Sulla morte senza esagerare

La Stagione estiva del Teatro Parenti di Milano entra nel vivo con uno spettacolo che affronta un tema divenuto fin troppo familiare: la morte. Tema trattato con delicatezza e rispetto da Teatro dei Gordi prendendo spunto dai testi della poetessa Wisława Szymborska e utilizzando maschere contemporanee.

Enea, l’eroe troiano in fuga dalla patria in fiamme, nel libro VI dell’Eneide scende nel regno di Ade accompagnato dalla Sibilla Cumana per conferire con il padre Anchise, morto poco tempo prima. Virgilio coglie l’occasione di questa spedizione per spiegare il percorso compiuto dagli spiriti dei defunti al momento della morte, descrivendo passaggi e personaggi da cui svariati secoli dopo Dante, suo ideale allievo, trae ispirazione per la Divina Commedia. In entrambe le visioni tocca a Caronte “nocchier de la livida palude” (D. Alighieri, Inferno, canto III, 98) il compito di traghettare nell’Aldilà le anime ritenute degne e i rari esseri ancora viventi ammessi in visita.
Teatro dei Gordi per Sulla morte senza esagerare ricrea un contesto per molti aspetti analogo, sebbene semplificato per esigenze sceniche: il palcoscenico è trasformato in un luogo di sosta per gli spiriti dei moribondi che, quando pronti a compiere il grande passo, la Morte accompagna verso la luce. Lo spettacolo, ideato e diretto da Riccardo Pippa quale omaggio a Wisława Szymborska – poetessa polacca, Premio Nobel per la letteratura nel 1996 – è andato in scena al Teatro Parenti di Milano il 29 e 30 giugno nel nuovo allestimento studiato per la partecipazione al Napoli Teatro Festival  2020 (17 e 18 luglio) e poi aggiornato alla luce della recente pandemia.
Sono molte le anime che transitano dall’immaginario limbo ricreato a teatro, appartenenti a persone di ogni età, ceto e razza in virtù del grande senso di democrazia riconosciuto alla Morte. Riccardo Pippa fa sfilare le vittime di incidenti stradali, guerre o per troppo sballo, suicidi, neonati e anziani affetti da gravi patologie mentre sullo sfondo sono proiettati i testi, sospesi tra il cinico e l’ironico, partoriti dalla sagace mente di Wisława Szymborska. Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivott e Matteo Vitanza sono i quattro attori cui sul palco riesce di restituire una vera e propria folla di persone che raccontano differenti approcci al momento del trapasso, sia calandosi nei panni dei diretti interessati sia in quelli dei loro congiunti.
Se per tutti gli esseri umani questa è una tappa obbligata dell’esistenza, alcuni vi giungono rassegnati, altri colti di sorpresa, altri ancora hanno la fortuna di ricevere una seconda chance e tornare sui propri passi, vuoi per merito dell’intervento di medici e infermieri, vuoi per tenace attaccamento alla vita. Vita a cui tornano consci che l’appuntamento con la Morte è solamente posticipato. La Morte è avvezza a questa routine e attende paziente che ciascuno prenda la propria strada, con i giusti tempi e modi, accogliendo i nuovi arrivati sempre con educazione e compostezza a dimostrare una grande considerazione per l’individuo. La Morte, come il cactus che le lascia un’anziana signora, sebbene esternamente appaia così professionale e dura, non odia gli uomini anzi prova profonda tenerezza per la loro vulnerabilità.
Teatro dei Gordi propone al pubblico una storia delicata, raccontata in punta di piedi con eleganza e rispetto sia per il tema sia per chi in certi quadri rivive situazioni personali. Ma senza esagerare! Siamo pur sempre a teatro e Wisława Szymborska ha sempre affrontato con ironia la vita e le sue traversie. Ecco perciò arrivare un angelo a portare scompiglio ma non aggiungiamo altro e vi lasciamo la sorpresa.
Sulla morte senza esagerare è un racconto muto, affidato alla grande capacità mimica dei protagonisti, celati sotto le maschere realizzate da Ilaria Ariemme; i gesti sono accarezzati da un raffinato gioco di luci e accompagnati da un divertente contributo sonoro e musicale. Il pubblico alterna commozione e risate; al termine dello spettacolo si scioglie in un grande applauso e non rinuncia all’invito a salire sul palco a incontrare gli attori e studiarne le maschere da vicino.

È un’ Andrée Ruth Shammah emozionata e battagliera come non mai ad accogliere il pubblico sul palco della sala principale del Teatro Franco Parenti di Milano per il debutto di Sulla morte senza esagerare. È infatti un’occasione importante: finalmente si riparte, è questo il primo spettacolo ad andare in scena nelle sale interne del Teatro Parenti da quel nefasto 23 febbraio in cui tutto si è fermato di botto, senza poter avere alcuna idea dell’avvenire.
È stata una pausa interminabile per noi che il teatro lo amiamo ma ancor più lunga per chi il teatro lo fa e non si è sentito considerato in nessun modo, né dai politici né dai media, come se la cultura fosse un dettaglio trascurabile della vita e dell’economia italiana.
Ricominciare è difficile nonostante la domanda del pubblico non manchi: sono molte le disposizioni da rispettare e i mesi di mancati incassi ipotecano i progetti futuri. Un applauso di ringraziamento dunque a quanti riescono a spalancare di nuovo le porte dei teatri o inventarsi soluzioni alternative e sottoscriviamo tutte le richieste avanzate da questo importante settore culturale a un Governo che sembra essersi scordato di lui e dei suoi numerosi addetti.

Silvana Costa

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Franco Parenti – Sala Grande
via Pier Lombardo, 14 – Milano

29 e 30 giugno
www.teatrofrancoparenti.it

Sulla morte senza esagerare
ideazione e regia Riccardo Pippa
di e con Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti, Matteo Vitanza
scene, maschere e costumi Ilaria Ariemme
disegno luci Giuliano Bottacin
cura del suono Luca De Marinis
tecnico audio-luci Alice Colla
organizzazione Camilla Galloni
distribuzione Monica Giacchetto
produzione Teatro Franco Parenti, Teatro dei Gordi
Selezione Visionari Kilowatt Festival e Artificio Como 2016
Vincitore all’unanimità del Premio alla produzione Scintille 2015
Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2015, indetto dall’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine: spettacolo vincitore del Premio Speciale, Premio Giuria Allievi Nico Pepe e Premio del Pubblico
Premio Hystrio-Iceberg 2019
durata 55 minuti

In tour:
17 – 18 luglio
Napoli Teatro Festival  2020

27 luglio
Milano – Castello Sforzesco

5 novembre
Verona – Teatro Camploy

14 e 15 novembre
Parma – Teatro Due

26 febbraio 2021
Brescia – Teatro Mina Mezzadri