La forza evocativa dei paesaggi incontaminati è lo strumento attraverso cui il fotografo Francesco Bosso sensibilizza l’osservatore alla salvaguardia ambientale.
La Galleria delle Stelline spalanca le porte a Francesco Bosso che – con l’ausilio di Filippo Maggia per la curatela – organizza la mostra Primitive Elements composta da oltre quaranta fotografie in bianco e nero, di medio e grande formato. Immagini dal sapore ancestrale, da osservare in silenzio quasi a non voler spezzare la magia di quei paesaggi solitari.
Bosso esplora il pianeta alla ricerca di luoghi – almeno apparentemente – incontaminati, privi di presenza umana, capaci di trasmettere un senso di pace e serenità assoluti. Sono scogli o iceberg che emergono dal mare calmo o da nuvole vaporose; geyser che esplodono con violenza; fiumi che superano i dislivelli con cascate spumose e abeti che, come soldati, si assicurano nulla contamini il candido manto di neve che copre le Alpi svizzere.
Rocce e ghiaccio sembrano scaglie di materia primordiale spinte lontano dalle altre terre emerse durante i violenti movimenti tettonici che hanno portato alla deriva dei continenti. Frammenti poi erosi dal tempo e dagli agenti atmosferici, lisciati o scavati con la paziente azione delle acque, a volte raggiunti da semi che, germogliando, ne hanno ricoperto la brulla superficie di vegetazione lussureggiante. Presenze oniriche fluttuanti nel blu come Il castello dei Pirenei (1959) di Magritte, a sua volta ispirato all’isola volante di Laputa descritta ne I viaggi di Gulliver (1726).
Francesco Bosso non sfrutta la facile carta del colore per emozionare l’osservatore con oceani zaffiro, foreste smeraldo e cascate che sfoggiano tutte le sfumature del bianco. Il fotografo di origini pugliesi, formatosi alla scuola di paesaggisti americani dai connotati epici quali Kim Weston, John Sexton e Alan Ross, si esprime esclusivamente con il bianco e nero. Egli inoltre stampa personalmente in camera oscura le pellicole per ottenere l’esasperata separazione tonale che caratterizza il suo lavoro. Le fotografie, così trattate, si trasfigurano, si slegano dal luogo e divengono metafora di un pianeta da salvare, una tematica cui Bosso, dopo gli anni dei reportage etnografici, sta dedicando questa fase della sua professione.
Silvana Costa
La mostra continua:
Galleria delle Stelline
corso Magenta, 59 – Milano
fino a sabato 21 dicembre 2019
orari da martedì a venerdì 14.00 –19.00
sabato 10.00 – 12.00
chiuso domenica e lunedì; 1 novembre e 7 dicembre
ingresso libero
www.creval.itPrimitive Elements
fotografie di Francesco Bosso
a cura di Filippo MaggiaCatalogo:
Francesco Bosso
Primitive Elements
testo di Filippo Maggia
Silvana editoriale, 2019
30 x 30 cm, 96 pagine, 80 illustrazioni, cartonato con sovraccoperta
prezzo: 49,00 Euro
www.silvanaeditoriale.it