Un’escursione tra le più emozionanti storie d’amore descritte da Testori in I Segreti di Milano, portate in scena con un accompagnamento musicale ogni volta da scoprire.
Nel 1958 Feltrinelli pubblica Il ponte della Ghisolfa di Giovanni Testori. La raccolta di racconti è il primo pezzo di I Segreti di Milano, un progetto composto di racconti appunto, ma pure di testi teatrali quali La Maria Brasca, incentrati sulla vita della classe operaia a Milano negli anni del boom economico. Attirati dal lavoro sicuro in fabbrica, nel dopoguerra giungono in città molti immigrati sia dal meridione sia dalle aree rurali circostanti e Testori ne descrivere il senso di spaesamento nella grande metropoli, la nostalgia degli affetti e la vita quotidiana nei grandi quartieri dormitorio sorti ai margini della città consolidata. “Vieni, vieni in città / Che stai a fare in campagna? / Se tu vuoi farti una vita / Devi venire in città” canta Giorgio Gaber in Com’è bella la citta (1969) dando voce alle forti aspettative alle origini di questo fenomeno migratorio di massa.
I quartieri operai sono isole sospese tra il lusso delle vetrine del centro e i campi coltivati, sviluppate a ridosso delle grandi fabbriche, zone in cui le persone cercano di integrarsi anelando per il calore di una comunità e il desiderio di costruirsi una famiglia. I protagonisti si muovono dentro i casermoni popolari e fuori: nei parchi, nelle balere, nelle palestre o nei teatri di varietà dove possono ammirare la Wandissima.
Nello spettacolo I Segreti di Milano Silvia Giulia Mendola, Pasquale di Filippo e Giuseppe Sartori prendono per mano il pubblico e lo conducono con sé a esplorare le centinaia di pagine di cui si compone la raccolta omonima, guidati dal filo conduttore dell’amore. I tre attori si soffermano su alcune delle innumerevoli declinazioni del sentimento: la rabbia dell’amore tradito, le storie impossibili, la tenerezza dell’amore giovanile, la gelosia, gli incontri clandestini lontano dalla casa affollata. Ogni quadro proposto ha il proprio registro, spaziando dall’ironia alla rabbia, dall’ingenuità del primo amore a forme più consapevoli di seduzione. I personaggi vengono spesso caratterizzati dalle inflessioni tipiche delle tante province italiane di origine degli operai giunti a Milano in cerca di lavoro e fortuna e, al contempo, sono ammantati di una genuinità nella comunicazione peculiare delle persone semplici.
Una genuinità che ritroviamo anche nelle canzoni del periodo scelte per accompagnare e intervallare le varie storie portate in scena. Sul palcoscenico insieme a Mendola, di Filippo e Sartori ci sono Michele Fagnani alla chitarra e Alessandro Rossi alla batteria – e non solo poiché riesce a suonare persino le assi del palco – che eseguono dal vivo sia le musiche originali composte per l’occasione sia successi dei cantautori degli anni Sessanta e Settanta sia accompagnando gli ospiti a sorpresa che a ogni diversa replica di I Segreti di Milano salgono con loro sul palco per dar vita, come recita il sottotitolo, a un’emozionante Jam session d’amore tra musica e parole cui il pubblico, non riuscendo a resistere, contribuisce con entusiasmo. Bisogna anche aggiungere che Silvia Giulia Mendola oltre che una poliedrica attrice, brava nel passare in un attimo da un personaggio all’altro, dalla tenera innamorata alla furia scatenata contro l’amante che si è approfittato di lei, è una perfetta padrona di casa nell’accogliere gli ospiti di turno e nel coinvolgere il pubblico trasformando lo spettacolo in una corale esplosione di gioia.
Silvia Giulia Mendola nel ruolo di regista combina tra loro con meticolosa cura i diversi quadri in programma, alternandone i registri per conferire all’insieme un ritmo frizzante e valorizzando la vena comica dei colleghi Pasquale di Filippo e Giuseppe Sartori.
I Segreti di Milano è scelto non a caso da Elizabeth Annable per salutare il pubblico del suo AltaLuceTeatro in vista delle festività e augurare un lieto Natale ma l’allegra compagnia di attori e musicisti prosegue il tour per svelare a milanesi e no alcune delle storie d’amore che la periferia di uno dei poli industriali italiani del dopoguerra custodisce gelosamente.
Silvana Costa
Lo spettacolo è andato in scena:
AltaLuceTeatro
Alzaia Naviglio Grande 190 – Milano
16 e 17 dicembre2022
www.altaluceteatro.comI Segreti di Milano
Jam session d’amore tra musica e parole
di Giovanni Testori
con Pasquale di Filippo, Silvia Giulia Mendola, Giuseppe Sartori
regia di Silvia Giulia Mendola
assistente alla regia Livia Castiglioni
musiche originali e dal vivo di Michele Fagnani, Alessandro Rossi
produzione PianoinBilico e Geco.B Eventi
durata 65 min senza intervallo