Promenade de Santé

Filippo Timi e Lucia Mascino sono i protagonisti di una deliziosa commedia romantica ambientata in una casa di cura psichiatrica. Follia e passione combinati con i farmaci danno vita a un coinvolgente cocktail esplosivo.

A chiunque è capitato di soffrire per amore perciò sarà facile ritrovarsi nei discorsi dei due protagonisti di Promenade de Santé. Passeggiata di salute di Nicolas Bedos, riconoscendo le dinamiche dell’innamoramento e lo struggimento della separazione. E poi, quando il tumulto interiore si è placato, averne nostalgia e iniziare a fantasticare al primo sguardo complice scambiato con uno sconosciuto al parco.
Quando il bisogno di amore e sesso diviene totalizzante, finendo per distrarre dalla vita, degenerando in manie e perversioni, si rende necessario un aiuto esterno per ritrovare il senno perduto. Oggigiorno non serve più mandare il prode Astolfo in sella all’ippogrifo sino sulla Luna, basta seguire l’esempio dei due personaggi interpretati da Filippo Timi e Lucia Mascino, ricorrendo alla medicina e alla psicoanalisi.
Nonostante tale premessa, o forse proprio per suo merito, lo spettacolo si presenta struggente e coinvolgente, obbligando il pubblico a confrontarsi con i traumi causati dal sentimento più puro eppure più letale che esista: l’amore. Giuseppe Piccioni, regista dalla lunga esperienza in campo cinematografico, porta in scena Promenade de Santé giocando con i molteplici piani narrativi, spalancando le porte a diverse chiavi di lettura. L’ambientazione in una casa di cura psichiatrica è una situazione che gli consente di far intersecare tra loro differenti percezioni della realtà, dell’immaginazione e delle allucinazioni da farmaci, del passato, del presente e dei sogni per il futuro. Piccioni inoltre attinge alla cinematografia per mischiare i generi, in un continuo rimando tra palcoscenico e grande schermo, tra teatro e cinema, in un avvincente rincorrersi e cercarsi dei due protagonisti.
I video scorrono sul fondale andando a completare con la veduta di un parco urbano una scenografia davvero essenziale, costituita da due panchine e un lampione, a ricreare un contesto degno delle storie di Peinet.
Le battute creano un clima surreale, lasciano intendere uno strano mondo parallelo in cui Filippo Timi e Lucia Mascino fanno vivere i loro folli personaggi. È un mondo vagamente connesso con la realtà, intriso del fascino delle vecchie pellicole hollywoodiane che traggono successo dalla sapiente combinazione di seducenti rubacuori e dive del palcoscenico dalla tumultuosa vita privata. Il tutto condito da colpo di scena finale.
È un piacere seguire le evoluzioni di Lucia Mascino nel percorrere le montagne russe dell’innamoramento, dall’annichilimento da abbandono all’euforia per una nuova storia, passando dalla soddisfazione di riuscire a gestire finalmente le proprie emozioni e il controverso rapporto con lo psicologo del centro.
Filippo Timi diretto da Giuseppe Piccioni torna a offrire una prova convincente dopo il sofferto Un cuore di vetro in inverno come se, libero dal pensiero della regia e dall’ansia di porgere al meglio il testo di cui è autore, si lasciasse andare al piacere di recitare. Spogliato da altri ruoli che non siano quelli dell’attore in scena, Timi conquista il pubblico con un personaggio decisamente sopra le righe, con il fascino dell’adorabile mascalzone cui tutto si perdona.
Siamo grati a Lucia Mascino, Filippo Timi e a Giuseppe Piccioni che li ha diretti in uno spettacolo che, come promette il titolo, è un’autentica Passeggiata di salute, una boccata d’aria fresca nonostante l’obbligo di indossare la mascherina, un tuffo in un mondo bizzarro lasciandosi alle spalle per un’ora o poco più la realtà.

Silvana Costa

Lo spettacolo continua:
Teatro Franco Parenti – Sala Grande
via Pier Lombardo, 14 – Milano
fino a domenica 1 novembre  2020
e dal 22 al 30 ottobre 2021 

www.teatrofrancoparenti.it

Promenade de Santé
Passeggiata di salute
di Nicolas Bedos

traduzione a cura di Monica Capuani
con Filippo Timi, Lucia Mascino
regia Giuseppe Piccioni
produzione Marche Teatro
durata: 1 ora e 15 minuti