V edizione per l’ambito premio a progettisti e committenti, assegnato con cadenza triennale.
L’attesa è terminata, la nebbia meneghina si è dissolta: lo scorso 11 dicembre sono stati finalmente svelati i nomi del vincitore della Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana e degli insigniti di Premi Speciali e Menzioni d’Onore.
L’evento costituisce un momento di confronto sullo stato dell’architettura italiana, abbracciando la disciplina in tutte le sue molteplici accezioni, dalla scala urbana agli allestimenti, dal restauro alle opere prime dei talenti emergenti. Il premio, assegnato dal 2003 ogni tre anni, è promosso da La Triennale di Milano, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e da MADE expo. La giuria dell’edizione 2015 che conta tra le proprie fila rappresentanti degli Enti organizzatori e Vincenzo Latina – il vincitore della Medaglia d’Oro nel 2012 – ha incoronato Massimo Carmassi con ISP e IUAV Studi e Progetti per il Restauro del Panificio della Caserma Santa Marta in sede universitaria a Verona.
Alberto Ferlenga così motiva la scelta compiuta dalla giuria: “Il recupero degli edifici commissionato dall’università di Verona e realizzato da Massimo Carmassi con Gabriella Ioli Carmassi, ISP e IUAV Studi e Progetti, adegua uno straordinario complesso alle necessità di una moderna struttura universitaria. Il silos e il panificio appartengono a un insieme straordinario realizzato poco dopo la metà dell’Ottocento dall’esercito austro-ungarico e destinato a rifornire le truppe presenti nel Nord Italia. Vere e proprie fabbriche dotate di immensi magazzini e forni smisurati, gli edifici, dopo anni di abbandono, stanno lentamente tornando alla città per ospitare la Facoltà di Economia. L’intervento diretto da Carmassi non può essere definito semplicemente un’opera di restauro, anche se accurati interventi di restauro ne fanno parte. E non possiamo neppure parlare di una semplice ri-funzionalizzazione, anche se le parti realizzate sino a oggi ospitano egregiamente le nuove aule e i nuovi servizi. Se consideriamo l’intervento nel suo insieme lo dovremmo definire, piuttosto, un’opera di architettura contemporanea realizzata in stretto rapporto con le preesistenze. In questo caso l’intervento, oltre a recuperare materialmente le pietre antiche, si pone il compito di chiarire gli spazi originari tramite interventi che ne evidenzino la natura e li sviluppa in modo convincente mettendo in atto l’unica vera forma di salvaguardia di una struttura del passato, quella di evitarne museificazione o degrado permettendone una continuità di vita coerente con la sua natura ma anche adeguata ai nuovi usi. Gli interventi ex novo non negano la loro contemporaneità. I vetri che delimitano le aule, le scale metalliche, le inclusioni cementizie non cercano mimetismi e sviluppano con evidenza un racconto che si interseca con quello storico, ne comprende la logica strutturale, la necessità funzionale e, a partire da ciò, recupera la visibilità degli spazi pur occupandoli con nuovi usi. Se è vero che l’intervento sull’esistente sarà sempre più, almeno in Europa, il terreno principale su cui sviluppare il progetto architettonico e se è vero che in Europa l’esistente comprende in sé un grande patrimonio storico, allora questo edificio costituisce un insegnamento di come passato presente non siano antitetici, in architettura, ma complementari. Nel quadro più generale del lavoro di Carmassi l’intervento sulle strutture militari veronesi costituisce l’ultima tappa di un percorso che, partendo dal recupero delle mura medievali di Pisa (1979-1998) e del Teatro Verdi nella stessa città (1989), è passato attraverso il restauro del Foro Annonario di Senigallia (1998) e del Palazzo Ducale gonzaghesco a Guastalla (2001), ma anche attraverso interventi urbani come quello del complesso di San Michele in Borgo a Pisa (1986-2002) in cui il nuovo e l’antico si intrecciano alla scala urbana dotando la città di un nuovo spazio pubblico. Ma, ancora una volta, non possiamo considerare questi lavori come semplice restauro. Come a Santa Marta, anche i lavori precedenti hanno dimostrato quanto l’architettura contemporanea possa prendersi cura del passato senza perdere il proprio ruolo e le proprie caratteristiche ed è questo che la giuria ha voluto riconoscere nell’opera del gruppo diretto da Massimo Carmassi”.
La giuria ha assegnato allo studio B22 il Premio speciale all’opera prima per l’Edificio 11 – Housing sociale Cascina Merlata; all’Amministrazione comunale di Aquileia il Premio speciale alla committenza pubblica per l’Aula di Cromazio e le piazze della Basilica di Aquileia di GTRF Tortelli Frassoni Architetti Associati; a Isabella Seragnoli, presidentessa di Coesia, il Premio speciale alla committenza privata per la scenografica sede del MAST – Manifattura Arti, Sperimentazione e Tecnologia di Bologna, progettato da LABICS (Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori). A questi si sommano ben sette Menzioni d’Onore.
La cerimonia di premiazione di questa V edizione si è aperta con il conferimento della Medaglia d’Oro alla carriera a quattro Maestri dell’architettura contemporanea: Francesco Venezia, Franco Purini, Luigi Caccia Dominioni e Mario Bellini. Un gruppo discretamente folto e decisamente eterogeneo per età e tipologia di contributi alla disciplina che, al di là delle lecite motivazioni e dei meriti professionali di ciascuno, lascia perplessi per l’eccesso di populismo.
In realtà, il nostro sopracciglio si è alzato anche alla proclamazione di alcuni vincitori della Menzione d’Onore, soprattutto se rapportati ad altri finalisti presenti in quella stessa categoria. Ci si domanda, infatti, quanto abbia influito sulle decisioni della giuria il battage promozionale rispetto all’effettiva qualità progettuale. Dubbi legittimi ma, in fondo, la giuria ha espresso un giudizio di merito che, per quanto opinabile, è, per definizione, soggettivo e determinato da una complessa serie di fattori che vanno dalla formazione personale al mero gusto estetico e, quindi, va accettato con il dovuto rispetto.
A ciascuno la libertà di elaborare un proprio parere sfogliando il catalogo edito da Mandragora o visitando la mostra, entrambi firmati per la progettazione grafica da Alessandro Colombo. Mostra che, rispetto all’opulento allestimento della precedente edizione – affollato da grandi pannelli video e plastici – appare decisamente modesta, relegata com’è nella sola sala dell’Impluvium. Eppure, prendendo spunto da quegli stessi disegni di Leonardo esposti a Palazzo Reale pochi mesi fa (leggi la recensione), Colombo trasforma il parallelepipedo a pianta quadrata dell’Impluvium in un moderno Mazzochio su cui fanno democraticamente bella mostra di sé i progetti finalisti, disposti a cerchio uno di fianco all’altro, raggruppati per categorie. Il colore guida dell’allestimento e della grafica dell’edizione 2015 della Medaglia d’oro all’Architettura Italiana è lo stesso rosso scuro con il quale Leonardo verga molti dei suoi disegni. Al centro della sala, come un perno attorno al quale ruota l’intero sistema espositivo – e in senso ideologico il lavoro degli architetti contemporanei – sono posti i monitor su cui scorrono le testimonianze di Francesco Venezia, Franco Purini, Luigi Caccia Dominioni e Mario Bellini.
La mostra continua:
Triennale di Milano – Impluvium
viale Alemagna, 6 – Milano
fino a domenica 7 febbraio 2016
orari: martedì – domenica 10.30 – 20.30; lunedì chiuso
www.triennale.orgMedaglia d’oro all’Architettura Italiana 2015 – V Edizione
a cura di Alberto Ferlenga
progetto di allestimento e grafica Studio Cerri Associati Engineering Pierluigi Cerri, Alessandro Colombo Architetti
con Maddalena Lerma, Carla Parodi
I vincitori
Medaglia d’Oro all’opera
Massimo Carmassi con ISP e IUAV Studi e Progetti, Restauro del Panificio della Caserma Santa Marta in sede universitariaMedaglia d’Oro alla carriera
Francesco Venezia
Franco Purini
Luigi Caccia Dominioni
Mario BelliniPremio speciale all’opera prima
B22, Housing sociale Cascina Merlata – Edificio 11Premio speciale alla committenza
Isabella Seragnoli, presidentessa di Coesia, MAST (Manifattura Arti, Sperimentazione e Tecnologia) di LABICS (Maria Claudia Clemente, Francesco Isidori)
Amministrazione comunale di Aquileia, Aula di Cromazio e le piazze della Basilica di Aquileia di GTRF Tortelli Frassoni Architetti AssociatiMenzione d’onore – Nuovi edifici
Renato Rizzi, Teatro ShakespearianoMenzione d’onore – Paesaggi e spazi urbani
Cino Zucchi Architetti con Mauri & Banci, Ingresso alla galleria Vedeggio-CassarateMenzione d’onore – Infrastrutture
MoDus Architects (Sandy Attia, Matteo Scagnol), Collettori di acqua calda per la rete di teleriscaldamentoMenzione d’onore – Riconversione e restauro
Pietro Carlo Pellegrini architetto, Recupero della ex fornace per la realizzazione di una scuola mediaMenzione d’onore – Allestimenti
Attilio Stocchi, Librocielo, per il Salone del MobileMenzione d’onore – Opera sociale
ASF Italia Onlus, Nuova scuola secondariaMenzione d’onore – Interni
Morpurgo De Curtis Architetti Associati, Memoriale della Shoah
I finalisti
Nuovi edifici
Alps Villa, 2014 – Camillo Botticini
Ampliamento della Scuola professionale alberghiera “Savoy” a Merano, 2014 – Stifter + Bachman
Cantina Antinori, 2013 – Archea Associati
Cantina Podernuovo, 2013 – Alvisi Kirimoto + Partners
Casa della memoria, 2014 – Baukuh studio di architettura
Centro di Formazione Tenaris, 2014 – Caruso Torricella Architetti
Chiarano Primary School, 2013 – C+S Architects
Edificio per uffici e centro elaborazione dati, 2014 – Giussaniarch
Faber Headquartes, 2013 – GEZA
Gdansk Shakespearean Theatre, 2014 – Renato Rizzi
Housing sociale Cascina Merlata – Edificio 11, 2014 – B22
Joseph Pschorr Haus, 2013 – Kuehn Malvezzi
MAST- Manifattura Arti, Sperimentazione e Tecnologia, 2013 – LABICS
Neue Hamburger Terrassen, 2013 – LAN architecture
Ospedale dei bambini di Parma Pietro Barilla, 2013 – OBR
Philharmonic Hall Mieczyslaw Karlowicz, 2014 – Barozzi Veiga
Residenza privata a Pirogovo, 2014 – ZDA Zanetti Design Architettura
Social Housing Via Cenni, 2013 – RossiProdi Associati Srl
Unità residenziale a servizio dell’Albergo Diffuso del Comune di Paluzza, 2014 – Ceschia e Mentil architetti associatiPaesaggi e spazi urbani
Ingresso della galleria Vedeggio – Cassarate, opere di mitigazione ambientale al Portale Cassarate, 2012 – CZA (Cino Zucchi Architetti) con Studio di ingegneria Mauri & Banci SA Lugano
Wild Kitchen Garden, 2013 – Fausta Occhipinti con Gianluca ParcianelloInfrastrutture
Centro Tecnico Comunale, 2014 – MFA Architects
Porta Susa High Speed Station, 2013 – Silvio D’Ascia Architecture, AREP, Agostino Magnaghi
Stadio Salif Keita, 2014 – B+C Architects
Subsidiary Heating Plant, 2012 – MoDus ArchitectsRiconversione e restauro
Agriturismo in un paesaggio storico, 2012 – Map Studio
Aula di Cromazio e Piazze della Basilica di Aquileia, 2012 – GTRF Tortelli Frassoni Architetti Associati
Recupero della ex fornace di Riccione per la realizzazione di una scuola media, 2014 – Pietro Carlo Pellegrini Architetto
Restauro del Forte San Biagio: la vita nel forte, 2014 – Gino Malacarne
Restauro e riconversione del corpo principale della Caserma Santa Marta in sede universitaria, 2014 – Massimo Carmassi con IUAV Studi e Progetti e ISP SrlAllestimenti
Librocielo, 2012 – Attilio Stocchi
Memoriale Giuseppe Garibaldi, 2012 – Pietro Carlo Pellegrini Architetto
Nuovo Museo del Duomo di Milano, 2013 – Canali Associati srl
Flos 50, 2012 – Calvi BrambillaOpera sociale
Casa Rana, 2013 – Made in Earth Onlus
Jigiya So’ – Centro di Riabilitazione Psicomotoria, 2014 – Caravatti_Caravatti Architetti
Nuova scuola secondaria, 2014 – ASF ItaliaInterni
Accademia di Panino Giusto, 2012 – Giuseppe Leida Architetto e Origoni Steiner Architetti Associati
Casa ASR, 2012 – Nunzio Gabriele Sciveres, Giuseppe Gurrieri
Headquarter Sempla (GFT), 2012 – Dapstudio
Memoriale della Shoah – Binario 21, 2014 – Morpurgo De Curtis Architetti Associati
Una Casa di mattoni sopra un vecchio fienile in pietra, 2014 – Bricolo Falsarella AssociatiGiuria:
Claudio De Albertis, Triennale di Milano (Presidente della Giuria)
Luisa Collina, Made Expo
Alessandra Fassio, MiBACT
Alberto Ferlenga, Triennale di Milano, curatore per l’architettura
Vincenzo Latina, Architetto, vincitore IV edizione Medaglia d’Oro
Christophe Pourtois, CIVA di Bruxelles, Direttore
http://medagliadoro.org/Catalogo:
Medaglia d’oro all’Architettura Italiana 2015/Gold Medal for Italian Architecture 2015
con saggi di Marco Biraghi, Luisa Collina, Alessandro Colombo, Alessandra Fassio, Alberto Ferlenga, Fulvio Irace, Christophe Pourtois, Cino Zucchi
Mandragora, 2015
224 pagine, 16,8 × 23,8 cm, circa 200 illustrazioni a colori, brossura cucito
prezzo: 19,90 Euro
www.mandragora.it