In mostra alla Casa del Vetro di Milano una selezione di 54 immagini, in anteprima per l’Italia, provenienti dalla collezione di diapositive su lastre di vetro colorate a mano di Carl Simon (1873 – 1952), un vero e proprio tesoro fotografico ancora in fase di studio che è stato riscoperto in Germania nel 2011.È in corso, alla Casa di Vetro,il terzo appuntamento con le mostre dedicate alle fotografie storiche afferenti al ciclo History & Photography 2012 – 2013, curato da Alessandro Luigi Perna. Potremmo azzardare che questo nuovo evento si connette al precedente, al selvaggio west dove è stato realizzato il ritratto del capotribù indiano, di profilo, con il tipico naso aquilino e la testa adornata con il kostoweh e poi via, per un viaggio intorno al mondo grazie a Carl Simon.
A cavallo tra XIX e XX secolo, viaggiare, soprattutto per il diletto di vedere nuovi luoghi, è un’attività dispendiosa, riservata alle classi più agiate della società, ma comunque pericolosa e faticosa: la moderna rete di trasporti è ancora un sogno esistente solamente sulle mappe delle società di ingegneria; i mezzi sono lenti e scomodi; ampie porzioni del pianeta risultano in parte ancora inesplorate ed insalubri. La gente compensa la stanzialità con i rapporti dei bollettini delle società geografiche o con suggestivi romanzi come quelli di Salgari e Verne che narrano di avventure vissute in terre lontane. L’evoluzione delle macchine fotografiche e dei processi di stampa permettono all’editoria di pubblicare un numero crescente di immagini favorendo così lo sviluppo della pratica dei fotoreportage e dei servizi annessi. Il tedesco Carl Simon svolge la propria attività in questo ultimo settore, dapprima collaborando con Liesegang e successivamente, nel 1907, fondando una propria società: Lichtbild-Anstalt Carl Simon & Co. Breve è il passo che lo spinge ad iniziare la collezione di diapositive in vetro dipinte a mano da condividere con i suoi connazionali organizzando veri e propri spettacoli composti di foto proiezioni, musica e testo recitato (spesso ricco di riferimenti letterari) da portare in giro per i cinema di tutta la nazione. Secondo un computo datato 1945, le diapositive raccolte da Simon sono ben 80.000, in formato 9,5 x 8,5 cm e 8,5 x 8,5 cm, dipinte a mano e provenienti da ogni parte del mondo; questo patrimonio, dopo la morte del proprietario è stato dimenticato per anni, sino al 2011 quando in fondo ad un vecchio magazzino nel quartiere di Unterbilk a Düsseldorf, ne vengono ritrovate 23.000, perfettamente conservate in 200 scatole di legno, insieme a 2 proiettori, 15 lenti e numerosi scritti utilizzati durante le famose proiezioni in pubblico. Attualmente, questo patrimonio è conservato dall’agenzia tedesca United Archives e distribuite in Italia da Tips Images che lo presenta in anteprima proprio in occasione di questa mostra.
Per preservare i fragilissimi originali, alla Casa del Vetro sono presenti le stampe ricavate dalle scansioni ad altissima definizione – senza mascherare i segni del tempo che le rendono ancor più affascinanti – offrendo al pubblico la possibilità di ammirare al meglio le immagini senza il disagio della proiezione. Saliamo idealmente a bordo dello Zeppelin e partiamo dunque per questo giro del mondo ideale in 54 diapositive, tenuti sotto controllo dal cammello che sembra riuscire ad allungare il muso ben oltre la bidimensionalità della stampa in cui è imprigionato e da cui sorveglia l’afflusso di pubblico alla sala.
Il curatore ha organizzato il percorso espositivo distribuendo le immagini per area geografica immortalata, attraversando tutti i continenti ed i soggetti: dall’antropologia alle meraviglie della tecnologia, dall’imponenza della natura alle brulicanti metropoli, attraverso Europa (Germania, Italia, Francia, Olanda, etc.), America (U.S.A e Brasile), Africa del Nord (Egitto, Marocco), India, Tibet ed Estremo Oriente (Cina, Giappone). Saranno i colori utilizzati dagli artisti che hanno dipinto le lastre di vetro delle diapositive, ma dinnanzi al crocefisso in vetta del monte bavarese ci vengono in mente i dipinti di arte sacra; i contadini al lavoro con sullo sfondo le tipiche colline della regione del Sauerland sembrano un quadro di Millet; il panorama reso grigio dai fumi prodotti dalle acciaierie nel distretto industriale della Ruhr piuttosto che le ciminiere di un’area Detroit, Michigan – entrambe degli anni dieci/venti del ‘900 – sono identiche alle fabbriche dipinte in quegli stessi anni da Mario Sironi. I ritratti di donne e uomini, dal Giappone all’Egitto, facendo tappa in India hanno la stessa intensità espressiva esaltata da giochi di luci e cromatismi riscontrabili nei reportage di Steve McCurry; molto più convenzionali magari ci appaiono le riprese aeree di Manhattan o di Rio de Janeiro di notte o le vedute delle città d’arte del vecchio continente. In questa collezione ideale di cartoline dal mondo non potevano mancare il Muro del Pianto a Gerusalemme; la Sfinge; il rito del bagno sacro nel Gange; i fumatori di oppio; le fredde spiagge del nord Europa affacciate sul mar baltico dove le poltrone hanno anche la protezione da vento e sabbia; i fiordi norvegesi e i pozzi di petrolio rumeni; i vicoli di un mercato cinese o le trafficate strade commerciali di Los Angeles.
Attenzione a non lasciarvi troppo trasportare, finendo per trascurare il cammello perché altrimenti diventa geloso!
Silvana Costa
La mostra continua:
Casa di Vetro
via Luisa Sanfelice 3 – Milano
orari: dal lunedì al sabato 11.00-19.30
ingresso: libero
fino a sabato 4 maggio
giorno di chiusura straordinaria sabato 13 aprileHistory & Photography 2012 – 2013
4 mostre raccontano la storia del mondo contemporaneo
Carl Simon. The Collection
a cura di: Alessandro Luigi Perna – History & Photography
immagini di: United Archives / Tips Images
produzione e organizzazione: EFF&CI – Facciamo Cose
www.effeci-facciamocose.comLa rassegna prosegue:
History & Photography 2012 – 2013
4 mostre raccontano la storia del mondo contemporaneo
L’India dell’Impero Britannico
Il Subcontinente dei primi del novecento nelle immagini della Società Geografica Italiana
dal 18 maggio al 28 giugno 2013
realizzata in collaborazione con l’Archivio Fotografico della Società Geografica Italiana, l’esposizione è un viaggio nelle campagne e città indiane dei primi anni del XX secoloPhotofestival 2013
Milano – varie sedi
fino a martedì 30 aprile
www.photofestival-milano.it