A trent’anni dall’uscita al cinema del film con protagonista Robin Williams STM-Scuola del Teatro Musicale propone al pubblico la versione teatrale di L’attimo fuggente.
È il 1989 quando alla 46ª Mostra del Cinema di Venezia il pubblico accoglie con grande entusiasmo il film L’attimo fuggente, diretto da Peter Weir, presentato fuori concorso. È solo il preambolo di un grande successo – sia al botteghino sia di critica – della pellicola che in pochi mesi, oltre all’Oscar per la Migliore sceneggiatura originale a Tom Schulman, colleziona una lunga serie di premi in tutto il mondo, inclusi David di Donatello, Nastro d’argento, César, BAFTA e Goldene Leinwand.
Le vicende sono ambientate trent’anni prima, nel collegio maschile Welton nel Vermont, e si snodano attorno al Professor John Keating – un indimenticabile Robin Williams –, il nuovo insegnante di letteratura della scuola, e i suoi alunni. L’attimo fuggente è una toccante storia d’amore per la propria professione, di passione per la letteratura da trasmettere alle nuove generazioni e di cura nell’accompagnare gli adolescenti verso l’età adulta tra sogni, inclinazioni e nuove responsabilità. Il professore si strugge infatti di insegnare loro a pensare e non agire solo in ossequio alle convenzioni sociali, anche a costo di contravvenire alle rigide regole del collegio e ai dettami paterni.
A distanza di trent’anni STM-Scuola del Teatro Musicale rende omaggio al film producendo una versione in prosa che, dopo il debutto nel 2019 e la lunga pausa obbligata, ora è in tour per il Nord Italia. La regia è affidata a Marco Iacomelli, direttore della scuola, divenuta nel 2015 centro di produzione teatrale e inserita nel 2020 dal MIUR nell’elenco delle Istituzioni dell’AFAM – Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica. Regista associata è Costanza Filaroni, vicedirettrice della scuola.
La scenografia, come una conchiglia, è una struttura che, simulando un foglio piegato, accoglie i banchi e la lavagna mentre sulle due pareti verticali scorrono i testi delle poesie declamate dal Professor Keating e vecchie foto di studenti. Tale soluzione è da un lato interessante perché consente di delimitare l’area d’azione del cast all’interno di piazze o di spazi non concepiti per gli spettacoli ma dall’altro è sproporzionata se utilizzata per un palcoscenico ampio quanto quello degli Arcimboldi.
Rispetto all’originale cinematografico, la trama della versione teatrale di L’attimo fuggente è asciugata tanto nelle vicende quanto nei personaggi ma non ci sembra essere questo il limite dell’adattamento proposto. Tale soluzione è infatti necessaria ma non giustifica i grandi buchi narrativi che solo chi ha visto il film può colmare, cucendo tra loro i diversi quadri. I personaggi principali, a iniziare dal Professor Keating e Neil Perry, al di là dell’interpretazione proposta dagli attori, sono abbozzati troppo grossolanamente per dare loro quello spessore che li renda umani e credibili. Analogamente, quando i ragazzi si riuniscono per dar vita alla Setta dei Poeti Estinti non si comprende il motivo di questa loro scelta o che scopo abbia inoltre, nonostante la scenografia crei un ambiente raccolto, dai discorsi non si percepisce nemmeno il clima di intimità e fratellanza tra loro.
L’autore dell’adattamento – di cui il comunicato stampa non riporta il nome: forse il testo è frutto di un processo creativo collettivo – ha più giocato sul fornire spunti che evocassero ricordi nel pubblico che proposto una vicenda avvincente e commovente di suo. Gli attori per primi dimostrano un certo distacco dal personaggio assegnato loro, forzando l’interpretazione. I più convincenti nel proprio ruolo sono due tra i più anziani del cast che pongono l’esperienza accumulata a servizio dello spettacolo: Ettore Bassi nel ruolo del Professor Keating e Mimmo Chianese in quelli del preside.
Un giudizio? Questa versione di L’attimo fuggente, a prescindere dalle nostre riserve, piacerà comunque a quanti alla visione dell’originale si sono lasciati coinvolgere dalle vicissitudini famigliari e amorose degli studenti del collegio Welton: il lungo applauso tributato al termine delle rappresentazioni milanesi lo conferma.
L’operazione nostalgia è portata a termine con successo però forse i giovani attori avrebbero meritato un copione li motivasse di più.
Silvana Costa
Lo spettacolo è andato in scena:
TAM – Teatro Arcimboldi Milano
viale dell’Innovazione 20 – Milano
14 e 15 gennaio 2022
www.teatroarcimboldi.itL’attimo fuggente
dramma di Tom Schulman
cast Ettore Bassi, Mimmo Chianese, Marco Massari, Matteo Vignati, Alessio Ruzzante, Matteo Napoletano, Matteo Sangalli, Leonardo Larini, Edoardo Tagliaferri, Alessandra Volpe
regia Marco Iacomelli
regia associata Costanza Filaroni
scene e costumi Maria Carla Ricotti
disegno luci Valerio Tiberi, Emanuele Agliati
disegno fonico Donato Pepe
video Massimiliano Perticari
musica Marco Iacomelli, Venere
produttore esecutivo Davide IencoIn tour:
28/30 gennaio 2022
Torino – Teatro Erba9 febbraio 2022
Rovigo – Teatro Sociale10 febbraio 2022
Jesolo – Teatro Vivaldi13 febbraio 2022
Ivrea – Auditorium Officina H14 febbraio 2022
Borgomanero – Teatro Nuovo18 febbraio 2022
Tolentino – Teatro Vaccaj17 marzo 2022
Como – Teatro Sociale18 marzo 2022
Bassano del Grappa – Teatro Remondini26 aprile 2022
Vighizzolo di Cantù – Teatro Fumagalli27 aprile/1 maggio 2022
Imola – Teatro Ebe Stignani