Gene Gnocchi diverte con uno spettacolo impostato a guisa di comizio politico per presentare un nuovo movimento volto a dare il definitivo colpo di grazia allo stato sociale italiano. Alle nuove generazioni poi il compito di ricostruire dal nulla un mondo migliore.
Le elezioni per il nuovo consiglio regionale lombardo si sono chiuse da poco più di una settimana quando dal palcoscenico del Teatro Parenti di Milano, trasformato per l’occasione nella “Leopolda dei poveri”, Gene Gnocchi presenta il suo nuovo partito politico: Il movimento del nulla.
È ovviamente uno scherzo, si tratta di un nuovo spettacolo teatrale del comico romagnolo eppure, ascoltando quello strampalato e provocatorio programma politico, sorge un agghiacciante dubbio: come è possibile che, per quanto sia una mera provocazione, riesca tutto sommato a risultare più concreto di quelli avanzati da politici navigati? È questa la prova definitiva che siamo davvero la repubblica delle banane?
Gene Gnocchi con gran sussiego entra in scena e tra gli applausi prende a spiegare al pubblico le idee che lo hanno indotto a fondare questo nuovo movimento del nulla e lo coinvolge, per esempio, nella scelta dell’inno ufficiale, invitandolo a sottoscrivere le tessere o proponendogli un’ampia gamma di gadget. Racconta come sia nato il logo, descrive le strategie d’azione e legge quindi alcuni dei messaggi ricevuti da noti esponenti del mondo politico e culturale italiano, alcuni accompagnati da inviti ad alleanze e candidature a ruoli di spicco.
Il passo successivo è ovviamente elencare i punti programmatici ispirati dai consueti luoghi comuni, inneggianti più che sul nulla in senso assoluto sull’assenza di senso civico, basati sulle pretese di furbizia a scapito del prossimo. Proposte volte ad annientare definitivamente quanto sopravvissuto alla pandemia e ora fortemente ipotecato dalla crisi economica e da una guerra di cui non si scorge la fine. Idee sovente ciniche e crudeli, esposte con la consueta lunare imperturbabilità da Gene Gnocchi.
Sul palco nel ruolo del primo dei tesserati c’è Diego Cassani che, nutrendo forti ambizioni di carriera politica, si presta a supportare il fondatore nella promozione del movimento. Cassani, già applaudito in precedenti spettacoli sempre al fianco di Gnocchi, oltre a costituire una valida spalla comica, è il valente chitarrista delegato ad accompagnare l’immancabile ospite musicale di turno.
Si ride molto assistendo a Il movimento del nulla in cui Gene Gnocchi, Luca Fois, Massimo Bozza e Cristiano Micucci, gli autori del testo, riversano decenni di strategie di partito e di malcostume politico – ma non solo – italico, toccando uno a uno i vari temi, dall’urbanistica al lavoro, dalla politica estera all’economia. In un Paese dove si fondano nuovi partiti a spron battuto c’è solo l’imbarazzo della scelta per trarre qualche spunto. Il pubblico ride di gusto delle surreali proposte avanzate da Gnocchi – e un po’ di sé – augurandosi probabilmente che, visti i precedenti, tutto questo si limiti a restare uno spettacolo comico e non si tramuti in realtà.
Silvana Costa
Lo spettacolo continua:
Teatro Franco Parenti – Sala A
via Pier Lombardo, 14 – Milano
fino a domenica 26 febbraio 2023
www.teatrofrancoparenti.it
Il movimento del nulla
di Gene Gnocchi, Luca Fois, Massimo Bozza, Cristiano Micucci
con Gene Gnocchi
e con Diego Cassani
produzione International Music and Arts, Teatro Franco Parenti