmo in un coinvolgente pas-de-deux, mantenendoli in equilibrio non tanto a livello fisico quanto espressivo, impedendo alla divertente successione di battute sagaci di porre in ombra la tensione che monta nella coppia, trascinando con sé sofferenza e amarezza.
Un applauso a Cinzia Brugnola ed Enrico Ballardini che dimostrano un notevole – e non scontato – affiatamento sul palcoscenico, conferendo credibilità a Sophie e Lorenzo nell’attingere all’amore che li lega per arrestare l’altalenare del proprio rapporto. Perfetti pure i tempi comici nel dar voce a considerazioni intime o nel ricreare futili battibecchi conditi, soprattutto da parte di Cinzia Brugnola, da una vivace componente mimica ad amplificarne l’effetto sugli spettatori. Spettatori che, entusiasti, tributano ai protagonisti di 7 notti e agli artefici della sua messa in scena un lunghissimo applauso. Noi con loro.

Appuntamento a settembre con la presentazione del calendario della Stagione 2024/25 di AltaLuce Teatro che Elizabeth Annable, la direttrice artistica, preannuncia denso di sorprese per deliziare un pubblico che in questi mesi ha fatto registrare al teatro affacciato sul Naviglio svariate serate di tutto esaurito.

Silvana Costa

Lo spettacolo è andato in scena:
AltaLuceTeatro

Alzaia Naviglio Grande 190 – Milano
venerdì 17 e sabato 18 maggio 2024
www.altaluceteatro.com

7 notti
di Silvia Beillard
con Enrico Ballardini, Cinzia Brugnola
musiche Fabrizio Rabbolini
scene Luca Virgili
regia Silvia Beillard
durata: 70 minuti