Alice Springs. People

Una retrospettiva che raccoglie per la prima volta 40 anni di lavoro della celebre artista: ritratti, nudi, foto pubblicitarie e di moda.
Con l’avvicinarsi dell’8 marzo e con i rigurgiti di maschilismo derivanti dall’attuale scena politico-lavorativa, sarebbe facile inquadrare la mostra in corso alla Galleria Sozzani come l’ennesimo tributo alla vestale, alla “moglie di” che si è fatta strada – che coincidenza bizzarra – nello stesso mondo in cui il marito impera.
Ma non è assolutamente questo il caso!
Indubbiamente il corso degli eventi ha offerto all’australiana June Browne, così come alle fotografe di Life in mostra in questo stesso periodo allo spazio Forma, la possibilità di dimostrare la propria perizia ma è proprio grazie al talento che sino ad allora era relegato alla vita domestica che la loro fama si è accresciuta negli anni.
In tempo di guerra, con gli uomini al fronte, Life fu infatti costretta suo malgrado a reclutare come fotoreporter Nina Leen, Lisa Larsen e Martha Holmes che, anche a ostilità concluse, seppero mantenere il proprio ruolo divenendo eleganti osservatrici della società statunitense nonché colonne portanti della rivista. Similmente, nel 1970, alla signora Newton si offri la possibilità di rimpiazzare il marito malato – cotal Helmut Newton – nella realizzazione degli scatti per la campagna pubblicitaria delle sigarette Gitanes, che firmò con lo pseudonimo di Alice Springs, dando inizio ad una nuova carriera.
La retrospettiva milanese, focalizzata principalmente su ritratti e campagne pubblicitarie realizzati negli anni ’70 ed ’80, rende perfettamente l’idea dello stile dell’artista. Innanzitutto la scelta del supporto: sono tutte stampe di grande formato, dove il bianco e nero è usato per tratteggiare morbidamente ed elegantemente i connotati del soggetto e l’ambiente circostante. Luce naturale o artificiale, set fotografico in studio piuttosto che ritratto rubato nel contesto abituale se non all’aperto, la Springs riesce sempre a gestire con maestria le diverse situazioni restituendoci immagini delicate, dove l’uso del chiaroscuro è limitato a delineare i volumi, senza mai scolpirli violentemente per infondere un tono drammatico all’immagine.
Osservando la selezione in mostra, si rimane colpiti dal livello di intimità che Alice Springs riesce ad instaurare con i soggetti del suo ricco carnet per catturarne appieno l’aura e il carisma: modelle, attori, stilisti, filosofi, artisti o fotografi che siano, li si vede giocare coll’obiettivo assumendo pose tra l’ironico ed il serioso, completamente lascivi o beffardamente altezzosi dando vita a ritratti che sono vere e proprie didascalie di una vita.
I trascorsi di attrice sono evidenti nella scelta compositiva che sta alla base di ogni scatto, in particolare nei ritratti di coppie nei quali è inscenata perfettamente l’interazione dei protagonisti; in alcuni casi, le sue inquadrature riprendono il soggetto a mezzo busto o di tre quarti, soffermandosi in particolare sull’espressività delle mani.

Tanti i personaggi celebri, ma anche ricche campagne fotografiche come quella per Dépêche Mode, per Jean Louis David e, soprattutto, la prima, quella per Gitanes: manifesti pubblicitari di importanti marchi risalenti ai primi anni ’70 e copertine di riviste di moda che recano la sua firma e l’hanno fatta entrare in breve tempo nel gotha dei fotografi più richiesti.

Silvana Costa

La mostra continua:
Galleria Carla Sozzani
c.so Como 10 – Milano
orari: lunedì 15.30 – 19.30
martedì, venerdì, sabato e domenica 10.30 – 19.30
mercoledì e giovedì 10.30 – 21.00
www.galleriacarlasozzani.org

Alice Springs. People
fino a domenica 22 aprile 2012

Didascalie
Yves Saint Laurent e il cagnolino Hazel
Pat Cleveland