Carlo Orsi: Milano atto secondo

A cinquant’anni dalla prima storica edizione Orsi – forte dell’esperienza di una vita – ci conduce nuovamente alla scoperta di Milano e ci offre 65 immagini emozionanti, introdotte dai testi di Aldo Nove.

Nel 1965 viene pubblicato Milano, un volume di fotografie dedicato al capoluogo lombardo. Carlo Orsi e Giulia Pirelli sono gli autori degli scatti in bianco e nero accompagnati dai commenti poetici di Dino Buzzati; Giancarlo Iliprandi ne cura l’impaginazione, proponendo un formato grande ed inusuale che consenta di cogliere ogni singolo dettaglio della scena ritratta.
Il volume riscuote notevole interesse e segna indelebilmente la storia della fotografia nazionale. Oggi è pressoché introvabile così, invece di ripubblicarlo, Skira – che negli anni ha assorbito Alfieri, la casa editrice originaria – ha rimesso in campo Carlo Orsi con la sua inseparabile Leica e Giancarlo Iliprandi per proporne una versione 2.0. Milano in cinquant’anni è passata da città industriale a polo del terziario, da un’economia basata sui beni fisici all’offrire servizi immateriali e l’obiettivo di Orsi coglie magistralmente tutto ciò, offrendoci un’interpretazione decisamente personale ed intima della città. Il bianco e nero, oggi come allora, conferisce al volume una patina di raffinata eleganza ma, parallelamente, il sottile gioco di luci ed ombre diventa metafora del delicato equilibrio di una società nei tempi della crisi.
Sfogliando il volume ci soffermiamo sul sottile gioco di accostare gli appassionati d’arte in coda per vedere una mostra a Palazzo Reale, gli amanti dello shopping di lusso in attesa di entrare nei negozi di via Montenapoleone il primo giorno di saldi e, infine, chi non ha capacità di spesa e si reca dignitosamente al centro dove i volontari distribuiscono derrate alimentari ai bisognosi. Orsi non giudica ma, con l’occhio esperto del reporter di razza, sa quali immagini possano toccare mente e cuore di chi osserva il suo lavoro. In Milano 2015 non ci sono sequenze di fotografie su temi specifici ma si balza di pagina in pagina, di immagine in immagine, per analogie e contrapposizioni, quasi seguendo il flusso di pensieri del loro autore.
Seguiamo Orsi tra vicoli e cantieri alla scoperta di scorci inaspettati e nuovi quartieri. Pur non amando il processo di verticalizzazione in corso a Milano il fotografo non si esime dal documentarlo, riprendendo i nuovi grattacieli da ogni angolazione, cercando un briciolo di poesia nelle loro smisurate pareti vetrate. Si avventura poi nel centro storico soffermandosi all’ombra delle Colonne di San Lorenzo e dei vecchi edifici sfregiati dal passaggio dei graffitari. Entra nelle grandi istituzioni culturali della città per mostrarci le meraviglie ivi celate e poi cattura lo sguardo felice di chi ha reso Milano orgogliosa del loro lavoro: Umberto Veronesi, Dario Fo, Inge Feltrinelli e Gualtiero Marchesi. Seguono quindi i volti di cittadini comuni, di ogni età ed etnia, ritratti nello svolgimento delle proprie mansioni, toccando i quattro angoli della città, passando anche per sale giochi e centri che comprano oro, realtà sconosciute negli anni Sessanta.
Ad Aldo Nove spetta il ruolo di cantore della quotidianità che, nell’edizione del 1965, fu di Dino Buzzati: durante la presentazione del volume è impossibile non chiedergli come abbia vissuto l’esperienza. «Per me è stata una cosa magica e sconvolgente. Magica perché Buzzati è uno dei primi autori italiani che ho amato. Sconvolgente per il fatto di sostituirlo. Ma mi sono trovato subito bene in questo progetto perché ho capito che il confronto con Carlo non era squisitamente un rapporto tra un fotografo e un poeta ma un progetto di poesia, intendendo per poesia l’espressione di un modo di interpretare una realtà. In questo caso una realtà così complessa, così ricca, così contraddittoria, così multiforme come quella di Milano».
Per un paio di settimane è possibile ammirare una selezione delle fotografie utilizzate per il libro all’UniCredit Pavilion, il centro polifunzionale progettato dall’architetto Michele De Lucchi inaugurato poco più di un mese fa.

Silvana Costa

Milano. 2015
di Carlo Orsi
presentato da Aldo Nove
Skira, 2015
30×40 cm, 112 pagine, 54 tricromie, legatura bodoniana
prezzo 80,00 Euro
www.skira.net
 
In mostra presso:
UniCredit Pavilion
piazza Gae Aulenti, 10 – Milano
fino a giovedì 17 settembre 2015
orari 7 settembre 10- 13; 8 settembre 10- 19; 9 settembre 10- 13;
10/11/12/13/14/15 settembre 10- 19; 16 settembre chiuso;
17 settembre 10- 19
ingresso gratuito
www.unicreditpavilion.it