Una serie di iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica per ottenere la riapertura del monumento ideato da Primo Levi.
A tutti voi che in questi ultimi mesi mi avete seguita nel curiosare tra gallerie e mostre, scoprendo cosa mi fosse piaciuto e cosa mi sarei evitata di vedere, voglio rivolgere l’invito a venire ad una toccante mostra, più per il significato simbolico che per i contenuti.
Ringrazio sin d’ora Simona e Daniele di Persinsala che mi seguono in questa iniziativa in cui sono coinvolta professionalmente (e gratuitamente) permettendo di presentarvela direttamente… oltre che invitarvi all’inaugurazione.
Nel 1980 ad Auschwitz è stato inaugurato il Memoriale italiano: un’avvolgente spirale che simboleggia la memoria, realizzata al piano terra del blocco 21, entro cui si cammina sospesi su una passerella in travetti di legno a simboleggiare la linea ferroviaria, ascoltando le note di Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz composta da Luigi Nono. La parte interna di questa spirale è stata dipinta da Pupino Samonà con immagini che evocano i deportati italiani: non solo ebrei ma anche prigionieri politici, ex partigiani e altri personaggi scomodi al governo in carica.
Il progetto era stato commissionato da ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati) allo studio di architetti milanesi BBPR che vissero il dramma della guerra sotto diverse forme. Nel campo di concentramento Mauthausen-Gusen furono deportati due di loro. Gian Luigi Banfi vi morì nel 1945 e Lodovico Belgioioso vi sopravvisse e ritornò Milano. Belgioioso lavorò a questo Memoriale con la collaborazione di Primo Levi. Fu realizzato con pochi soldi, senza l’aiuto dello stato, con la solidarietà e il volontariato di sindacati edili (Cgil, Cisl, Uil), con un dialogo difficile ma esistente fra diverse anime politiche e culturali.
Ora, dopo averlo abbandonato a sé stesso, senza manutenzione alcuna, il Memoriale dal 1 luglio 2011 è chiuso al pubblico in visita ad Auschwitz. L’Accademia di Belle Arti di Brera che già nel 2008 aveva fatto una campagna di restauri ai dipinti di Samonà e che da quell’epoca si batte per salvarne l’integrità fisica, ha promosso una serie di eventi per attirare l’attenzione su questo monumento in occasione della giornata della Memoria il prossimo 27 gennaio.
Tra le iniziative è contemplata anche la mostra sul Progetto Glossa: una proposta di intervento per la messa in sicurezza dell’installazione e la realizzazione di un apparato didascalico che accompagni i visitatori sviluppato nell’ambito del Dottorato di Ricerca in Progettazione dell’Architettura del Consorzio delle Università degli Studi di Palermo (sede), Napoli Federico II, Reggio Calabria, Parma ed Accademia di Belle Arti di Brera dall’architetto Gregorio Carboni Maestri e dalla restauratrice Emanuela Nolfo. A questa proposta di salvaguardia si affiancano le foto di Michele Miele che ha fatto un reportage proprio il giorno della chiusura ufficiale del Memoriale e una video-installazione di Federica Ravera (tra le tante sue collaborazioni ricordiamo le tante con Ermanno Olmi) ispirata alla vicenda dei deportati nei campi di sterminio. La mostra non è l’auto-celebrazione di una proposta progettuale ma un momento di riflessione su un periodo buio della nostra storia, un tentativo di contrastare la rilettura dei fatti rimuovendo il ruolo e i simboli del partito comunista nella lotta al nazismo, un’occasione di incontro attraverso gli incontri che quotidianamente si terranno presso la sede della mostra con rappresentanti di comunità ebraica, partigiani, omosessuali e artisti che porteranno le proprie memorie.
Coinvolta in prima persona, spinta dalla convinzione ideologica che si possa e che ci si debba opporre a gesti di violenza contro l’arte e la storia, ringrazio l’Accademia di Belle Arti di Brera, in particolare il Prof. Scarrocchia, che mi ha accolta nel gruppo organizzativo e l’arch. Gregorio Carboni Maestri, amico che mi ha raccontato della battaglia che aveva in corso oltre a tutti gli altri coinvolti nell’organizzazione: nessuno arretra di un passo nonostante la diffida a proseguire la campagna di sensibilizzazione (rimandata al mittente da Brera). Ringrazio infine l’architetto statunitense Peter Eisenman che in barba alle considerazioni di opportunità, ha deciso di prestarsi alla causa in prima persona e che per questo motivo sarà insignito dall’Accademia del Diploma di Formazione alla Ricerca artistica Honoris Causa.
Silvana Costa
La mostra si inaugura:
Chiesa sconsacrata di San Carpoforo
(spazio espositivo dell’Accademia di Belle Arti di Brera)
piazza Formentini – Milano
aperta da sabato 28 gennaio a venerdì 3 febbraio 2012
orario: lunedì – sabato 9.00-23.30
ingresso liberoCarboni Maestri+Nolfo. Progetto di conservazione e valorizzazione del Memoriale italiano di Auschwitz + Progetto Glossa
Progetto dell’architetto Gregorio Carboni Maestri e della restauratrice Emanuela Nolfo sviluppato nell’ambito del corso di Dottorato di Ricerca in Progettazione dell’Architettura. XXIV Ciclo. Consorzio delle Università degli Studi di Palermo (sede), Napoli Federico II, Reggio Calabria, Parma ed Accademia di Belle Arti di Brera – Milano
Fotografie di Michele Miele
Videoinstallazione di Federica RaveraCon il patrocinio di: Accademia di Belle Arti Jan Matejko – Cracovia, Consolato Generale della Repubblica di Polonia in Milano, Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Università degli Studi di Palermo, Arcigay, Ministero dell’Istruzione dell’Università e Ricerca, Comune di Milano, Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, Sapere, ‘Ananke
Con l’appoggio di : CGIL Lombardia, Comune di Milano – Consiglio di zona 1
Organizzazione: Accademia di Belle Arti di Brera. Mostra realizzata da Anna de Putti, Eleonora Castagna, Francesco Camanzi, Gaja Busca, Gianluca Melcangi, Gregorio Taccola. Coordinamento curatoriale : Gabriele Strazio, Davide Veneri. Grafica: Carlo Gandolfi e Jacopo Ferrario. Hanno collaborato : Enrico Fraschini, Francesco Lionetti, Maurizio Ignesti.
Supporto tecnico: Soluzioni d’Interni (Fabio Serpato) – impresa edile, Eppela.com (Andrea Landini) – crowd founding, Eliocenter Group – copisteria, Levàa (Luca Leone Zampa) – “cibo in movimento”.Inaugurazione 27 gennaio ore 18.30
A seguire performance di Federico Perrone e Vlad Scolari
L’inaugurazione sarà accompagnata da un rinfresco gentilmente offerto da Levàa (www.levaa.it) con il contributo di Monica RandazzoManifesto per la conservazione integrale del Memoriale Italiano di Auschwitz Manifesto_Memoriale_25_07