fACTORy32 riprende l’attività all’insegna della comicità, ospitando nei weekend di fine giugno e inizio luglio i monologhi di tre attori d’eccellenza. Primo appuntamento con Carlo Decio alle prese con un grande classico: Otello.
Finalmente si può tornare a teatro e la giovane realtà di fACTORy32 sceglie di ovviare al drastico taglio dei posti in platea facendo accomodare il pubblico all’aperto. Un tappeto rosso – colore riservato a sovrani e celebrità – serve sia a celare le righe del parcheggio sottostante sia a conferire eleganza alla rassegna estiva battezzata per l’appunto fACTORy32 in the Park(ing). Sul palcoscenico si alternano Carlo Decio (20-21 giugno), Enrico Ballardini (27 giugno) e Martino Corti (4-5 luglio), tutti protagonisti di monologhi ad alto tasso di comicità.
Il primo appuntamento è con Carlo Decio, autore e interprete di Otello PoP TrAgEdY, diretto da Mario Gonsalez. Il dramma shakesperiano è condensato in circa 90 minuti di one man show durante i quali Decio ha modo di esibire tutte le proprie doti di attore. Sul piccolo palcoscenico, privo di qualsiasi scenografia, egli propone una messinscena molto giocata sulla componente fisica, mutuando dai mimi la capacità di (far) immaginare un pesante sipario in velluto, i maestosi palazzi veneziani e la furia delle onde. Non meno efficace risulta essere la voce che Decio modula per caratterizzare i differenti personaggi coinvolti in quei funesti eventi e l’abilità descrittiva che attinge esempi dalla storia dell’arte per aiutare il pubblico a visualizzare dettagliatamente ogni singolo particolare di persone e luoghi. Invero Otello con le sue numerose scene ambientate di notte o nel cuore della tempesta ben si presta a una rappresentazione all’aria aperta nelle ore serali, durante le quali si può contare sui fondali forniti direttamente da Madre Natura.
Carlo Decio trasforma i cinque atti dell’originale in una performance pop, dai ritmi incalzanti e con la trama asciugata ai suoi passaggi essenziali in modo emergano gli elementi che a oltre quattro secoli dal debutto continuano a ribadirne l’estrema attualità. Si tratta di temi per cui i nostri parlamentari si azzuffano dando pessima immagine di sé, azioni che occupano le prime pagine dei giornali, gravi reati che non tutti percepiscono ancora come tali a iniziare dai pregiudizi verso il diverso e lo straniero.
Otello possiede entrambi i requisiti, è un uomo dalla carnagione scura nato in terre lontane, luoghi in parte sconosciuti e ammantati di mistero dove si dice abbia appreso le oscure pratiche magiche. “La calunnia è un venticello […] nelle orecchie della gente s’introduce destramente e le teste ed i cervelli fa stordire e fa gonfiar” recita non senza fondatezza il testo di Cesare Sterbini per la celebre aria de Il barbiere di Siviglia. Calunnie come quelle che Iago instilla nella testa di Otello approfittando del fatto che, come più volte sottolineato nel corso della narrazione, sia in realtà davvero diverso da molti suoi concittadini, antesignani del malcostume italico: egli è onesto e in quanto tale si fida dell’evidenza di fatti e parole. Il Moro è un ex schiavo che ha saputo conquistare la fiducia del Senato della Serenissima sul campo, grazie al valore dimostrato in battaglia, ma non basta a far sì che molti nobili lo considerino loro pari sebbene ipocritamente in pubblico lo applaudano.
Poi c’è lei, Desdemona, più innocente e candida d’animo di quanto sia possibile immaginare, vittima di femminicidio o di quello che, passando sotto la definizione di “delitto d’onore”, è stata pratica a lungo giustificata se non incentivata. Non scordiamo infatti che, nonostante le strenue battaglie sessantottine, solo nel 1981 – parecchi anni dopo l’introduzione del divorzio (1970) e del diritto d’aborto (1978) – vengono abolite per legge tutte le attenuanti concesse al “delitto d’onore”. C’è ancora purtroppo tanta strada da fare per la definitiva scomparsa del maschilismo e delle sue manifestazioni più violente.
Ben vengano dunque spettacoli come questo di Carlo Decio che con apparente leggerezza non solo avvicina il pubblico a grandi classici ma lo obbliga pure alla riflessione sui torti commessi dalla società contemporanea.
Nel ricordarvi nuovamente i prossimi due appuntamenti di fACTORy32 in the Park(ing) con Shakespeare a pezzi e Il coraggio della verità di cui sotto trovate tutti i dettagli, comunichiamo a quanti abbiano mancato questo primo spettacolo che nulla è perduto. Otello PoP TrAgEdY è in scena giovedì 9 luglio nella storica cornice dei Chiostri di Sant’Eustrorgio nell’ambito del progetto Moto Teatro Oscar ovvero il Piccolissimo Teatro di Milano. È un’idea originale di deSidera che, attingendo all’antica tradizione delle compagnie di giro, porta il teatro alla gente ancora obbligata al distanziamento fisico grazie a una simpatica Apecar.
Silvana Costa
Lo spettacolo continua:
fACTORy32
via Watt 32 – Milano
sabato 20 e domenica 21 giugno 2020
www.factory32.it
e
Moto Teatro Oscar
c/o Museo Diocesano ‘Carlo Maria Martini’
piazza Sant’Eustorgio 3 – Milano
giovedì 9 luglio 2020 – ore 21.30
https://chiostrisanteustorgio.it/moto-teatro-oscar/
Otello PoP TrAgEdY
con Carlo Decio
regia Mario Gonsalez
Prossimi appuntamenti:
fACTORy32 in the Park(ing)
rassegna estiva all’apertoShakespeare a pezzi
con Enrico Ballardini
regia Omar Nedjari
sabato 27 giugno ore 18.45 e 21.30Il coraggio della verità
di e con Martino Corti
sabato 4 luglio ore 18.45 e 21.30
domenica 5 luglio ore 18.45