Una mostra organizzata, prima alla Triennale di Milano e successivamente alla Reggia di Monza, per poter mostrare al pubblico i capolavori del MA*GA, il museo di Gallarate temporaneamente chiuso a causa di un incendio.Quando i musei sono improvvisamente obbligati a chiudere le porte per importanti lavori di ristrutturazione, si offre l’occasione per organizzare imperdibili esposizioni itineranti della collezione, raggiungendo porzioni di pubblico inattese. Nel recente passato è accaduto al complesso di Palazzo Massari a Ferrara che, dopo il terremoto, sta ancora affrontando il consolidamento delle strutture mentre, ora, è il turno del MA*GA, danneggiato dall’incendio divampato lo scorso 14 febbraio. A Gallarate i lavori di bonifica e ripristino dell’intera sede rendono inaccessibili gli spazi espositivi mentre i pezzi della collezione, salvati dall’incendio, giacciono in depositi temporanei. Accolto l’appoggio di altre istituzioni culturali lombarde, la direzione ha predisposto una mostra temporanea, attualmente in Triennale di Milano e, da settembre, con una nuova impostazione ed opere diverse, alla Reggia di Monza.
Le curatrici, Emma Zanella e Giulia Formenti, tra gli oltre 6.000 elementi che costituiscono il patrimonio del MA*GA, spaziando dalla pittura alla fotografia, dalla grafica alla scultura, ne hanno scelti poco più di un centinaio: il percorso predisposto in Triennale contempla la presenza di oltre 130 artisti diversi tra loro per periodo e stile, articolati in ben dodici sezioni. Sotto gli occhi del pubblico si sviluppa il racconto della storia dell’arte contemporanea, in ordine cronologico e tematico, dal dopoguerra ai giorni nostri, dai maestri selezionati da Silvio Zanella tramite l’istituzione del Premio Nazionale Arte Visiva Città di Gallarate (1950-1966) ai giovani talenti che il MA*GA segue con interesse, attraversando i decenni, le correnti ed i linguaggi artistici.
La narrazione parte dal 1949, anno di ideazione del Premio come mezzo per costituire in breve tempo un museo di arte contemporanea, attraverso l’incamerazione delle opere premiate, che andasse ad arricchire il territorio. Artisti allora definiti, quasi sprezzantemente, come sperimentatori, hanno acquistato nel tempo consensi di critica, raggiungendo al contempo interessanti quotazioni di mercato. La prima sala, probabilmente la più importante, occupa una posizione centrale rispetto all’intero allestimento che le si sviluppa attorno come i petali di un fiore. Il percorso si apre con le ricerche figurative intese a rinnovare la pittura realista degli anni del regime, il pubblico, ribalzato continuamente tra astrazione e figurazione, si trova al cospetto di tele del calibro di L’urto (1949) di Emilio Vedova, Paesaggio (1958) di Renato Guttuso, L’accusa (1955) di Ernesto Treccani che con le sue grandi dimensioni domina la parete, Leggenda di mare (1951) di Renato Birolli e altre ancora di Carlo Carrà, Mario Sironi e Gino Severini.
La visita prosegue con la sala dedicata alla pittura astratto-concreta dove è possibile ammirare le opere degli esponenti del MAC – Movimento Arte Concreta (Atanasio Soldati, Gillo Dorfles, Gianni Monnet e Bruno Munari) fondato a Milano nel 1948, poste in dialogo con i lavori di Augusto Garau e Nino Di Salvatore. Proseguendo la visita si possono ammirare le creazioni di artisti incentrati sul concetto di spazio tra cui emerge uno splendido volo di farfalla raccontato da Lucio Fontana in Concetto spaziale (1960). Le ricerche svolte nella seconda metà degli anni ‘50 dagli allievi di Aldo Carpi all’Accademia di Brera sul tema del Realismo Esistenziale sonno accostate a quelle sulla società dei consumi ed i nuovi riti della cultura di massa affrontate da Emilio Tadini che in Archeologia (1972) mescola gli esiti più raffinati della Pop Art inglese con la passione per surrealismo e metafisica, realizzando una tela che attinge a piene mani dalla pubblicità e dal design grafico. Affascinante la quinta sezione, dedicata a Parola e immagine, con una ricca selezione di libri d’artista tra cui il Tecnoscultura operazionabile di Angelo Bozzola contenente pezzi ed istruzioni per realizzare la propria opera d’arte. Proseguendo, si ammirano le ricerche degli autori concettuali sulle mutazioni del linguaggio espressivo quando lo si combina con i media, la fotografia, le performance dal vivo o gli oggetti ready made. Il percorso ci accompagna sino ai giorni nostri, alla ridefinizione dei canoni della pittura astratta ed alla rivendicazione del ruolo che MA*GA riveste nel supportare gli artisti delle nuove generazioni nella produzione di lavori, anche site specific, progettati in occasione di mostre, workshop, premi nazionali e internazionali. Le ultime tappe del percorso sono dedicate a mezzi espressivi meno tradizionali, quali video e fotografia; qui sono raccolte le visioni di Vanessa Beecroft, lo strano suicidio narrato da Riccardo Arena in Duplice morte Ellero ed ecosistema visivo e i reportage urbani di Maurizio Montagna.
Riprende quindi dalla Triennale di Milano il lavoro di ricerca nel complesso mondo dell’arte contemporanea del MA*GA che, come sprone, ha scelto per titolo della mostra un verso di Allegria di naufragi, poesia composta da Giuseppe Ungaretti il 14 febbraio 1917 (quando si dice “le coincidenze!”): “E subito riprende / il viaggio / come / dopo il naufragio / un superstite / lupo di mare”.
Silvana Costa
La mostra continua:
Triennale di Milano
viale Alemagna, 6 – Milano
fino a domenica 25 agosto
orari: martedì – domenica 10.30 – 20.30
giovedì 10.30 – 23.00 lunedì chiuso
la biglietteria chiude un’ora prima
www.triennale.it“E subito riprende il viaggio…”
Opere dalle collezioni del MA*GA dopo l’incendio
a cura di: Emma Zanella, Giulia Formenti
organizzazione: Vittoria Broggini, Laura Carrù, Alessandro Castiglioni, Lorena Giuranna
opere: Collezione MA*GA dagli anni Cinquanta ai giorni nostri
comunicazione e grafica: MA*GA e Triennale di Milano
www.museomaga.itProssima tappa
Reggia di Monza – Serrone della Reggia di Monza
da mercoledì 4 settembre 2013 a lunedì 6 gennaio 2014
www.reggiadimonza.itCatalogo
guida della collezione del MA*GA
MAGA. Museo, arte, Gallarate
di Emma Zanella
Mondadori Electa, 2010
278 pagine
prezzo: 35,00 euro