Dopo il debutto alla recente Biennale, Teatro dei Gordi porta al grande pubblico il nuovo lavoro.
“La solitudine perfetta. Nell’orinatoio di una grande stazione all’una del mattino”. (Albert Camus, Taccuini, 1935/59)
L’immagine restituita dalle parole di Camus è tanto eloquente quanto poetica eppure distante dal ritratto di un bagno pubblico inscenato da Teatro dei Gordi in Pandora, la nuova produzione rappresentata in prima assoluta il 17 settembre alla Biennale di Venezia 2020. È tuttavia al Teatro Franco Parenti che avviene il vero debutto, tra gli spettatori che hanno imparato ad amare e apprezzare la compagnia con Sulla morte senza esagerare, basato sui versi di Wisława Szymborska.
Riccardo Pippa, ispirato come sempre, idea e dirige per Teatro dei Gordi uno spettacolo ad alto coefficiente emozionale. Dalla platea, come da dietro uno specchio spia, si osserva in silenzio – ma senza riuscire a trattenere le risate – il frenetico viavai in un bagno sito in un luogo ad alta frequentazione quale può essere un centro commerciale, una stazione o un aeroporto. Le persone entrano alla spicciolata, da sole o in piccoli gruppi, per soddisfare i propri bisogni fisiologici ma anche per dare sfogo a tensioni e paure lontano dalla folla o solamente per sistemarsi l’abito prima di un incontro importante.
Un luogo dove rintanarsi a compiere un’azione proibita, un luogo dove generalmente si ignorano gli altri ma, all’occorrenza, possono stabilirsi inattesi sodalizi. Il campionario di umanità è estremamente vario e variopinto e, già questo fattore, fa sorridere pensando alla meticolosità con cui Pippa ha affrontato il tema “gabinetto”.
Al riparo da occhi indiscreti, in quello che è un momento intimo per ciascun essere umano, le persone lasciano cadere le sovrastrutture e si comportano con estrema naturalezza, senza sentirsi in obbligo di contenere tic, fobie e manie in nome delle convenzioni sociali. Sfilano così, uno dopo l’altro in ordine sparso, dal germofobico all’uomo in crisi di panico, dalla sportiva che si concede uno sgarro alimentare a chi si compiace nel “mettere alla prova la propria mira”, con buona pace del cartello che invita a lasciare il bagno in ordine. È impossibile, nonostante la pittoresca esasperazione di ogni situazione, non finire per immedesimarsi in uno o più protagonisti, dimostrando una volta ancora la capacità di Riccardo Pippa di osservare la quotidianità e portarla sul palcoscenico. Una capacità di ammantare di poeticità anche gli aspetti meno nobili della vita.
I gesti e le situazioni – e gli incidenti – sono ovviamente enfatizzati, come si conviene a una rappresentazione teatrale in cui la mimica è l’unico strumento concesso agli attori. Pandora è un nuovo pregevole esempio di teatro fisico alla maniera di Teatro dei Gordi. Una messinscena supportata da un attento studio dei costumi da parte di Ilaria Ariemme che, in questo caso, prevede l’uso solo occasionale delle maschere che l’hanno resa celebre. Il disegno luci di Paolo Casati ha quale compito principale il sottolineare lo scorrere delle ore in quello che sembra essere uno spazio sì accessibile agevolmente alle persone eppure nascosto nei meandri dell’edificio, lontano dallo sguardo del pubblico e del sole.
Pandora è un esempio di teatro fisico che, per quanto minuziosamente coreografato, non sconfina nella danza e la musica è un’eco che giunge la lontano. Fornire un’adeguata colonna sonora è compito di cui si fa carico spontaneamente il pubblico in sala che, con le sue risate, sottolinea le gesta di ogni nuovo personaggio e lascia intuire il lungo applauso con cui, al termine della rappresentazione, rende omaggio al cast e all’autore/regista.
Silvana Costa
Lo spettacolo continua:
Teatro Franco Parenti – Sala Grande
via Pier Lombardo, 14 – Milano
fino a domenica 4 ottobre 2020
e dal 9 al 13 dicembre 2020
www.teatrofrancoparenti.itPandora
Uno spettacolo di Teatro dei Gordi
ideazione e regia Riccardo Pippa
di e con Claudia Caldarano, Cecilia Campani, Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti, Matteo Vitanza
drammaturgia Giulia Tollis
maschere e costumi Ilaria Ariemme
scene Anna Maddalena Cingi
disegno luci Paolo Casati
cura del suono Luca De Marinis
responsabile tecnico Alice Colla
scene costruite presso il laboratorio scenotecnico del Teatro Franco Parenti
costumi realizzati presso la sartoria del Teatro Franco Parenti diretta da Simona Dondoni
produzione Teatro Franco Parenti / Teatro Stabile di Torino / Fondazione Campania dei Festival in collaborazione con Teatro dei Gordi
durata 65 minutiIn tour:
15/20 dicembre
Torino – Teatro Gobetti