Se non ci pensa Dio ci pensa Gene

Quando Dio ha difficoltà tecniche a mettersi in comunicazione con gli umani ci pensa Gene Gnocchi a consigliare i suoi simili su come gestire tanto i piccoli problemi quotidiani quanto le crisi di portata mondiale.

Nei racconti di Giovannino Guareschi il parroco Don Camillo, poi promosso a Monsignore ma non troppo, ha la consuetudine di intavolare discussioni con Gesù Cristo su quanto accade in paese. Anni dopo Gene Gnocchi, un altro emiliano – è nato a Fidenza, a poche decine di chilometri da Brescello dove sono ambientate le storie di Mondo piccolo –, ripristina la consuetudine del dialogo diretto con la divinità, esternando i propri pensieri e ricevendo risposta attraverso una vecchia radio a transistor.
Il tempo purtroppo logora le cose e il progresso tecnologico porta a una graduale dismissione degli abituali strumenti di comunicazione a favore dei nuovi. Chi per esempio non ha avuto noie con il passaggio delle trasmissioni televisive al nuovo digitale terreste? È un processo inarrestabile cui nemmeno la radio utilizzata da Dio può sottrarsi: ormai riceve solo Radio Maria perché, come denunciato a suo tempo da Striscia la notizia, è l’unica emittente con un segnale così potente da trasmettere anche sul citofono di casa. Ultimo estremo tentativo per ripristinare il contatto con Dio è rivolgersi a un professionista qualificato che renda l’antiquato strumento compatibile con le attuali tecnologie. È questo il pretesto narrativo da cui nasce Se non ci pensa Dio ci penso io, lo spettacolo in scena sino al 30 gennaio al Teatro Parenti di Milano.
Il sipario si apre su un ufficio buio e polveroso come solo gli uffici pubblici sanno essere: una massiccia scrivania che deve aver visto tempi migliori domina il palcoscenico. In un angolo un elettricista è intento a riparare la radio risalente agli anni Cinquanta per quanto il suo lavoro venga continuatamente interrotto da un apprensivo Gene Gnocchi.
L’elenco degli argomenti di cui discutere con l’Onnipotente è difatti lungo, come testimonia la montagna di fascicoli che letteralmente ricopre la scrivania. Argomenti che spaziano dalle futilità estive alla difficoltà di diventare ed essere genitori, dalla politica alla pandemia, tutti esposti con grande dovizia di particolari – e qualche polemica – da questo improbabile funzionario divino. Quando tuttavia la speranza che il tecnico possa riparare il guasto vacilla e dall’alto non giunge nessuna voce, Gnocchi prende a soppesare ogni questione con maggior attenzione, struggendosi nel tentativo di proporre soluzioni efficaci. Talvolta mettendo pure in discussione l’operato divino sino ad allora registrato, tal altra arrendendosi agli eventi non senza manifestare disappunto.
Il risultato è, come prevedibile, surreale. Le risate sono garantite sin da quando Gnocchi fa capolino dai velluti del sipario ancora abbassato per gli avvisi di rito e la lettura degli sponsor della serata. Nel corso dello spettacolo tuttavia l’artista ci tiene a dar sfoggio dei molteplici talenti del suo personaggio comico, esibendosi in passi di danza moderna – parte nientemeno che di una coreografia studiata per lui da Pina Bausch – e canzoni, sempre porgendosi al pubblico con quel suo pressoché imperturbabile lunare aplomb.
Non meno generoso in termini di sorprese e talenti nascosti si rivela essere l’elettricista, erede di una dinastia di elettricisti, intrepretato da Diego Cassani che, da anni, con la sua chitarra affianca Gene Gnocchi nelle varie esibizioni comico/canore. Ruolo quest’ultimo che gli riesce decisamente più congeniale visto che la divinità che li contatta a fine spettacolo non è quella desiderata. Pazienza: se Dio latita almeno ci penserà Gene Gnocchi a sollevare gli animi con una risata.

Silvana Costa

Lo spettacolo continua:
Teatro Franco Parenti – Sala AcomeA
via Pier Lombardo, 14 – Milano
fino a domenica 30 gennaio 2022
con obbligo di Green Pass Rafforzato
www.teatrofrancoparenti.it

Se non ci pensa Dio ci penso io
di e con Gene Gnocchi

e con Diego Cassani (chitarra)
regia Marco Caronna
produzione International Music and Arts
durata 1h10 minuti