Nido di rondini

A Milano tornano i grandi animali in plastica colorata rigenerabile per promuovere una raccolta fondi a favore del restauro della statua equestre di Bernabò Visconti, custodita nei musei civici del Castello.

Con l’arrivo della primavera sono tornate le rondini a Milano anche se, quelle che si sono sistemate nei cortili e nei fossati del Castello Sforzesco, hanno caratteristiche davvero inconsuete. Sia nelle dimensioni extralarge che nella vivacissima livrea. Non appellatevi alle solite invettive contro l’assenza delle mezze stagioni, le contaminazioni con gli antiparassitari e gli effetti venefici dello smog che si respira nel capoluogo lombardo, con buona pace del sindaco Pisapia! Le rondini su cui si arrampicano felici i bambini e che occhieggiano beffarde dalle foto ricordo dei turisti, altro non sono che una nuova installazione artistica del movimento Cracking Art. I cortili del Castello, scrigno di inestimabili patrimoni artistici, per i prossimi tre mesi, saranno ravvivate da queste vivaci presenze, in un interessante confronto tra l’arte antica con la contemporanea, all’insegna della solidarietà.
Le rondini, ogni anno, fanno ritorno al nido abbandonato in autunno e, prima di deporvi le uova, provvedono a ristrutturarlo e consolidarlo. Allo stesso modo, Cracking Art, da un paio di anni a questa parte, contribuisce al restauro dei monumenti milanesi che fanno da sfondo agli  enormi animali, in plastica colorata rigenerabile, utilizzate per le performance artistiche che organizza. All’insegna dello slogan l’“Arte che rigenera l’arte”, nell’ottobre 2012 le chiocciole si sono arrampicate sul tetto del Duomo per sostenere con fondi nuovi il restauro della guglia maggiore – quella che sorregge la Madonnina – mentre, nella primavera successiva, migliaia di rane variopinte sono comparse lungo il Naviglio milanese, fino alla Darsena, con l’obbiettivo di contribuire al recupero delle chiuse leonardesche alla Conca dell’Incoronata, in San Marco a Milano. Questa primavera, recandosi al Castello Sforzesco, è possibile versare ad Italia Nostra un contributo minimo di 20,00 Euro ricevendo in cambio una piccola scultura multipla di rondine ed un uovo da depositare poi nel fossato. L’incasso sarà devoluto al restauro della statua equestre di Bernabò Visconti, il monumento in marmo realizzato da Bonino da Campione nel 1363, simbolo del museo di arte antica del Castello, posto all’ingresso delle sale espositive.
Confessiamo che queste rondini ci sembrano, tra i tanti animali proposti nel tempo da Cracking Art, quelli forse meno riusciti poiché, accovacciate nei cortili a guisa di allegre comari in conversazione, assomigliano più alle cugine di voraci piccioni che la versione multicolor degli eleganti uccelli in frac, dalla coda a freccia, che solcano instancabilmente i cieli nelle terse giornate estive. Gli esemplari che riceviamo in cambio della nostra donazione rispecchiano invece l’immagine ideale che abbiamo impressa nella mente, così come quelle che il 6 aprile sono state sospese in volo, sopra il Naviglio Grande, in occasione delle iniziative intavolate durante il Salone del Mobile: molte di loro, nottetempo, hanno però preferito prendere il volo verso la campagna.

Silvana Costa

La mostra continua:
Castello Sforzesco
piazza Castello – Milano
ingresso libero
www.milanocastello.it

Nido di rondini
iniziativa di Cracking Art
con la collaborazione di Italia Nostra
promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano
a favore del restauro della statua equestre di Bernabò Visconti
fino a lunedì 30 giugno 2014
www.crackingartgroup.com