Un’eccezionale evento che vede esposti a Milano gli artisti della collezione Netter, attivi nella Parigi degli anni ‘20: dai più famosi Modigliani e Soutine ad altri meno noti al grande pubblico ma parimenti meritevoli di essere scoperti ed amati.Attraversata la spessa tenda in velluto rosso che segna l’inizio di questa nuova mostra a Palazzo Reale, le parole di Jonas Netter, scritte sul muro, ci forniscono la chiave di lettura per quel gran tripudio di opere che ci terranno occupati almeno per tutte le due ore seguenti.
“Se avessi seguito la mia aspirazione avrei acquistato tutti gli Utrillo e tutti i Modigliani che mi capitavano sotto gli occhi ma mi si prendeva in giro ‘che idea – mi si ripeteva – quella di collezionare solo due pittori: un vero collezionista deve essere eclettico’ ”.
Questo evento lo potremmo definire come la celebrazione della figura del mecenate, delle sfide e dei rischi che questo ruolo implica, ovvero la scoperta di Jonas Netter: un collezionista che ha tracciato i confini dell’arte moderna, intervenendo direttamente sui destini di molti artisti, sostenendoli sia economicamente che psicologicamente. La sua è una raccolta equilibrata che affianca dipinti e disegni, pittori famosi ad altri quasi sconosciuti, tutti gestiti con assoluta uguaglianza, esposti come un unicum compatto che non vede nessuna opera prevalere sulle altre, offuscandole.
A Milano sono giunti oltre 120 capolavori accomunati, oltre che dall’appartenenza alla collezione Netter, dall’essere realizzati a Montparnasse negli anni ’20 quando diviene “il quartiere degli artisti”, abitato non solo da pittori, ma anche da scrittori, come Hemingway e Miller, intellettuali come Jarry e Cocteau o rifugiati politici come Lenin e Trockij. Tra i giovani attirati dal clima di libertà, innovazione e sperimentazione che si respira in riva alla Senna, ce ne sono alcuni – quelli che riescono a catturare l’attenzione di Netter – che, pur confrontandosi con movimenti artistici quali cubismo, fauvismo o futurismo, si distinguono per sviluppare un linguaggio autonomo, una sintesi fra tradizioni e modernità come possiamo ammirare nelle tele di Suzanne Valadon o negli scorci urbani di Maurice Utrillo, qui presente con dipinti del suo periodo bianco.
“Quegli anni corrispondono a un periodo d’emancipazione e di fermento che ha pochi eguali nella storia dell’arte. Ovunque in Europa era in corso una rivoluzione estetica, preludio a un’evoluzione dei costumi; ed è a Parigi, ‘l’unico luogo al mondo in cui la rivolta ha il diritto di cittadinanza’, prima a Montmartre e poi a Montparnasse, che quegli artisti – tutti ebrei – si sono ritrovati per tentare la sorte” sottolinea Marc Restellini, curatore della mostra, ritenuto uno dei massimi studiosi di Modigliani oltre che scopritore della collezione Netter. Giusto dieci anni fa, Restellini si occupa di un’altra esposizione, tenutasi sempre a Palazzo Reale, intitolata Amedeo Modigliani. La felicità è un angelo dal volto severo, passata alla storia perché alle 110 opere del pittore livornese sono affiancati, alcuni dipinti inediti della sua ultima modella e compagna: Jeanne Hébuterne.
Indubbiamente il nome di Amedeo Modigliani, uno dei cinque artisti più quotati alle aste odierne, è l’elemento chiave per attrarre attenzione e visitatori, ma siamo compiaciuti nel constatare una significativa presenza di tele sue come di Chaïm Soutine cui Modì ha fatto un pregevole ritratto (1916), presente in mostra insieme ai disegni preparatori.
Il percorso si apre con una composizione tanto spettacolare quanto fondamentale per l’arte moderna: Le Grandi Bagnanti di André Derain, realizzata nel 1908, negli stessi anni in cui pure Picasso e Matisse propongono una versione di tale soggetto. Via via le opere si susseguono, raggruppate per autori il cui stile è descritto in esaustive didascalie che, con continui rimandi, legano tra loro le esistenze di tutti questi personaggi devastati da alcool e troppo talento.
Gli organizzatori, forti del successo riscosso dalle audioguide in occasione della mostra su Picasso, questa volta hanno scelto la voce di Corrado Augias per accompagnare i visitatori; è sempre il noto giornalista il protagonista di un filmato dedicato alla magia di un’epoca irripetibile.
Silvana Costa
La mostra continua a:
Palazzo Reale
piazza Duomo, 12 – Milano
fino a domenica 8 settembre
lunedì 14.30–19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30–19.30; giovedì e sabato 9.30–22.30
il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura
www.mostramodigliani.it
www.comune.milano.it/palazzorealeModigliani, Soutine e gli artisti maledetti
La collezione Netter
a cura di: Marc Restellini
una mostra: Comune di Milano – Cultura, Moda, Design; Palazzo Reale; Arthemisia Group; 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE
allestimento: Archiroom architetti associatiCatalogo
Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti
La collezione Netter
a cura di: Marc Restellini
con saggi di: Marc Restellini
edito da: 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE
22×32 cm; 304 pagine; 165 illustrazioni a colori
39, 00 € in libreria; 34, 00 € in mostra