Triennale Design Museum presenta la prima grande mostra monografica sul lavoro di Ugo La Pietra dal 1960 a oggi con l’obiettivo di mettere in luce l’aspetto umanistico di questo progettista eclettico.
Triennale Design Museum, dopo l’esposizione dedicata a Piero Fornasetti, procede nella sua missione di portare alla luce figure laterali, a tratti dimenticate o considerate tecniche, insieme a personaggi non allineati: gli eretici, i sommersi della storia del design italiano. È ora la volta di Ugo La Pietra e ad Angela Rui è stato affidato il compito di curare l’imponente mostra dedicata al Maestro. Rui ha svolto l’incarico con grande meticolosità, affondando le mani nell’archivio di La Pietra per portare alla luce ricerche e sperimentazioni di oltre mezzo secolo fa.
Il percorso di visita si articola in diverse sezioni che cercano di individuare i passaggi principali di una lunga carriera: la definizione della filosofia di Ugo La Pietra, la presa di coscienza di sé attraverso le prime sperimentazioni, la definizione dello spazio interno esponendo lavori di interior design sino all’appropriazione dell’ambiente urbano con perfomance e installazioni come quelle della serie Abitare è essere ovunque a casa propria. Lungo il percorso si ha la percezione di vivere l’evoluzione artistica di La Pietra, passando dal bianco e nero degli schizzi di architettura o delle fotografie scattate nelle gallerie della Brera degli anni Sessanta all’esplosione di colore delle creazioni artigianali che esaltano le maestranze attive nelle diverse zone del nostro Paese.
Potremmo, in realtà, dilungarci molto di più nella descrizione ma non riteniamo di esserne in grado. Ugo La Pietra, durante la presentazione alla stampa della mostra ci ha tenuto a sottolineare come apprezzasse il lavoro svolto dal figlio Lucio – autore delle videoinstallazioni, dai progettisti dell’allestimento e da Alessandra Rui. Sicuro che gli oltre mille pezzi esposti non siano sufficienti a descrivere i complessi lavori di ricerca portati avanti nel corso di cinquant’anni di carriera, sorridendo gentile da sotto i baffi, La Pietra ha confessato: «Sono contento ma vivo la pena di una mostra che non sarà capita da nessuno».
Non volendo deludere le aspettative del Maestro evitiamo di tediarvi parlando di cose che, tutto sommato, anche noi non abbiamo capito.
Silvana Costa
La mostra continua:
Triennale di Milano
viale Alemagna, 6 – Milano
fino a domenica 15 febbraio 2015
orari martedì – domenica 10.30 – 20.30
giovedì 10.30 – 23.00 lunedì chiuso
la biglietteria chiude un’ora prima delle mostre
www.triennale.org
Ugo La Pietra
Progetto disequilibrante
a cura di Angela Rui
progetto di allestimento Ugo La Pietra
progetto grafico POMO
videoinstallazioni Lucio Lapietra
www.ugolapietra.com
Catalogo:
Ugo La Pietra. Progetto disequilibrante
a cura di Angela Rui
Corraini Edizioni, 2014
21×26 cm; 248 pagine; brossura
prezzo 34,00 Euro
www.corraini.com