Dalla danza di Manfredi Perego e Virgilio Sieni alla prosa di Ianniello-Santoro-Sinisi fino alla multidisciplinarietà di Pietro Marullo e Insiemi Irreali per l’altra domenica a Sansepolcro.
Molti gli spettacoli ogni giorno in programma, in questa nuova edizione del Festival, con una successione a ritmo serrato dal pomeriggio fino a notte fonda. Alle 18.00, presso l’Auditorium Santa Chiara, si parte con il danzatore Manfredi Perego, interprete di Primitiva, un assolo sulle origini, che traspone nel movimento e nel gesto le teorie evolutive, dai primordi – in cui l’antenato dell’uomo non camminava ancora in posizione eretta – all’homo sapiens in grado di ammirare – e forse venerare – il raggio di sole. La coreografia mostra un lento evolversi e, per certi versi, si ripete senza particolari variazioni. I rimandi a 2001: Odissea nello spazio sono evidenti (come in molti altri spettacoli visti recentemente). Nel complesso una performance semplice, aderente al tema proposto, ma limitata nell’assetto coreografico.
Alle 19.00 si passa al Museo Civico di Sansepolcro, dove Virgilio Sieni propone Ballo 1450_Resurrezione, coordinando un ensemble di non professionisti – cittadini del Borgo che hanno partecipato a un ciclo di incontri laboratoriali con il coreografo. All’ombra della pittura murale di Piero della Francesca si svolge quello che appare un rituale dove la ripetitività del gesto sembra alla base dell’intera esibizione. Un omaggio all’opera pittorica attraverso una serie di movimenti che rimandano alle pose dei personaggi ritratti. Movimenti semplici e lineari, una respirazione che si fonde in un lamento o in una invocazione modulata sul canto. La ripetitività però, alla lunga, tedia e, nonostante le leggere variazioni sul tema, si sente una certa stanchezza in quello che è ormai diventato un format proprio di Sieni.
Al Teatro della Misericordia, in prima serata, va in scena lo spettacolo targato Ianniello-Santoro-Sinisi, Canoe di popolazioni primitive. Dopo una prima parte di confronto/scontro tra la protagonista e il presunto padre del suo bambino, lo spettacolo vira verso una gestualità e contenuti sempre più semplificati, minimali, che strizzano l’occhio al pubblico giovane con canzoni culto e ritmi ballabili. Si nota un tentativo, in parte riuscito, di adattare lo spettacolo, nella sua estrema semplicità a livello drammaturgico, alle reazioni di assenso e partecipazione del pubblico presente – con gag che si allungano nella loro ripetitività fino a strappare la risata. A fare da contorno (in maniera funzionale), la presenza sul palco della consolle per controllare, in parte, luci e musiche; e di una serie di pesci morti che rimandano a un sottotesto in qualche misura ecologista. La voce preregistrata del padre, che ricorda quella elettronica di Trenitalia, protagonista della gag forse più riuscita, inserisce nel testo una critica allo strapotere della tecnologia e alla verità indiscussa di ciò che si dichiara in tv. Per la legge del contrappasso, si potrebbe dire che sia stato strano sentire una voce che rimanda a quella di Trenitalia, a Sansepolcro, dove il servizio ferroviario è stato sospeso e sostituito da pullman. Uno spettacolo che, pur con qualche frecciata apprezzabile, non convince.
Dopo cena, passando per piazza Torre di Berta, ci si incuriosisce per la presenza di una specie di enorme bolla di plastica nera gonfiata d’aria. La soft sculpture si muove, mossa quasi dalla brezza serale, e quando si solleva in aria mostra i performer che si celano nella penombra. Un gioco goliardico, un rito laico, non è facile intuire a quale magia ci si trovi di fronte. Poi, da una stradina laterale, un’altra bolla/totem appare sulla piazza, invadendo lo spazio, conquistando i riflettori, e allontanandosi seguita dai performer. Forse un’accusa contro un mondo che si lascia abbindolare dal nuovo, dall’esteriorità, da soluzioni politiche di pancia, dalle apparenze e dalla vacuità dei mass media. Un’idea multidisciplinare che nasce dalla creatività di Pietro Marullo e di Insiemi Irreali, una coproduzione italo-belga che ha affascinato gli spettatori e i passanti, riuniti per una sera nella piazza centrale di Sansepolcro per un momento di pura bellezza.
Luciano Uggè
Gli spettacoli sono andati in scena nell’ambito di
Kilowatt Festival 2018:
Sansepolcro, varie location
da venerdì 13 a sabato 21 luglio
www.kilowattfestival.itdomenica 15 luglio, ore18.00
Auditorium Santa Chiara
Manfredi Perego in:
Primitiva
ore 19.00
Museo Civico
Virgilio Sieni presenta:
Ballo 1450_Resurrezione
ore 20.30
Teatro della Misericordia
Antonio Ianniello – Federica Santoro – Michele Sinisi presentano:
Canoe di popolazioni primitive
ore 22.00
piazza Torre di Berta
Pietro Marullo / Insiemi Irreali presentano:
Wreck – List of extinct species