Serial Killer per signora

Gianluca Guidi si cimenta, a distanza di quindici anni, con il celebre musical, in una nuova produzione che, questa volta, lo porta anche in scena al fianco di Giampiero Ingrassia.

Ci sono volte in cui il quarto d’ora di notorietà pronosticato a ciascuno da Andy Warhol può non essere sufficiente. Non basta certamente a Cristopher “Kit” Gill, attore di belle speranze ma senza ingaggio: il giornale si limita a citarlo perché figlio di una nota attrice appena scomparsa. Quando in Kit il livello di frustrazione sale, ogni mezzo sembra valido per assurgere agli onori della carta stampata. Ogni mezzo, anche l’omicidio. E se il New York Times si permette di liquidare le sue nefaste imprese con un misero trafiletto in cronaca allora serve lamentarsi con Morris Bromo, il detective incaricato delle indagini. Morris sembra distratto da troppe faccende personali per dedicarsi al caso con la dovuta attenzione e curare i rapporti con i giornalisti. Va ricondotto all’ordine con minacce e azioni dimostrative: ha inizio così una guerra di nervi tra i due, una lotta contro il tempo per scongiurare un nuovo delitto. Il rapporto si complica ulteriormente con l’arrivo di Sarah Stone, la raffinata gallerista che fa innamorare Morris, sottraendolo dal suo compito e scatenando le ire di Kit. Il pubblico segue attento l’evolversi dei fatti, tra colpi di scena e sonore risate, sino all’immancabile lieto fine.
Killer per signora si configura come una raffinata versione adulta del gioco di guardia e ladro – pardon, killer, seppur molto dandy – con i due protagonisti talmente in sintonia tra loro da completare le battute l’uno dell’altro. Non a caso, a interpretare i ruoli dei protagonisti troviamo l’affiatata coppia Gianluca Guidi (Kit) e Giampiero Ingrassia (Morris), reduce dal successo registrato nelle scorse stagioni con Taxi a due piazze. Per Gianluca Guidi, in realtà, confrontarsi con il testo di William Goldman, trasformato in musical da Douglas J. Cohen, rappresenta un déjà vu che gli conferisce sicurezza e questo, sul palcoscenico, ha i suoi vantaggi. Egli infatti ricorda, nelle note di regia dello spettacolo: “Era il 2001 quando ho prodotto e diretto (senza interpretarlo) questo spettacolo per la prima volta. Fu un’esperienza felice: la mia prima regia. Piacque tantissimo, mettendo d’accordo critica e pubblico”. Piacque la versione di allora e piace ancor più la versione odierna con il pubblico affascinato dalla presenza scenica e dalla potenza vocale della felice accoppiata Guidi – Ingrassia.
Bravi, bravissimi, ça va sans dire, e, proprio per questo ci sembra giusto spendere qualche parola in più per l’altra metà del cielo che completa il cast. Un applauso ad Alice Mistroni per riuscire a destreggiarsi nei panni delle vittime del serial killer, dando vita, ad ogni omicidio, a nuovi tipi di donna. A lei è affidato anche il ruolo della madre del detective Morris, donna petulante e invadente come poche, restituita sul palcoscenico con una caratterizzazione di molto sopra le righe rispetto al resto dei personaggi. È anche vero che quando un giovane si cala nei panni di un anziano risulta poco credibile, a tratti grottesco, eccezion fatta per Anthony Perkins  in Psyco (1960), ma questa è un’altra storia. Alice Mistroni sceglie dunque di trasformare la signora Morris in una macchietta, enfatizzandone i tratti sgradevoli del carattere, per far risaltare, per contrapposizione, il personaggio di Sarah Stone interpretato da Teresa Federico.
Scorrendo il curriculum della Federico ci rendiamo conto che la tanto brava quanto affascinante attrice si cimenta, in questa occasione, per la prima volta in una commedia musicale a teatro. In televisione, nella fiction Il paradiso delle donne diretta da Monica Vullo, aveva già mostrato le proprie doti canore, interpretando il ruolo di una delle cantanti del trio Ladyvette, ma, dal vivo, in Serial Killer per signora, ogni sera per ore sul palcoscenico, avrebbe potuto essere un’altra storia. Prova superata cum laude da preparata professionista quale è: la voce dalle sfumature calde e vellutate, il personaggio cui conferisce allure raffinata ed elegante, il look retrò che strizza l’occhio alle principesse disneyane unito ai leziosi movimenti coreografici studiati da Stefano Bontempi le consentono di deliziare il pubblico sin dalle prime note.
Serial Killer per signora, con la sua capacità di attraversare i generi, dal noir alla commedia romantica, conquista gli spettatori e, per un paio d’ore, li trasporta indietro nel tempo, all’epoca delle sofisticate produzioni hollywoodiane, popolate da detective in trench e pupe mozzafiato che cadono ai loro piedi. Ma, quando il bianco e nero cede il campo alle mille sfumature del colore, anche le divisioni tra buoni e cattivi divengono più labili e lo spettacolo è assicurato

Silvana Costa

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Lo spettacolo continua:
Teatro Manzoni
Via Manzoni, 42 – Milano
fino a domenica 9 aprile 2017
orari: martedì – sabato 20.45
domenica 15.30
www.teatromanzoni.it

Serial Killer per signora
con Gianluca Guidi, Giampiero Ingrassia, Alice Mistroni, Teresa Federico
musical di Douglas J. Cohen
da un racconto di William Goldman
traduzione e adattamento Gianni Fenzi, Gianluca Guidi
traduzione delle liriche Giorgio Calabrese
scene e costumi Annamaria Morelli
movimenti coreografici Stefano Bontempi
direzione musicale Riccardo Biseo
disegno luci Umile Vainieri
voce dello speaker Aldo Ralli
contributi video Giacomo Di Niro, Alfredo Betrò
regia di Gianluca Guidi 
produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro in collaborazione con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi 2016
durata 120 minuti

In tour:
11 aprile Varese, Teatro Openjobmetis
18 e 19 aprile  Ascoli Piceno, Teatro Ventidio Basso
20 aprile San Severino Marche (MC), Teatro Feronia
21 aprile  Urbino, Teatro Sanzio
22 aprile  Fabriano (AN), Teatro Gentile