Il tour italiano di Parsons Dance

Il tour mondiale della compagnia di David Parsons fa finalmente tappa in Italia con uno spettacolo coinvolgente, giocato su vecchi successi e nuove coreografie, capace di infondere gioia e buonumore nel pubblico.

È in corso l’atteso tour italiano della compagnia di danza fondata nel 1985 dal coreografo David Parsons con il lighting designer Howell Binkley. A Milano Parsons Dance fa tappa agli Arcimboldi in Bicocca confermando il teatro progettato dallo studio di architettura Gregotti Associati International quale sede ideale per i grandi spettacoli di danza classica e contemporanea.
Sul palco i danzatori Zoey Anderson, Croix Diienno, Rachel Harris, Megan Leigh Garcia, Téa Pérez, Christian Paris Blue, Nick Fearon, Luke Romanzi ed Erin Hollamon si alternano in assoli, pas de deux e coreografie di gruppo dando ciascuno prova di grande talento, a conferma dell’alto standard delle performance della compagnia. Nel corso di poco più di un’ora di spettacolo si esibiscono in una serie di brani, tutti improntati sul bisogno di infondere gioia, sull’idea del gioco, sullo stupire e divertire il pubblico con espedienti a tratti semplici e scontati ma sempre efficaci quali acrobazie, giochi di luce a enfatizzare i movimenti, canzoni celebri o una lettera che bizzarramente ritorna sempre al mittente. È infatti dal 1984 che i danzatori di Parsons Dance cercano di spedire The Envelope, muovendosi al suono di Overtures di opere composte da Gioachino Rossini e arrangiate per l’occasione da Charles Gouse. Questa pièce, scelta non a caso per aprire la serata, è un gustoso assaggio di quello che sarà offerto al pubblico a seguire: una coreografia che esalta le doti artistiche dei sette danzatori in scena e una storia che strizza l’occhio ai vecchi film muti di Charlie Chaplin o Stanlio e Ollio. È divertente assistere a quanti modi diversi Parsons escogiti per far compiere ai suoi danzatori la stessa semplice operazione, senza apparire minimamente ripetitivo, creando al contempo attesa per la successiva variazione sul tema.
Non ha invece una trama vera e propria The Road, una delle nuove creazioni in programma, datata 2021, sviluppata come un viaggio emozionale attraverso sette brani di Yusef, noto al pubblico anche con lo pseudonimo di Cat Stevens. Sette canzoni scelte tra i suoi più celebri successi – Oh Very Young, Peace Train, Angelsea, On the Road to Find Out da cui il titolo della coreografia, Tea for the Tillerman e Trouble – che vedono l’intera compagnia esibirsi in quadri che si susseguono in un andamento circolare, estremamente piacevoli da guardare per il senso di ottimismo e gioia nel ritrovarsi insieme che trasmettono, specchio di questo particolare momento storico.
Balance of Power (2020) e il successivo Caught (1982), per quanto ideati a quasi quarant’anni di distanza l’uno dall’altro, sono accomunati dalla stessa brama di stupire, di lasciare l’osservatore a bocca aperta dinnanzi alla potenza atletica dei due protagonisti. Nel primo Croix Diienno si palesa in scena  in equilibrio sulla testa, in una perfetta verticale che mantiene per svariati secondi. Rimessosi sui piedi, nei minuti successivi, assecondando la partitura di Giancarlo De Trizio, compie scatti e slanci in una continua tensione verso l’esterno, verso gli angoli opposti del palcoscenico, pur scostandosi raramente dall’iniziale posizione centrale, quasi a rendere il pubblico partecipe di un forte dilemma interiore. Caught, l’applauditissimo assolo di Zoey Anderson eseguito su Let The Power Fall di Robert Fripp, è il perfetto connubio tra i talenti di David Parsons e di Howell Binkley, i fondatori della compagnia, tra la danza e la luce che pulsano a ritmo di musica. Al ti là dell’impegno fisico profuso dalla danzatrice, la coreografia basata su poco più che una successione di salti, grazie al fascio di luce stroboscopica che enfatizzano il gesto, risulta di grande impatto sul pubblico che applaude senza sosta a scena aperta.
La serata agli Arcimboldi si chiude con Shining Star per quanto il programma preveda la possibilità di alternarlo a Nascimento, così intitolato in quanto basato sulle musiche di Milton Nascimento. Analogamente Shining Star ha come colonna sonora l’omonimo successo degli Earth, Wind & Fire del 1975. I costumi disegnati da Mia McSwain contribuiscono a ricreare il clima dell’epoca mentre i danzatori, come fossero in discoteca, si lanciano ora a singole coppie in movimenti sensuali ora in un’acrobatica coreografia di gruppo: impossibile resistere alla tentazione di partecipare almeno battendo le mani a tempo se non alzandosi in piedi e danzando sul posto.
Shining Star è la ciliegina sulla torta di uno spettacolo sornione, perfetto biglietto da visita per una compagnia che ha fatto dell’ottimismo e del divertimento la base della propria missione artistica. Imperdibile.

Silvana Costa

Lo spettacolo continua:
TAM – Teatro Arcimboldi Milano
viale dell’Innovazione 20 – Milano
fino a domenica 27 novembre 2022
orari: 24, 25 e 26 novembre 21.00
27 novembre 16.00
www.teatroarcimboldi.it

Parsons Dance
coreografie David Parsons
danzatori Zoey Anderson, Croix Diienno, Rachel Harris, Megan Leigh Garcia, Téa Pérez, Christian Paris Blue, Nick Fearon, Luke Romanzi, Erin Hollamon
www.parsonsdance.org

Programma dello spettacolo:
The Envelope (1984)
luci Howell Binkley
musica Gioacchino Rossini
arrangiamenti Charles Gouse
costumi Judy Wirkula

The Road (2021)
luci Christopher S. Chambers
musica Yusuf / Cat Stevens
costumi Christine Darch

Balance of Power (2020)
luci Christopher S. Chambers
musica Giancarlo De Trizio
scritta ed eseguita da Giancarlo “GC” De Trizio
costumi Barbara Erin Delo

Caught (1982)
concept luci David Parsons
luci Howell Binkley
musiche di Let The Power Fall composte da Robert Fripp
costumi Judy Wirkula

Nascimento (1990)
luci Howell Binkley
musica Milton Nascimento
costumi originali Santo Loquasto
ricreati da Barbara Delo

oppure, al posto di Nascimento e a totale discrezione della compagnia
Shining Star (2004)
luci Howell Binkley
luci ricreate da Michael Mazzola
musica Earth, Wind & Fire
costumi Mia McSwain

In tour
29 novembre
Genova – Teatro Politeama Genovese

30 novembre
Torino – Teatro Colosseo

2 dicembre
Como – Teatro Sociale

3 dicembre
Vicenza – Teatro Comunale

4 dicembre
Padova – Teatro Geox

5 dicembre
Trieste – Teatro Politeama Rossetti

6 dicembre
Cremona – Teatro Amilcare Ponchielli

7 dicembre
Bologna – Teatro EuropAuditorium

9 dicembre
Ferrara – Teatro Comunale di Ferrara

10 dicembre
Bergamo – Teatro Creberg

13dicembre
Assisi – Teatro Lyrick

15 dicembre
Legnago – Teatro Salieri

16-18 dicembre
Venezia – Teatro Toniolo