Lady Oscar in mostra a Milano

Una mostra festeggia il quarantacinquesimo anniversario del debutto televisivo di Lady Oscar intessendo materiali originali di lavorazione dell’anime a gadget, a pubblicazioni e a numerosi approfondimenti storici. Quarantacinque anni di successo ininterrotto come dimostrano i fan di ogni età che affollano il Museo del Fumetto di Milano ritrovando i propri beniamini e scoprendo curiosità sulla serie.

La presa della Bastiglia il 14 luglio 1789 è l’evento con cui convenzionalmente si associa l’inizio della Rivoluzione francese. La fortezza è infatti il simbolo del potere della monarchia, la prigione in cui i sovrani fanno rinchiudere quanti ne osteggiano o ne contestano apertamente l’operato. La sua conquista da parte dei cittadini francesi – gravati ormai da troppo tempo da tributi eccessivi e fame – e la liberazione dei prigionieri là incarcerati acquista dunque un forte valore simbolico di ribellione ai soprusi di un regime totalitario. Un evento che fa da spartiacque nella storia, innescando in tutta Europa, seppur con tempi più lunghi e modi meno drastici, un processo di progressiva transizione da monarchie totalitarie a democrazia.
Un evento indelebilmente scolpito nella mente di intere generazioni, non tanto per merito delle lezioni di storia quanto per l’entusiasmo con cui seguono Lady Oscar, la serie animata con protagonista l’affascinante e imperscrutabile Oscar François de Jarjayes, capitano delle guardie reali di Francia.
WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano nel corso della mostra 1979-2024 Lady Oscar, aperta al pubblico fino a domenica 15 settembre, racconta, da un lato, le vicende e i personaggi dell’anime inteso a rievocare i fasti della corte di Versailles e l’escalation di eventi che conducono alla rivoluzione francese e, dall’altro, cerca di rendere l’idea del successo riscosso dalla serie in tutto il mondo. Il percorso di visita si snoda per tappe in cui i curatori Enrico Ercole, Angelo Capozzi e Luca Bertuzzi insieme a Yamato Video riescono abilmente a combinare gli episodi salienti di Lady Oscar con vicende e personaggi storici realmente esistiti, con materiali originali di lavorazione dell’anime, con gadget e pubblicazioni provenienti da tutto il mondo e con riproduzioni di abiti storici usati dai cosplayer protagonisti di eventi a tema organizzati dal museo. Il prossimo evento, ça va sans dire, è in programma il 14 luglio – i dettagli verranno svelati nei prossimi giorni sul sito e sui social media del museo – anniversario della morte di Lady Oscar, colpita mentre guida i suoi uomini alla presa della Bastiglia.
1979-2024 Lady Oscar, come lascia intendere il titolo, è una mostra che nasce per celebrare i 45 anni dalla messa in onda della prima puntata dell’anime, il 10 ottobre 1979 su Nippon Television. In Italia la serie fa il suo debutto il 1° marzo 1982 su Italia Uno e da allora viene ciclicamente riproposta, sempre collezionando ottimi indici di ascolto.
Tutto ha origine quando Riyoko Ikeda, suggestionata dalla biografia della regina Maria Antonietta di Francia, decide di dedicarle una storia a fumetti: è il 1972 e il titolo del manga è Versailles no bara, traducibile in Le rose di Versailles. L’autrice finirà poi per specializzarsi in racconti a sfondo storico.
La pubblicazione inizia il 21 maggio 1972 sulla rivista per ragazze Shükan Margaret e prosegue fino al 23 dicembre 1973: il successo è immediato e le copie vendute sono milioni. Un successo amplificato dalla trasposizione teatrale della storia nel 1974 a opera della compagnia Takarazuka Kagekidan con la collaborazione della stessa Riyoko Ikeda e dal film diretto da Jaques Demy, interpretato da attori occidentali – in Italia proposto con gli stessi doppiatori dell’anime – e girato nella reggia di Versailles: è una delle poche produzioni cui sia concesso tale onore a testimonianza della fama internazionale di cui gode il manga. La mostra dedica approfondimenti sia a ciascuno di questi due adattamenti di Lady Oscar, sia ai tanti crossover con serie animate trasmesse anche in Italia, da Lupin III (1979) a Occhi di gatto (1983), da Gigi la trottola (1980) a Lamù (1981) o, ancora, da Pokemon (1997) ad Hamtaro (2000).
Le strofe della prima indimenticabile sigla cantata da I Cavalieri del Re, alternate a fotogrammi dell’anime, accompagnano i visitatori al primo piano del Museo del Fumetto dove è allestita la mostra.

“Grande festa alla corte di Francia, c’è nel regno una bimba in più
Biondi capelli e rosa di guancia, Oscar ti chiamerai tu
Il buon padre voleva un maschietto ma ahimè sei nata tu
Nella culla ti han messo un fioretto, lady dal fiocco blu”.

Il percorso di visita, come il manga e l’anime, parte proprio da quella culla con il fiocco blu: è il 1755 e quell’anno, oltre a Oscar, nascono Maria Antonietta e il conte di Hans Axel di Fersen, i tre componenti del triangolo amoroso attorno cui si sviluppa la prima parte di Lady Oscar. Esiste infatti una forte cesura tra la prima e la seconda parte di Versailles no bara che, concepito come un prodotto editoriale destinato a un pubblico di ragazzine, debutta come una storia d’amore e cura con attenzione ambientazioni e costumi. La seconda parte segna tuttavia il definitivo emergere della figura di Oscar – giustificando così il cambio del titolo in molte traduzioni straniere – e un prevalere degli accadimenti storici sulla vita privata della regina. Riyoko Ikeda, come ben documentato in mostra, opera un’attenta ricostruzione degli eventi – basti pensare allo scandalo della collana – attingendo anche per personaggi di fantasia a persone realmente esistite.
Fantasia e realtà si incrociano continuamente nel corso della mostra, facendo a gara per superarsi vicendevolmente: i curatori raccontano per esempio il caso di Francesca Scanagatta, nata a Milano il 1 agosto 1776, che, sostituendosi al fratello ammalato, frequenta l’accademia militare di Vienna e fa carriera nell’esercito austriaco fingendosi uomo.
È bello per un paio d’ore lasciarsi trasportare nel mondo di uno di Lady Oscar, incontrando André, Rosalie, sua sorella Jeanne e la regina, scoprendo di non aver mai scordato il volto e le gesta di nessuno di loro.

Silvana Costa

 

La mostra continua:
WOW Spazio Fumetto
Museo del Fumetto, dell’Illustrazione
e dell’Immagine animata di Milano
viale Campania 12 – Milano

fino a domenica 6 ottobre 2024
orari: martedì – venerdì 15-19
sabato e domenica 15-20

chiuso il lunedì e il mese di agosto
www.museowow.it

1979-2024
Lady Oscar 
a cura di Yamato Video, Enrico Ercole, Angelo Capozzi, Luca  Bertuzzi
in collaborazione con Yamato Video
con il contributo del Lady Oscar Italian Fan Club e di tantissimi collezionisti
con il Patrocinio Culturale del Consolato Generale del Giappone