Torna in scena a Milano Vuccirìa Teatro con le sue storie forti, ambientate in una Sicilia primordiale e violenta.
Rosaria e Giovanni sono molto più che cugini: nati in un paesino siciliano, a pochi giorni di distanza l’una dall’altro, sono in sintonia come – se non più di – due fratelli. Cresciuti sotto lo stesso tetto, i giovani condividono giochi e passioni, si muovono all’unisono e si proteggono vicendevolmente, senza esitazione alcuna. La loro complicità trae forza dalla complementarietà di personalità diverse, a tratti opposte.
Rosaria (Federica Carruba Toscano) è il lato esuberante della coppia e, grazie a un fisico prorompente, riscuote grande attenzione da parte dei maschi della zona che sa tenere a bada con arguzia. La giovane donna sogna di lasciare l’isola natia, partire all’avventura e conquistare il mondo mentre Giovanni (Joele Anastasi), decisamente più timido, solo grazie a lei trova il coraggio di fare nuove esperienze.
Vivono i loro vent’anni con apparente spensieratezza, sino a quando Rosaria trascina il cugino a scuola di danza. Giovanni resta folgorato dalla sensualità da pantera e dal fisico atletico di Giuseppe (Enrico Sortino), il maestro di ballo che mostra la via della passione a lui che mai niente con nessuno aveva fatto.
I soggetti portati in scena dalla compagnia Vuccirìa Teatro raccontano di una Sicilia primitiva e brutale e Io, mai niente con nessuno avevo fatto, nonostante il gioioso incipit, non si sottrae alla consuetudine. I rapporti sessuali non sono immuni da questa carica di violenza psicologica e fisica: per tale motivo sia Rosaria sia sua madre che sua zia rifiutano la presenza stabile di un uomo nelle loro vite. Loro, in fondo, sono eccezioni alla regola in una società maschilista dove, per esempio, la madre di Giuseppe preferisce l’umiliazione e la violenza – verso di lei ma anche verso i figli – al tentativo di emancipazione.
Giovanni sembra adattarsi e accontentarsi di quanto offertogli dalla vita: anche nei momenti in cui le cose volgono al peggio egli trova ragioni per sentirsi appagato e gioire. Rosaria invece già da lungo tempo pianifica come lasciare la Sicilia in compagnia del cugino, troppo innocente e debole per poter sopravvivere a lungo in siffatto contesto. Nella mente di Rosaria il mare è una barriera che ha mantenuto la Sicilia in uno stato di barbarie, isolata dal progresso, dove una donna sola come lei non ha alcuna possibilità di riscatto sociale.
Una manciata di chilometri di mare divide Messina da Villa San Giovanni ma, al di là dello Stretto, nella penisola, tutto è diverso: si respira aria di libertà, ci si può inventare una nuova vita in Calabria o persino spingersi lontano, sino a Milano. Senza guardarsi indietro.
Rosaria o, meglio, Federica Carruba Toscano e il resto di Vuccirìa Teatro sono infine arrivati a Milano e restano in scena al Teatro Franco Parenti sino a domenica 26 gennaio.
A differenza di altre opere della compagnia, in Io, mai niente con nessuno avevo fatto l’azione è per gran parte demandata al racconto dei protagonisti, cui si aggiunge la descrizione di progetti e sogni a occhi aperti. In questo tour perciò Vuccirìa Teatro non reca con sé scenografia alcuna e riempie lo spazio con i corpi degli interpreti che mimano le avventure dei due cugini. Null’altro serve perché la voce, i movimenti e il degradare delle luci a enfatizzare la drammaticità delle parole bastano a impressionare il pubblico, lasciando che la mente ricostruisca i passaggi più raccapriccianti. Passaggi taciuti per pudore ma, proprio perché taciuti, resi ancora più enfatici e terrificanti. Annichiliti, gli spettatori a fine spettacolo non rinunciano a sciogliersi in un lungo applauso agli interpreti.
Il dramma scritto e diretto da Joele Anastasi si comporta esattamente come gli uomini brutali e primitivi che popolano la Sicilia delle sue storie: colpisce con violenza il pubblico allo stomaco, alla testa e al cuore. Io, mai niente con nessuno avevo fatto è un’esperienza coinvolgente e irrinunciabile che non mancherà di stravolgere i parametri del giudizio teatrale: nulla sembrerà mai più abbastanza emozionante.
Silvana Costa
Lo spettacolo continua:
Teatro Franco Parenti – Sala Tre
via Pier Lombardo, 14 – Milano
fino a domenica 26 gennaio 2020
www.teatrofrancoparenti.itIo, mai niente con nessuno avevo fatto
uno spettacolo di Vuccirìa Teatro
drammaturgia e regia Joele Anastasi
con Joele Anastasi, Enrico Sortino, Federica Carruba Toscano
scene e costumi Giulio Villaggio
light designer Joele Anastasi
aiuto regia Nicole Calligaris
foto Dalila Romeo
video Davide Marucci
graphic designer Giuseppe Cardaci
produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini
durata 55 minuti
www.vucciriateatro.comIn tour
6 -8 marzo 2020
Bologna – Teatro Arena del Sole