Dentro Caravaggio

A Milano è in corso la mostra che indaga, con l’aiuto della scienza, i capolavori di Caravaggio per carpire i segreti di una tecnica pittorica caratterizzata dall’innovativo connubio tra luce e ombra, tra nature morte realistiche e straordinari ritratti.

A prescindere dal titolo e dal numero di opere esposte in una mostra, Caravaggio è in grado di attrarre migliaia di persone semplicemente citandone il nome in locandina, salvo magari poi scoprire che la rassegna conta un solo suo dipinto e il resto sono tele dall’attribuzione incerta o di artisti minori.
Nulla di tutto ciò accade con Dentro Caravaggio, la mostra in corso a Palazzo Reale di Milano, a cura di Rossella Vodret, con il contributo di un autorevole comitato scientifico internazionale. Qui sono esposte appena una ventina di tele ma tutte indiscutibilmente opera dell’irrequieto personaggio che traghetta la pittura dall’epoca rinascimentale alla moderna. I capolavori sono concessi in prestito da importanti istituzioni culturali italiane e straniere e, grazie a una sequenza grossomodo cronologica, permettono di apprezzare il percorso evolutivo di uno stile preso a modello, sino all’Ottocento, da molti artisti in tutta Europa.
Dentro Caravaggio non è la tradizionale antologica, con le opere disposte con garbo, accompagnate da una semplice didascalia. La mostra, ispirandosi a quanto già proposto in occasione di Giotto, l’Italia, mira piuttosto a fare il punto sulla ricerca condotta in questi ultimi anni su lavori sicuramente autografi di Caravaggio. Lo Studio Cerri & Associati, responsabile del progetto di allestimento, ha ideato un percorso tanto emblematico quanto efficace nel valorizzare le finalità dell’evento. In ciascuna sala, caratterizzata da tonalità mutuate dalle tele caravaggesche, sono posizionati pannelli che montano sul lato rivolto verso l’ingresso il dipinto. Il pubblico si sofferma a lungo a osservare la composizione, prima nel suo insieme e poi nei singoli dettagli: Caravaggio è un Maestro indiscusso nella restituzione realistica degli oggetti, nel rendere la consistenza dei tessuti, nell’eseguire superbi ritratti di persone e animali. Aiutati dall’audioguida i visitatori constatano le proporzioni delle parti, ammirano l’efficacia di un’espressione o la potenza di un gesto e lodano tanto ingegno. Eppure, se si ha la pazienza di guardare sul retro del pannello, un video consente di viaggiare letteralmente all’interno del capolavoro e della mente dell’autore. Sono riportati gli esiti dei sofisticati esami compiuti sulla tela per scoprire come sia stata preparata, che evidenziando i diversi strati di colore e le figure spostate o modificate per meglio bilanciare la scena. Gli studi confermano inoltre come Caravaggio non eseguisse disegni preparatori ma si limitasse a tracciare segni a delimitazione dell’ingombro delle figure o marcando l’andamento dei loro movimenti.
Opera dopo opera la pittura si fa più vigorosa, energica, veloce. Sulla tela Caravaggio riesce a trasmettere l’ansia di una vita dannata, sempre in fuga da creditori e giustizia a causa di un atteggiamento dissipato e violento che lo conduce a una morte precoce quanto solitaria, durante il viaggio verso Roma intrapreso nella speranza che Papa Paolo V revochi la condanna a morte che pende a suo carico. Se il Ritratto di Cavaliere di Malta (Alof de Wignacourt?) (1607-1608) resta incompiuto a causa di un ordine di incarcerazione emesso contro Caravaggio, questo suo perenne errare non gli impedisce di accrescere la propria formazione culturale guardando agli artisti dei territori in cui trova rifugio. Marta e Maria Maddalena (1598-1599) per esempio richiama l’opulenza e le tinte dei pittori veneti mentre lo specchio rotondo e convesso retto dalla Maddalena – come nel Ritratto dei coniugi Arnolfini (1434) del fiammingo Jan van Eyck – è simbolo di ricchezza e, quindi, di vanità. In questo, come in molti altri capolavori a tema religioso presenti in mostra, si colgono i dettami della Controriforma: Maddalena, San Francesco o San Girolamo, allontanandosi dai beni terreni e compiendo penitenze in nome di Dio, dimostrano come sia possibile salvarsi dal peccato. Caravaggio, che non sa lavorare senza modelli e non ha molti soldi da spendere, trova tra le prostitute e i frequentatori delle osterie i volti sofferenti per le sue Madonne dai piedi scalzi o per i santi con le vesti logorate dall’uso e il viso scavato dal digiuno.
In mostra è presente anche il celeberrimo quanto innovativo Ragazzo morso da un ramarro (1597), non una composizione posata ma una vera e propria istantanea che cattura il dolore del soggetto con piglio da reporter. Il volto del giovane, molto espressivo, i capelli ricci e il panneggio della camicia, sono forse ispirati a modelli della statuaria romana anche se il biografo Giovanni Baglione suggerisce sia un autoritratto eseguito con l’ausilio di uno specchio. L’opera, gradita dal pubblico, è uno dei soggetti che Caravaggio riproduce in più esemplari da porre in vendita per rimpinguare il magro borsello.
Nelle sale, accanto a siffatti capolavori, sono esposti documenti d’archivio che – insieme agli apparati che accompagnano la mostra – testimoniano le vicissitudini di Caravaggio, in un continuo rimando tra la vita reale e i valori universali, tra l’uomo e l’artista: due facce della stessa medaglia.

Silvana Costa

La mostra continua a:
Palazzo Reale
piazza Duomo, 12 – Milano

fino a domenica 4 febbraio 2018
orari: lunedì 14.30 – 22.30
martedì, mercoledì e domenica 9.30 – 20.00
giovedì, venerdì e sabato 9.30 – 22.30
lunedì 8.30 – 14.30 (riservato scuole)
dal 29 gennaio al 4 febbraio tutti i giorni 9.30 – 24.00
tranne lunedì 29 gennaio 13.30 – 24.00
la biglietteria chiude un’ora prima
www.palazzorealemilano.it
 
Dentro Caravaggio
a cura di Rossella Vodret
progetto espositivo e grafico Studio Cerri & Associati
coordinamento generale di progetto Corrado Anselmi con Laura Merrone
promossa e prodotta da Comune di Milano, Palazzo Reale, MondoMostre Skira
in collaborazione con MIBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
www.caravaggiomilano.it

Catalogo:
Dentro Caravaggio

testi di Rossella Vodret, Keith Christiansen, Alberto Zuccari e Riccardo Gandolfi, Sybille Ebert-Schifferer, Claudio Falcucci, Carlo Giantomassi, Marco Ciatti e Cecilia Frosinini, Roberto Bellucci, Caterina Bon Valsassina, Larry Keith, Orietta Verdi, Francesca Curti
e-book allegato al volume contenente approfondimenti scientifici e diagnostici
Skira, 2017
24 x 30 cm; 320 pagine; 340 illustrazioni a colori; cartonato
prezzo 46,00 Euro
www.skira.net