Tutto è pronto ad AltaLuceTeatro per accogliere il pubblico e farlo sognare con gli undici titoli in cartellone. Spettacoli in cui la Storia si intreccia alla magia, la quotidianità all’avventura, i classici alla narrativa contemporanea.
A settembre, quando l’estate cede il passo all’autunno e la natura si prepara lentamente al riposo rigenerante dell’inverno, è consuetudine i teatri presentino i calendari degli spettacoli della Stagione in arrivo.
A Milano, sulle sponde del Naviglio, in prossimità dell’antico borgo di San Cristoforo inglobato dalla città in espansione, Elizabeth Annable spalanca le porte di AltaLuceTeatro – il teatro che dirige dal 2012 – rimaste troppo a lungo sigillate. La direttrice artistica accoglie il pubblico prendendo a prestito dall’ode Davanti San Guido le parole con cui i cipressi salutano il ritorno di Carducci nei luoghi d’infanzia: “Mi balzarono incontro e mi guardar. / Mi riconobbero, e – Ben torni omai – / Bisbigliaron vèr’ me co ‘l capo chino – / Perché non scendi? Perché non ristai? / Fresca è la sera e a te noto il cammino”.
È impossibile resistere all’invito dopo aver sfogliato il programma: i titoli di opere celeberrime si intrecciano ai nomi di artisti che, per quanto noti, non hanno ancora perso il desiderio di sperimentare nuovi linguaggi e indagare nuove chiavi di lettura, costruendo ponti tra capolavori del passato e l’attualità, tra letteratura e vita reale.
La Stagione 2021/22 di AltaLuceTeatro probabilmente è una delle prime a debuttare a Milano se si escludono i festival. Si inizia l’1 ottobre con Arrivederci, la vita di Rita, un’esistenza resa straordinaria proprio dalla sua ordinarietà. Il monologo di Cecilia Vecchio trae origine dai fatti e dai pensieri che la donna sin dalla giovinezza annota scrupolosamente su quaderni dalla copertina colorata, attraversando pagina dopo pagina, con ironia e anticonformismo, l’Italia intera e mezzo secolo di storia. A differenza di Rita, la donna qualunque descritta da Silvia Beillard in Cliché (1/3 aprile) si perde nell’assoluto anonimato degli stereotipi che ancora oggi, nel nuovo millennio, relegano la figura femminile a rigidi ruoli nella famiglia, nella società e nel mondo lavoro. È un’amara riflessione in prosa e musica sui modelli imposti da una società innegabilmente maschilista illustrati dalle proiezioni di Fabrizio Zucchello.
La quotidianità è alla base anche di L’amante (12/13 novembre), l’atto unico interpretato da Elizabeth Annable e Gerardo Marinelli. La commedia mostra al pubblico come una rispettabile coppia borghese, ormai annoiata dalla routine, trovi un intrigante diversivo in un gioco di ruolo dove si contempla la presenza dell’amante o – perché no per par condicio? – di due. Nei testi di Harold Pinter tuttavia nulla è come sembra e anche un semplice tradimento può innescare una sorprendente serie di situazioni surreali, a tratti imbarazzanti ma sempre trattate con garbata ironia.
Dal 19 al 28 novembre è il turno di Chiara Salvucci e Giuseppe Sartori calarsi nei panni di una coppia alle prese con un rapporto ormai logoro, partorita dalla prolifica mente di un altro famoso autore inglese. Antonio Rosti estrapola dalla “Tragedia scozzese” i soli dialoghi tra Macbeth e la sua feroce consorte per dar vita a Macbeth sonata da camera. L’opera, pur riprendendo fedelmente le battute scritte da Shakespeare oltre quattro secoli fa, si rivela straordinariamente moderna per la capacità di scandagliare gli animi dei due sposi consumati da una smisurata brama di potere. Al contrario, l’amore di Eva Braun per il Führer non vacilla mai come emerge da Eva (1912-1945) (11/12 dicembre), il monologo recitato da Federica Fracassi, tratto dalla trilogia Innamorate dello spavento di Massimo Sgorbani.
Corrado d’Elia porta sulle scene La leggenda di Redenta Tiria (14/-23 gennaio) di Salvatore Niffoi, una storia dal sapore arcaico, ambientata tra i monti della Barbagia e narrata con uno strano linguaggio che fonde l’italiano con la lingua locale. Redenta Tiria, la Figlia del Sole, porta in quello sperduto angolo di mondo un invito alla vita, a non piegarsi ai dettami della misteriosa Voce che con le semplici parole “Ajò, la tua ora è giunta” induce gli abitanti di Abacrasta a impiccarsi. Analogamente, in Odisseo (5/6 febbraio) un’altra divinità, Atena, interviene per aiutare Ulisse a sfuggire dall’ira degli dei che ne invocano la morte e pongono sul suo cammino lotofagi, ciclopi, giganti, maghe, sirene e una svariata quantità di mostri marini. Carlo Decio, lasciandosi trasportare dalla foga del racconto, ripercorre le dodici tappe del lungo viaggio di Odisseo verso casa.
Variazioni enigmatiche (25/26 febbraio) è un sottile gioco psicologico che contrappone il giornalista Eric Larsen – Vincenzo Romano – al Premio Nobel per la Letteratura Abel Znorko – Gerardo Marinelli. Vinta l’iniziale diffidenza di Znorko, Larsen riesce a instaurare un’intimità tale da indurlo ad affrontare temi intimi, tra cui l’amore per una donna misteriosa cui l’autore da oltre un decennio scrive lettere struggenti. In Boston Marriage (18/19 marzo) di David Mamet è la volta di due signore ottocentesche – intrepretate da Monica Faggiani e Valentina Ferrari – battibeccare su passati e presenti amori sotto gli occhi della sbigottita cameriera – Maria Carolina Nardino – coinvolta suo malgrado nelle schermaglie. Monica Faggiani torna in scena, questa volta affiancata da Silvia Soncini, in A proposito di lei (6/7 maggio). Le due protagoniste, due donne affermate nei rispettivi ambiti lavorativi, si scontrano violentemente a causa dell’uomo con cui entrambe hanno avuto una storia d’amore. L’amarezza scaturita dalla fine della relazione sfocia in un odio che solo il paziente dialogo può cercare di sanare.
Infine, a chiusura di Stagione Marina De Juli, propone Una risata aiuta a vivere (27/28 maggio), un omaggio a Gigi Proietti e alla sua visione ironica e amara del mondo. Il polistrumentista Andrea Cusmano accompagna De Juli nell’esecuzione di brani e canzoni di Proietti ma pure di Petrolini, Trilussa.
Silvana Costa
Gli spettacoli andranno in scena:
AltaLuceTeatro
Alzaia Naviglio Grande 190 – Milano
www.altaluceteatro.comStagione 2021 – 2022
BEN TORNI OMAI
1-3 ottobre
Arrivederci
liberamente tratto da All’ultimo minuto – Vita di una donna così
di Rita d’Agnese
con Cecilia Vecchio
drammaturgia e regia Livia Castiglioni, Cecilia Vecchio12-13 novembre
L’amante
di Harold Pinter
con Elizabeth Annable, Gerardo Marinelli
regia Elizabeth Annable
produzione AltaLuceTeatro19-28 novembre
Macbeth sonata da camera
da William Shakespeare
adattamento Antonio Rosti
con Chiara Salvucci, Giuseppe Sartori
regia Omar Nedjari11-12 dicembre
Eva (1912-1945)
da Innamorate dello spavento
di Massimo Sgorbani
regia Renzo Martinelli
con Federica Fracassi
drammaturgia Francesca Garolla
produzione Teatro i
con il sostegno di NEXT – Laboratorio delle idee per la produzione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo lombardo14-23 gennaio
La leggenda di Redenta Tiria
Favola poetica dal fascino oscuro
tratto da La Leggenda di Redenta Tiria
di Salvatore Niffoi
riduzione drammaturgica, regia e interpretazione Corrado d’Elia
scene Chiara Salvucci
produzione Compagnia Corrado d’Elia5-6 febbraio
Odisseo
da Omero
adattamento Carlo Decio, Mario Gonzalez
con Carlo Decio
regia Mario Gonzalez
produzione Teatro Indaco – Campo Teatrale La Fabbrica25- 26 febbraio
Variazioni enigmatiche
tratto da Variazioni Enigmatiche
di Éric-Emmanuel Schmitt
con Gerardo Marinelli, Vincenzo Romano
musiche e regia Vincenzo Romano
produzione AltaLuceTeatro18-19 marzo
Boston Marriage
di David Mamet
traduzione Masolino d’Amico
con Monica Faggiani, Valentina Ferrari, Maria Carolina Nardino
regia Arturo Di Tullio
produzione Teatro dell’Allodola – Le Irriverenti1-3 aprile
Cliché
di Silvia Beillard
con Cinzia Brugnola
regia Silvia Beillard
produzione compagnia Duchessa Rossa6-7 maggio
A proposito di lei
di e con Monica Faggiani, Silvia Soncini
supervisione drammaturgica Tobia Rossi27-28 maggio
Una risata aiuta a vivere
omaggio a Gigi Proietti
con Marina De Juli
fisarmonica, chitarra Andrea Cusmano