Le parole, la loro etimologia che ne tradisce il senso più profondo, lo slittamento di significato avvenuto nel corso dei secoli, i neologismi, gli arcaismi destinati all’oblio e i modi di dire sono gli spunti da cui Annagaia Marchioro parte per sviluppare le riflessioni alla base dello spettacolo scritto in collaborazione con un’altra veneta doc: Giovanna Donini.
Non ci si lasci fuorviare da questa introduzione: le parole sono l’elemento scatenante di una sequenza di episodi divertenti, bizzarri e a tratti surreali come solo la realtà può essere. Partendo dal presupposto di Ludwig Wittgenstein secondo cui “i limiti del mio linguaggio significano i limiti del mio mondo“, Annagaia Marchioro porta sul palco la propria esperienza di donna lavoratrice, di lesbica, di figlia e nipote, di diventare ed essere mamma single, spalancando, mediata dalla comicità, le porte del proprio mondo. Un mondo in cui è facile immedesimarsi, siano i dialoghi assurdi con i dipendenti degli enti pubblici, il dolore connesso alla fine di una relazione, il supporto degli amici veri, la difficoltà nel conciliare la vita privata con le scadenze lavorative e gli ancor più impegnativi rapporti con la famiglia d’origine.
Non mancano i riferimenti all’attualità – come alla figura di Elly Schlein neo-eletta segretaria del PD – che fanno di #pourparler uno spettacolo in evoluzione costante.
Il divario tra le generazioni non è mai stato così ampio come in questo nuovo millennio eppure gli anziani dimostrano, pur con le giustificabili lacune, una straordinaria vivacità e un’apertura mentale all’evoluzione sociale e tecnologica. Ne sono conferma i teneri dialoghi di Annagaia con la nonna, ricostruiti attingendo dai ricordi, per il piacere del pubblico che si diverte per quel marcato accento veneto, le espressioni più colorite e le perle di saggezza popolare tramandate nei secoli ma sempre attuali.
La nonna è indubbiamente lo spunto per il personaggio della Gina Francon l’informatissima portinaia di Palazzo Chigi, un caso di emigrante controcorrente, dal Nord al Centro Italia. La troviamo qui alle prese con i social e con i tanti – troppi – termini in inglese, così difficili da pronunciare per lei che parla con marcata cadenza di Treviso. È una donna modesta nonostante si sia trovata al centro di trent’anni di vita politica italiana, tenace nonostante la perdurante difficoltà ad integrarsi nell’ambiente romano e refrattaria agli insulti che riceve via web per aver ammesso candidamente di aver ottenuto il posto grazie ad un concorso truccato.
Sono tanti altri i personaggi che fanno compagnia ad Annagaia Marchioro in oltre un’ora di spettacolo, sia in presenza come la Gina, sia in collegamento audio-video come Suor Forcades. È questa una divertente parodia della ormai celebre monaca di clausura spagnola, plurilaureata e teologa di fama internazionale, salita agli onori della cronaca per le posizioni a favore del diritto all’aborto e delle unioni omosessuali. A lei l’onere, in questo mondo dalla perdurante impronta maschilista, di riscrivere la storia – e in particolare le Sacre Scritture – ripristinando la A finale al posto della O. L’utilità e la correttezza nel declinare o meno per genere i titoli e il loro slittamento di senso, in negativo quando si usano al femminile, è un argomento su cui Annagaia Marchioro pure ha riflettuto condividendo con il pubblico in sala le proprie opinioni.
Il fluire di parole e idee è inarrestabile a dimostrazione, riprendendo la citazione di Wittgenstein iniziale, di quanto vasto e articolato sia il mondo interiore di Annagaia Marchioro. Seguirla nelle sue associazioni di idee è un piacere, ridendo, annuendo in segno di approvazione o anche irrigidendosi per la distanza dal suo punto di vista ma sempre rispettandone l’onestà intellettuale infarcita di quel pizzico di sorniona guasconeria che la rende adorabile.
Che aggiungere se non che l’auspicio espresso a inizio spettacolo di risultare “sagittabonda” è pienamente realizzato. Le parole lanciate come frecce durante tutto #pourparler hanno centrato la mente e il cuore dei presenti e, al momento del commiato, sono ormai tutti indistintamente e indiscutibilmente innamorati di lei.
#pourparler è andato in scena al Teatro Leonardo di Milano dal 9 al 12 marzo e ora è in tour in Italia: seguite Annagaia sui social per scoprire le date man mano vengono annunciate.
Fate attenzione: quando digitate il suo nome il motore di ricerca propone sempre anche Wanna Marchi.
Silvana Costa
Lo spettacolo è andato in scena:
MTM Teatro Leonardo
via Andrea Maria Ampère, 1 – Milano
dal 9 al 12 marzo 2023
www.mtmteatro.it#pourparler
di Annagaia Marchioro
in collaborazione con Giovanna Donini
con la consulenza di Gabriele Scotti
con Annagaia Marchioro
video NCSP
produzione Brugole&CO