Catalogo Ragionato delle opere di René Paresce

Skirà pubblica il Catalogo Ragionato delle opere di René Paresce: artista protagonista degli Italiens de Paris, figura singolare nella storia dell’arte italiana e francese tra gli anni Venti e Trenta che in questo ultimo decennio è stato al centro di una rivalutazione storico-critica.
La storia, sovente, ci fa dono di personalità eclettiche che riescono a primeggiare in svariati campi. René Paresce (1986-1937) è uno di costoro. Lo ricordiamo come brillante laureato in fisica con una tesi che gli spalanca le porte della carriera universitaria; arguto corrispondente da Londra per La Stampa durante la I guerra mondiale; pittore a Parigi sino a quando si stanca e, nel 1934, si imbarca per le isole Fiji: torna dopo sei mesi con un libro che pubblica nel 1935 con il titolo L’altra America.
Impegnato su diversi fronti, la pittura, seppur praticata ad eccelsi livelli, rappresenta solamente un episodio della breve vita di Paresce: l’esiguità della sua produzione non lo rende un artista particolarmente appetibile per galleristi ed editori specializzati in arte, condannandolo ad un certo oblio e relegandolo ad eventi collettivi o poco più. In realtà le opere di Paresce sono apprezzate da un collezionismo raffinato e conservate in prestigiose collezioni: Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma; Casa Museo Boschi Di Stefano e Museo del Novecento a Milano; Raccolta della Banca d’Italia; Collezione Alberto della Ragione ai Musei Civici Fiorentini – Collezione del Novecento; Stedelijk Museum ad Amsterdam.
Da oltre un decennio Rachele Ferrario si occupa con tenacia di studiare e divulgare la figura di questo artista: al suo intuito si deve la scoperta, nel 1998, a Zurigo di 45 dipinti inediti poi esposti, nel 2000, di un’antologica alla Basilica Palladiana di Vicenza.
Personalità inquieta che muta più volte l’oggetto delle proprie attenzioni nel corso della vita, dalla ricerca scientifica alla scrittura, cresciuto respirando le idee più innovative del momento, portate nel salotto fiorentino dei genitori dalle più brillanti menti in transito per la città, Paresce ha sempre dimostrato un notevole distacco dalla realtà: atteggiamento tipico degli intellettuali illuminati. Trasferitosi a Parigi è uno dei membri degli Italiens de Paris, un gruppo di artisti italiani che, tra gli altri, comprende De Chirico, De Pisis, Severini, Campigli, Tozzi, Savinio. Seppur nato nel XIX secolo Paresce è una personalità tanto moderna quanto di rottura – anche polemica – con i suoi predecessori, ad iniziare dai Futuristi: nel catalogo la curatrice riporta alcuni brani in cui Paresce, uomo di scienze, parla del movimento con gran distacco intellettuale, arrivando a considerare quanto farebbe bene a Boccioni “andare a sciacquare i quadri nella Senna” respirando così le brezze creative provenienti da tutta Europa che lì confluiscono e costituiscono l’École de Paris. Nel 1928 è incaricato da Antonio Maraini, che presiede la Biennale di Venezia, di scegliere i lavori più interessanti tra quelli degli artisti stranieri che vivono a Parigi per una sala della XVI edizione della Biennale di Venezia dedicata, appunto, all’École de Paris.
Sfogliando il catalogo, ci rendiamo conto di quanto meravigliosa sia la produzione di quest’autore che assorbe e rielabora il meglio dei suoi compagni di pittura: dalle pagine ci arrivano echi di cubismo, postimpressionismo, fauvismo, pittura metafisica, filtrati da una straordinaria sensibilità e stesi sulla tela quasi compiendo una seduta di psicanalisi che ci racconta molto di lui.
Nel marzo 1933 inaugura alla Galleria il Milione a Milano – una delle più importanti piazze italiane per vendere i dipinti, luogo di transito dei principali artisti dell’epoca – la sua prima mostra personale. Dato il numero ridotto di dipinti di Paresce in circolazione, è raro trovarli presenti alle aste ma la curatrice si è comunque premurata di inserire nel catalogo l’elenco di quelle dove, negli ultimi anni, sono state battute tali opere, raggiungendo sempre interessanti quotazioni.
Il catalogo documenta più di 500 tra oli su tela e carte con schede scientifiche e ampi apparati storico-critici, bibliografici e antologici, e contiene una parte di scritti dell’artista come autore e come giornalista. Il volume – dopo la mostra antologica al LaMEC di Vicenza nel 2000 e la biografia Lo scrittore che dipinse l’atomo, edita da Sellerio nel 2005, sempre di Rachele Ferrario – offre l’occasione di fare il punto su René Paresce e sulla straordinaria avventura che ha coinvolto la pittura e la cultura italiana tra le due guerre.

Silvana Costa

Catalogo Ragionato delle opere di René Paresce
a cura di Rachele Ferrario
Skira, 2012
24 x 28 cm, 352 pagine, 102 colori e 540 b/n, cartonato con cofanetto, bilingue (italiano-inglese)
www.skira.net