Al Palazzo dell’Arte proclamati i vincitori del Premio Italiano di Architettura e del Premio T Young Claudio De Albertis. Inaugurata inoltre la mostra di tutti i progetti finalisti.
È trascorso quasi un decennio da quando nel 2012 Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, insieme a Gae Aulenti e Vittorio Gregotti, è insignita della Medaglia d’Oro alla carriera, il premio per l’architettura istituito nel 2003 dalla Triennale di Milano.
Un Premio che per l’architetto con studio a Vittoria non è il traguardo finale ma solamente una tappa di un lungo percorso che ancora oggi, instancabile, porta avanti con immutato successo. È di questi giorni infatti l’assegnazione a LCM 2018 – la trasformazione di un asilo a Mazzarone in residenza privata – del Premio Italiano di Architettura per il miglior edificio dell’ultimo triennio. Questa la motivazione di una giuria capace di cogliere in pieno l’approccio della progettista: “un valore di esemplarità civica e professionale per la capacità di intuire le qualità di un edificio anonimo simile alle tante porzioni di edilizia diffusa nel territorio italiano, reinterpretandole in una sapiente orchestrazione di interventi, puntuali, discreti, non appariscenti. Un progetto che restituisce alla vita della comunità un senso del tempo e di pluralità. Un lavoro che invita a riflettere sulla responsabilità dell’atto del costruire nella realtà di ogni giorno”.
Il Premio dalla cadenza triennale nasce dalla sinergia tra Triennale – che sopprime così l’assegnazione della Medaglia d’Oro – e MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma con il sostegno del Ministero della Cultura. La giuria è composta da rappresentanti delle istituzioni culturali promotrici, dai vincitori dell’edizione precedente e da esponenti di spicco della cultura architettonica. Per questa seconda edizione sono stati nominati a scegliere tra le 30 candidature, proposte da un gruppo di esperti incaricati da Triennale e MAXXI, i 6 finalisti: Stefano Boeri, Presidente di Triennale; Lorenza Baroncelli, Direttore artistico di Triennale; Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione MAXXI; Giuseppe Ciorra, Senior curator di MAXXI Architettura; Onofrio Cutaia, Direttore Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura; Fulvio Irace, architetto e storico dell’architettura; Francesca Torzo, architetto, vincitrice della prima edizione del Premio italiano di Architettura; Cino Zucchi, architetto, Menzione d’onore della prima edizione del Premio italiano di Architettura; Anna Ramos, Direttrice della Fondazione Mies van der Rohe; Francis Kéré, architetto, progettista dell’allestimento della 23a Esposizione Internazionale di Triennale Milano; Lucy Styles, vincitrice dell’ottava edizione di YAP Rome at MAXXI 2020.
A Onsitestudio va la Menzione d’onore per il centro sportivo Mapei Football Center realizzato a Sassuolo; lo studio milanese è presente tra i finalisti anche con il Pirelli Learning Center in Bicocca, Milano: un risultato prestigioso che già da solo può essere considerato un premio dal tandem creativo formato da Giancarlo Floridi e Angelo Lunati.
La giuria conferisce inoltre il Premio alla carriera a Paolo Portoghesi, una figura di spicco del panorama architettonico e culturale del secondo Novecento in veste di progettista e autore, sia di testi teorici sia di saggi storici come quello su Borromini, ripubblicato un paio di anni fa da Skira in versione aggiornata e ampliata.
Contestualmente, nell’austera cornice di Palazzo dell’Arte, è assegnato anche il Premio T Young Claudio De Albertis, ideato dal Comitato Premio Claudio De Albertis. In occasione della seconda edizione del Premio destinato a giovani architetti italiani sono giunte 45 candidature poi ridotte a 7 progetti finalisti da una giuria composta dagli stessi membri sopracitati cui si aggiungono Carla De Albertis, Presidente del Comitato Premio Claudio De Albertis, Elena Tettamanti, architetto e Presidente dell’Associazione Amici della Triennale e Simone Gobbo in rappresentanza dello Studio Demogo, vincitore del Premio T Young 2018.
Il vincitore è la Scuola Enrico Fermi a Torino dello studio BDR bureau, fondato da Alberto Bottero e Simona Della Rocca. Di nuovo un intervento di trasformazione dell’esistente, di un edificio scolastico risalente agli anni Sessanta in una scuola di concezione moderna, premiato dalla giuria “per la capacità di integrare positivamente le nuove istanze didattiche all’interno della ricerca architettonica. Il progetto si confronta in modo incisivo con la struttura esistente, declinando elegantemente una gamma tonale materica mutevole. L’architettura, attraverso il suo esito compositivo, suggerisce l’importanza dello spazio scolastico nelle dinamiche attuali, offre un’interpretazione utile a costruire nuovi riferimenti sullo spazio di formazione”. Tuttavia la presenza di reti metalliche a proteggere i ballatoi prospicienti le aree esterne a noi, più che di moderne metodologie didattiche e di integrazione con il quartiere, visivamente ispira l’idea di isolamento dal contesto se non, addirittura, di gabbia.
È molto più interessante il progetto Civico Civico del collettivo Orizzontale – formato da Jacopo Ammendola, Juan Lopez Cano, Giuseppe Grant, Margherita Manfra, Nasrin Mohiti Asli, Roberto Pantaleoni e Stefano Ragazzo – ritenuto meritevole della Menzione d’onore. Si tratta della riqualificazione di un immobile confiscato alla criminalità organizzata e affidato in concessione dal Comune di Riesi al Servizio Cristiano perché lo destinino a fini sociali. A valle della progettazione, Orizzontale ha promosso il workshop Laboratorio Umano di Rigenerazione da cui nasce la proposta di aprire il piano terra per enfatizzare la percezione di un luogo accogliente che inviti all’ingresso.
Alla cerimonia di assegnazione dei Premi, come da tradizione, segue l’inaugurazione della mostra dei progetti finalisti e vincitori. È trascorso quasi un decennio da quando nel 2012 Antonio Citterio e Patricia Viel curano l’allestimento di quella che forse resterà consegnata alla storia come l’edizione più sfarzosa delle esposizioni legate al premio della Medaglia d’Oro, tutta giocata sui colori oro, blu e bianco.
Un decennio, una distanza che a tratti sembra abissale come quella tra l’allestimento di allora e l’attuale, talmente minimale da risultare quasi banale. Sulle pareti perimetrali sono disposti i lavori finalisti, ciascuno illustrato da una serie di pannelli concepiti probabilmente dallo studio autore del progetto data l’evidente eterogeneità degli impaginati e dei testi descrittivi. Al centro della sala sono sospesi i pannelli di LCM 2018 / casa-asilo e della Scuola Enrico Fermi.
A vantaggio di siffatta soluzione si può sicuramente affermare che quanti vogliano esaminare con cura i disegni e le fotografie che hanno indotto la giuria a classificare i progetti esposti come i migliori degli ultimi tre anni sicuramente non saranno distratti da inutili orpelli allestitivi.
Nessun cenno invece a raccontare a quanti non lo conoscessero il percorso creativo e intellettuale compiuto da Paolo Portoghesi in decenni di carriera.
Silvana Costa
La mostra continua:
Triennale di Milano
viale Alemagna, 6 – Milano
fino a domenica 22 agosto 2021
per le modalità di ingresso si veda il sito web
www.triennale.orgPremio italiano di Architettura
seconda edizione
promosso da Triennale, MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo
con il sostegno del Ministero della CulturaGiuria:
Stefano Boeri, Lorenza Baroncelli, Giovanna Melandri, Giuseppe Ciorra, Onofrio Cutaia, Fulvio Irace, Francesca Torzo, Cino Zucchi, Anna Ramos, Francis Kéré, Lucy StylesVincitori:
Premio per il miglior edificio
realizzato negli ultimi 3 anni
LCM 2018 / casa-asilo
Mazzarone, Catania, 2018
di Maria Giuseppina Grasso CannizzoMenzione d’onore
Mapei Football Center
Sassuolo, Modena, 2019
di OnsitestudioPremio alla carriera
a Paolo Portoghesi
Premio T Young Claudio De Albertis
organizzato dal Comitato Premio Claudio De AlbertisGiuria:
Stefano Boeri, Lorenza Baroncelli, Giovanna Melandri, Giuseppe Ciorra, Onofrio Cutaia, Fulvio Irace, Francesca Torzo, Cino Zucchi, Anna Ramos, Francis Kéré, Lucy Styles, Carla De Albertis, ElenaTettamanti, Simone GobboVincitori:
Scuola Enrico Fermi
Torino, 2019
di BDR bureauMenzione d’onore
Civico Civico
Riesi, Caltanissetta, 2020
di Orizzontale