Andrea Fazzini trasforma in spettacolo teatrale gli irriverenti Scarabocchi di maicol&mirco.
Teatro Rebis porta in scena le caustiche considerazioni esistenziali degli Scarabocchi di maicol&mirco. Il regista Andrea Fazzini – fondatore e anima della Compagnia teatrale maceratese – ha preso l’enorme plico di vignette e le ha composte dando vita a un racconto organico e articolato. Così come alcuni anni fa fece Claudio Orlandini con la Donna Seduta di Raúl Damonte, in arte Copi.
Tre attori in scena – Meri Bracalente, Sergio Licatalosi, Fernando Micucci – spiegano in modo grottesco e surreale come barcamenarsi in attesa della morte (laddove la protagonista di Damonte, resa celebre anche in Italia da Linus, si divagava dalla consapevolezza della fine cercando sensi altri, grazie a una miriade di personaggi borderline, dal pollo al topo alla bambina). Nessun disfattismo, nessun istinto suicida, solamente il bisogno di sviscerare i pensieri che frullano per la mente e ingannare il tempo della permanenza in vita. “Fuori l’uomo dalla storia” recita lo striscione che Licatalosi e Micucci portano sul palco in chiusura di spettacolo, uno slogan che da solo riassume la poetica della pièce tesa a dimostrare l’assoluta inutilità della razza umana.
Brutti, anaffettivi, individualisti, disincantati, crudeli come veri e propri scarabocchi di esseri umani, i tre protagonisti interagiscono tra loro a suon di battute affilate come coltelli e le parole riempiono il vuoto. Il vuoto di un’esistenza ma anche di un palcoscenico dove i corpi degli attori sono contenuto e decorazione del contenitore. Un’ambientazione coerente con le vignette: una pagina rossa su cui si materializzano i personaggi di maicol&mirco solo per il fugace tempo dello scambio di una manciata di battute prima che compaia la parola fine.
“Less is more” dicono gli architetti citando Mies van der Rohe, “minimal chic” chiosano a Milano le fashion victim. Il risultato è identico: sottraendo orpelli l’essenza brilla più che mai. Anche quando, come nel caso di Scarabocchi, è l’assenza – e non l’essenza – la reale protagonista dello spettacolo. L’assenza di stimoli e interessi che non conducano alla mortificazione del proprio essere individuo. L’assenza di amore per il prossimo o, più banalmente, per la persona che si è sposata. L’assenza di parole nei lunghi silenzi tra i tre attori in scena. L’assenza di una storia che faccia affezionare il pubblico ai personaggi di maicol&mirco. L’assenza di Mirco e la riduzione del tandem creativo al solo Michael Rocchetti.
Una serie di assenze cui Andrea Fazzini riesce a dare una straordinaria concretezza impastandole tra loro. Unendo la magia di luce e musica alla recitazione naïf del cast in scena, raggiunge e conquista il pubblico che ride d’istinto alla carica comica della situazione ma poi, a spettacolo finito, si ferma a riflettere sul senso dell’esistenza umana, inclusa la propria, meglio che durante una seduta di psicoanalisi.
Dopo il coinvolgente risultato ottenuto con Scarabocchi la collaborazione tra il regista e l’autore proseguirà con Il papà di Dio, non più una raccolta di strisce – ciascuna con il proprio senso compiuto – ma un vero e proprio romanzo a fumetti in cui maicol&mirco si confronta, con la consueta irriverenza, con le divinità. In scena, ancora una volta, ritroveremo il trio Bracalente – Licatalosi – Micucci, a cui si unirà Andrea Filipponi. Ecco quindi che alla recensione entusiastica di Scarabocchi, sulla fiducia aggiungiamo l’invito a non mancare anche l’appuntamento con Il papà di Dio.
Silvana Costa
Lo spettacolo continua:
Teatro della Contraddizione
via della Braida, 6 – Milano
fino a domenica 25 marzo 2018
orario: 20.45
www.teatrodellacontraddizione.itTeatro Rebis e maicol&mirco
Scarabocchi
tratto dai fumetti di maicol&mirco
con Meri Bracalente, Sergio Licatalosi, Fernando Micucci
scenografie Cifone
musiche Maestro MAT64
scrittura scenica e regia Andrea Fazzini
http://teatrorebis.wix.com/teatrorebisIn tour
sabato 21 aprile – ore 21.00
Aversa (CE) – Nostos Teatrosabato 12 maggio – ore 21.15
La Spezia – Galleria Quintino Sella
Fuori Luogo – settima stagione
www.fuoriluogoteatro.it