A distanza di diciott’anni Luciana Savignano riporta alla ex-Piscina Caimi un indimenticabile spettacolo di danza che inneggia al ritorno alla vita. È una grandiosa coreografia site specific sviluppata da Susanna Beltrami a partire dalle musiche di Igor Stravinsky.
L’estate volge ormai al termine ma ai Bagni Misteriosi i sogni – a occhi aperti – continuano.
Lì, da una fiammata sulle acque della piscina prende vita una creatura fantastica, una potente dea che domina i quattro elementi, uno spirito fecondo che risveglia la natura da un lungo torpore e attrae a sé i giovani affinché danzino in suo onore a guisa di sacerdoti pagani.
Inizia così Le Sacre, un’interpretazione in chiave moderna di Le Sacre du printemps un balletto su musica di Igor Stravinsky ideato per i Balletts Russes e rappresentato per la prima volta a Parigi il 29 maggio 1913. Il tema di Madre Natura che a primavera ridesta flora e fauna è tuttavia ben più antico e affonda le radici nelle origini dell’umanità.
È un tema ancestrale che trova uno sviluppo anche nel rito pagano del Ver sacrum, celebrato all’inizio della primavera da alcune popolazioni italiche per salutare la partenza di giovani destinati a fondare nuove comunità. Un rito che simbolicamente si è ripetuto anche con Le Sacre: Susanna Beltrami sviluppa la coreografia originale in un’accezione site specific per un evento svoltosi nel 2002 negli spazi di quello che allora era noto ai milanesi come il Centro Balneare Caimi. La struttura dopo pochi anni, grazie al tenace impegno della Fondazione Pier Lombardo, è risorta a nuova vita e, inglobata nel complesso performativo che fa capo all’adiacente Teatro Franco Parenti, ne moltiplica oggi la capacità di divulgazione artistica e culturale.
Dopo una lunga serie di rappresentazioni in teatri e spazi all’aperto, Le Sacre il 15 e 16 settembre è andato di nuovo in scena nel sito per cui originariamente concepito, ad auspicare la definitiva rinascita dell’attività teatrale dopo il lungo silenzio imposto dall’emergenza sanitaria.
A dominare la scena dei Bagni Misteriosi, oggi come allora, c’è un’etoile indiscussa della danza: Luciana Savignano, eterea creatura capace con un semplice cenno della mano di risvegliare le forze della natura da lungo tempo dormienti. Attorno a lei i giovani talenti di DanceHaus capitanati da Matteo Bittante, fondatore nel 2012 di questa compagnia under 35.
È una gioia per gli occhi ammirare il corposo gruppo di danzatori sbucare da ogni parte del giardino e sciamare sulla pedana al centro della piscina dove si muovono all’unisono attorno a Luciana Savignano. Poi, ad un suo gesto, tornano a disperdersi ad esplorare ogni angolo dei Bagni Misteriosi per portarvi vita e scompiglio, cedendo al contempo il palcoscenico a un coinvolgente pas de deux della coppia Savignano – Bittante.
È una roboante alternanza di ritmi, quadri e stati d’animo che trae energia dalle musiche di Igor Stravinsky ulteriormente enfatizzate da un sapiente disegno delle luci che ora accarezza il corpo di Luciana Savignano ora esplode a trasformare gli spruzzi d’acqua in fuochi d’artificio. È una gioia per gli occhi e per lo spirito degli spettatori che – come i giovani danzatori – seguono ipnotizzati ogni movimento, ogni espressione facciale dell’étoile e sprofondano in un mondo magico cui solo il fragore degli applausi finali riesce a ridestarli per restituirli – loro malgrado – alla realtà.
Silvana Costa
Lo spettacolo è andato in scena:
Bagni Misteriosi
via Pier Lombardo, 14 – Milano
15 e16 settembre 2020
www.teatrofrancoparenti.itLe Sacre
uno spettacolo di Susanna Beltrami
con Luciana Savignano
con la partecipazione di Matteo Bittante e dei giovani danzatori di DanceHaus