La moda dalla A alla Z

Il Nuovo Vocabolario della Moda Italiana 21Una ricerca ed una mostra in Triennale analizzano le evoluzioni del linguaggio della moda italiana attraverso il lavoro dei suoi protagonisti.

Il 1998 è l’anno in cui la rete di Internet, con Google e le e-mail, entra nelle case degli italiani, rendendo fruibili al grande pubblico le sue immense potenzialità. Nulla sarà più come prima, per questa ragione il 1998 è l’anno scelto da Paola Bertola e Vittorio Linfante come data di partenza per Il Nuovo Vocabolario della Moda Italiana, lo studio iniziato al Politecnico di Milano e presentato alla Triennale sotto forma di mostra.
Lo scopo della ricerca è verificare quali trasformazioni siano avvenute nel mondo della moda nel nuovo millennio; come le nuove tecnologie abbiamo influenzato i linguaggi del disegno e della comunicazione dei capi e degli accessori d’abbigliamento. Solamente in Italia, ogni anno, decine di nuovi stilisti si inseriscono nel mondo produttivo: dal 2008, anno della bancarotta di Lehman Brothers, fattore scatenante della crisi economica mondiale, si conta la nascita di ben trecento nuove realtà. Chi ha iniziato il percorso produttivo in piena crisi ha forse potuto prendersi più facilmente spazio nel mercato, rispetto ai suoi predecessori, approfittando del ridimensionamento complessivo del sistema più consolidato: la riduzione della produzione delle grandi realtà gli ha permesso di ottenere ascolto dalle piccole manifatture che prima, probabilmente, non avrebbero dato loro retta. Come accade anche nel campo del design d’alta gamma, nella moda la nuova frontiera è ri-tessere le relazioni sul territorio e, riscoprendo le peculiarità delle differenti lavorazioni artigianali, dar vita a prodotti molto più caratterizzati rispetto a quelli omologati. Creatività e tecnica si rivelano, ancora una volta, le grandi risorse del Made in Italy e del design; in un’epoca segnata dalla fuga dei cervelli, rimangono tra i pochi elementi di attrazione del Bel Paese. La mostra è quindi incentrata su quanto avviene in Italia, senza trascurare il contributo prezioso degli stranieri che qui operano; si celebra l’innovazione di quest’ultimo ventennio, lanciando uno sguardo al futuro e ignorando quasi completamente la generazione dei grandi stilisti che hanno portato la moda italiana ad essere osannata in tutto il mondo.
L’allestimento progettato da Martino Berghinz Studio parte dal soggetto principe dell’evento – Il Nuovo Vocabolario della Moda Italiana – per proporre un percorso dove, in ogni sala espositiva venga analizzato un singolo lemma. I curatori, a loro volta, hanno selezionato otto parole simboliche che nel passato hanno contribuito a definire la grandezza del prodotto italiano e che nel presente si sono arricchite di nuove, inedite, accezioni: Materia – la composizione e la lavorazione dei tessuti; Superficie – la stampa, i ricami e le applicazioni che modificano il materiale originario; Costruzione – sia recuperando la tradizione artigiana sia utilizzando la più moderna tecnologia; Dettaglio – la capacità italiana di creare capi molto ricchi dal punto di vista progettuale eppure di facile comprensione per il pubblico; Archetipo – il fondamento della moda italiana, si pensi al tema del capospalla o alle diverse tipologie di calzature; Laboratorio – la fucina dove i sogni diventano realtà; Ornamento – i dettagli che rendono ogni creazionericca e preziosa; Uniforme – focalizzata sull’abbigliamento tecnico e sportivo. Dal vocabolario e dalle didascalie esplicative sono stati però banditi due lemmi: giovani ed emergenti, titoli difficili da scrollarsi di dosso che possono trasformarsi in gabbie che tengono bloccate nel limbo professionalità ed esperienze molto diverse tra loro.
Di stanza in stanza avanziamo tra sublimi creazioni sartoriali e preziosi accessori, frutto della sapienza artigiana, cercando di resistere alla tentazione di allungare la mano e tastare la consistenza dei materiali, di risvoltare i capi tecnici per vederne le cuciture o di esaminare gli accessori per cogliere ogni singolo dettaglio.
A questo corpo centrale sono affiancate altre due sezioni. La prima, Narrazioni, espone il lavoro di quei professionisti che operano in simbiosi con i designer, in un rapporto di mutuo scambio, al fine di valorizzare il prodotto moda. Trovano qui spazio gli scatti dei grandi fotografi e i bozzetti degli illustratori; copie di riviste di nicchia e postazioni dedicate alla comunicazione via web. Costanza Cavalli Etro, fondatrice e curatrice del Fashion Film Festival Milano, si è occupata della selezione di opere di registi italiani dedicate alla moda e proiettate nella piccola sala video
La seconda sezione si intitola Biografie ed occupa l’ampia sala centrale della Galleria dell’Architettura. Qui, richiuse in vezzose gabbie, alla guisa di preziosi uccelli esotici, sono esposte le creazioni dei marchi e degli stilisti ritenuti dai curatori tra i più significativi del nuovo corso e del nuovo linguaggio della moda Made in Italy.
A partire da gennaio, con l’evento dedicato ad Elio Fiorucci, sino alla chiusura della mostra il prossimo 10 marzo, in Triennale si succederanno iniziative ed incontri a tema che fungeranno da appendice al già ricco Nuovo Vocabolario della Moda Italiana.

Silvana Costa

Il Nuovo Vocabolario della Moda Italiana 2Il Nuovo Vocabolario della Moda Italiana 4

La mostra continua:
Triennale di Milano – Galleria dell’Architettura

viale Alemagna, 6 – Milano
fino a domenica 6 marzo 2016
orari: martedì – domenica 10.30 – 20.30; lunedì chiuso
la biglietteria chiude un’ora prima delle mostre
www.triennale.org

Il Nuovo Vocabolario della Moda Italiana
a cura di Paola Bertola e Vittorio Linfante

progettazione allestimento Martino Berghinz Studio
progettazione grafica Zetalab
la mostra è dedicata a Elio Fiorucci

Catalogo:
Il Nuovo Vocabolario della Moda Italiana
a cura di Paola Bertola e Vittorio Linfante

con saggi di Gian Luca Bauzano, Paola Bertola, Patrizia Calefato, Chiara Colombi, Eleonora Fiorani, Valeria Iannilli, Vittorio Linfante, Antonio Mancinelli, Alessandro Manzi, Federica Muzzarelli, Renata Molho, Emanuela Mora, Enrica Morini, Marco Pedroni, Federico Poletti, Domenico Quaranta, Fiamma Sanò, Simona Segre Reinach, Salvo Testa, Federica Vacca, Massimo Zanella
Mandragora, 2015
320 pagine, 23 × 31 cm, circa 300 illustrazioni a colori, brossura cucito
prezzo: 25,00 Euro
www.mandragora.it