L’allegra compagine di Davide Lorenzo Palla torna in scena al Teatro Carcano di Milano con un nuovo spettacolo che, come da tradizione, è diretto da Riccardo Mallus e accompagnato dal musico Tiziano Cannas Aghedu. Dopo anni passati a cimentarsi con le opere di colui che chiamano famigliarmente Will hanno questa volta scelto il lavoro di un commediografo di casa nostra: Gl’Innamorati di Carlo Goldoni.
L’impresa si annuncia ardua poiché, come al solito, il testo concepito dall’autore per una compagnia numerosa è qui asciugato e adattato a soli tre attori: il già citato Davide Lorenzo Palla, Irene Timpanaro e Giacomo Stallone. In via del tutto eccezionale viene assegnata una parte anche a Tiziano Cannas Aghedu che, quando è richiesta la sua presenza al centro della scena, depone gli strumenti musicali, indossa un cappello piumato e diventa un nobiluomo settecentesco.
Non è certamente l’esiguità del numero degli attori disponibili a scoraggiare dall’idea di rappresentare Gl’Innamorati: semplicemente Davide Lorenzo Palla e Riccardo Mallus, responsabili dell’adattamento, asciugano la storia ai passaggi fondamentali, mandando in scena Timpanaro e Stallone nei panni dei Eugenia e Fulgenzio, i due innamorati del titolo, mentre Palla riserva per sé il ruolo di Fabrizio, zio della ragazza, e del narratore. A questo punto, per coerenza, anche il titolo originale viene ridotto a un più essenziale Innamorati.
Confessiamo che con tutto questo sottrarre ci manca un po’ il servo Succianespole con i suoi traffici e le sue idee.
Palla, nei panni di Fabrizio, il giocatore incallito pieno di debiti – ha dilapidato persino la dote della nipote – con quel suo fare un po’ dinoccolato e molto mellifluo ricorda Toni Servillo nei panni del parassita Ferdinando in scena al Piccolo ormai una decina di anni fa nella Trilogia della villeggiatura da lui diretta. Un’altra opera che parla del decadimento morale dei veneziani, corrotti dal gioco e dalla smania di apparire. Un tema ricorrente in molte commedie goldoniane, causa della caduta della Serenissima nelle mani dello straniero invasore.
La scelta compiuta da Palla e Mallus è coraggiosa e dirompente. Sembra impossibile da immaginare leggendo il comunicato stampa ma il risultato offerto al pubblico in sala è, una volta ancora, efficace, superlativo ed estremamente coinvolgente, complice un cast affiatato e tempi comici impeccabili scanditi dall’ormai navigato Mallus.
Sono passati alcuni anni da quando abbiamo assistito al debutto di Irene Timpanaro al fianco di Palla nella tragedia scozzese e, per quanto dimostrasse già allora una buona capacità di dominare la scena, adesso riesce nell’arduo ruolo di rivaleggiare con lui in applausi e risate strappati al pubblico. Insieme a Giacomo Stallone veste i panni di una giovane e inesperta attrice cui è assegnata senza preavviso la parte di Eugenia, a pochi minuti dall’apertura del sipario. Al capocomico il compito di spiegare, man mano che la rappresentazione procede, a lei e Stallone le scene e gli antefatti affinché si calino nella parte, capiscano i sentimenti che covano nell’animo dei personaggi e possano restituirli al meglio. Scena dopo scena i due attori finiscono per immedesimarsi in Eugenia e Fulgenzio e all’evolversi delle traversie amorose sostituire le proprie reazioni emotive alle battute di Goldoni.
È questo l’escamotage per aprire momenti di riflessione sull’opera, per fare il punto sulla storia contestualizzando un dato passaggio sia nel testo originale, sia nella produzione goldoniana sia nel panorama sociale del XVIII secolo. Innamorati si palesa così essere molto più di una commedia romantica: è un’occasione per addentrarsi nel mondo del teatro guidati dal capocomico che spiega meccanismi, convenzioni e situazioni ricorrenti oltre a svelare segreti del mestiere. Riflessioni che sottolineano le analogie tra la finzione goldoniana e la realtà odierna motivando la decisione di allestire, tra tante possibili opzioni, proprio Gl’Innamorati.
Il capocomico infine, nonostante la compagnia per merito del proprio talento sia passata dalle Tournée da bar al palcoscenico di un teatro importante come il Carcano, continua a comportarsi come un attore girovago e, a fine rappresentazione, smantella la pittoresca scenografia. Lì sul palcoscenico spoglio, senza distrazione alcuna, dopo la morale di rito, la compagnia si presenta al gran completo per raccogliere i meritati appalusi.
Silvana Costa
Lo spettacolo continua:
Teatro Carcano
corso di Porta Romana 63 – Milano
fino a venerdì 21 maggio 2021
e dall’11 al 14 novembre 2021
www.teatrocarcano.comInnamorati
di Carlo Goldoni
adattamento Davide Lorenzo Palla, Riccardo Mallus
con Davide Lorenzo Palla, Irene Timpanaro, Giacomo Stallone
regia Riccardo Mallus
aiuto regia Dafne Niglio
musiche Tiziano Cannas Aghedu
scenografia Guido Buganza
costumi Rosa Mariotti
disegno luci Salvo Manganaro
produzione Centro d‘Arte Contemporanea Teatro Carcano
durata: 1 ora e 20 minuti senza intervallo
debutto nazionale