Fabio Bucciarelli. Battle to Death

In mostra alla Galleria Bel Vedere il progetto fotografico vincitore della decima edizione del Premio Amilcare G. Ponchielli.È incredibile come ci si possa sorprendere ed emozionare ad ogni nuova mostra alla Galleria Bel Vedere per l’ampio spettro di temi, dal futile all’impegnato, che i curatori riescono ad alternare tra loro. Questa volta, varcato il portone d’ingresso, affacciato su una tranquilla piazzetta in pieno centro storico milanese, ci si ritrova scaraventati in piena battaglia, accerchiati dalle scene di distruzione, disperazione e morte, catturate dall’obiettivo di Fabio Bucciarelli.
Del fotografo torinese è in mostra il progetto intitolato Battle to death che si è aggiudicato la decima edizione del Premio Amilcare G. Ponchielli, organizzato e sostenuto dal 2002 dal G.R.I.N.Gruppo Redattori Iconografici Nazionale, che riunisce giornalisti e operatori che si occupano di fotografia. Bucciarelli racconta la repressione attuata dal governo siriano a partire dal 15 marzo 2011 quando, sull’onda dalla Primavera Araba, migliaia di persone inondano le strade delle principali città della nazione per chiedere al Presidente Bashar al-Assad le riforme necessarie per ottenere uno stato democratico. I due schieramenti in campo vedono contrapporsi le forze lealiste ad Assad e i ribelli del Free Syrian Army; in mezzo i civili tra cui si conta il più alto numero di morti e feriti.
In mostra sono esposte appena una ventina di fotografie ma ciascuna di esse è talmente intensa da togliere il fiato per l’emozione, riuscendo a descrivere, meglio di un intero articolo, il clima in cui un reporter di guerra si trova immerso ad ogni nuova missione. Restiamo interi minuti davanti a ogni scatto, affascinati dalle azioni di guerra, amareggiati dai profondi segni lasciati sugli edifici e attoniti davanti a morti e feriti. Probabilmente, l’immagine che ci ha colpiti di più è quella dell’anziana signora che porta le pesanti borse della spesa – chissà quando potrà recarsi nuovamente al mercato – avanzando lentamente tra cumuli di detriti, immersa nel desolante silenzio di un quartiere fantasma. Fissandola a lungo, ci sembra che questa esile donna si trasfiguri ad incarnare la forza di volontà di una nazione che cerca di avanzare, passo dopo passo, verso la normalità rappresentata dalla possibilità di compiere quei piccoli gesti quotidiani cui un popolo libero forse non presta più attenzione.
Bucciarelli ci restituisce il sapore di quelle terre giocando con la luce del sole che fa brillare i colori, catturando i raggi che penetrano nei rifugi dove sono appostati i guerriglieri, che illuminano la via di fuga tra la polvere sollevata da un recente bombardamento o che carezzano compassionevoli i genitori che piangono sorreggendo i corpi senza vita dei figli, a guisa di moderne Pietà.
Il talento di Fabio Bucciarelli non è certamente passato inosservato, come testimoniano i tanti riconoscimenti internazionali conquistati: il solo Battle to death si aggiudica nel 2013 la Medaglia d’oro Robert Capa – attribuito da Overseas Press Club of America al miglior reportage fotografico dall’estero, per realizzare il quale siano stati necessari eccezionali doti di coraggio e intraprendenza – ma anche il Prix Bayeux-Calvados, World Press Photo, Pictures of The Year, SONY World Photography Award, FotoEvidence Book Awards, World.Report Award e il Premio Amilcare G. Ponchielli.

Silvana Costa

La mostra continua:
Bel Vedere fotografia
via Santa Maria Valle 5 – Milano
fino a sabato 19 aprile 2014
orari da martedì a sabato dalle 15.00 alle 19.00
ingresso libero
www.belvederefoto.it
 
Fabio Bucciarelli
Battle to Death
Premio Amilcare G. Ponchielli 2013