Una mostra alla Fondazione Corrente racconta la partecipazione dei due artisti all’esperienza di rinnovamento condotta in Sicilia durante gli anni Sessanta e Settanta da Danilo Dolci attraverso dipinti, grafiche, fotografie e materiali d’archivio.
Per il 45° anniversario della Marcia per la Sicilia occidentale, una mobilitazione popolare contro lo spreco, la speculazione, lo sfruttamento, la violenza di mafie, multinazionali e governi nata sulla scia degli insegnamenti di Danilo Dolci, alla Fondazione Corrente si inaugura una mostra sulla partecipazione del maestro Ernesto Treccani e del fotografo Toni Nicolini all’evento.
Danilo Dolci è stato una persona poliedrica – sociologo, poeta, educatore, attivista nelle battaglie sociali – che è passato alla memoria storica con l’appellativo di “Gandhi italiano” in quanto sostenitore della linea della non violenza; nel 1952, dopo due anni di permanenza nella comunità di Nomadelfia – che all’epoca sorgeva a Fossoli, località nota per la presenza del campo nazista di concentramento e transito – si trasferisce nella Sicilia occidentale dove organizza proteste per promuovere i diritti dei lavoratori contro la morsa di mafia e sottosviluppo.
“Io sarò con voi. Come faccio da anni a Melissa e nel Crotonese porterò il materiale da lavoro e disegnerò e dipingerò lungo il cammino.” scrive Ernesto Treccani nella lettera a Danilo Dolci datata 4 marzo 1967, la prima di un lungo rapporto accomunato da lotte per la pace, lo sviluppo delle regioni più povere e la dignità per tutte le classi sociali. Come promesso il maestro partecipa alla marcia per la Sicilia occidentale, iniziativa che rispetto alle precedenti in Calabria, pur sembrando la loro naturale prosecuzione sul piano umano ed artistico, in realtà si arricchisce della componente politica; da quell’esperienza escono opere intense, piene d’amore per quella terra e la sua gente, in cui travasa il proprio turbamento davanti a cotali livelli di povertà e fame che trascinavano con sé i fenomeni di disoccupazione ed emigrazione devastando le famiglie ma che non toglievano la fierezza dagli sguardi come dimostra il bel ritratto di contadino visibile in mostra.
Suo compagno di viaggio è nuovamente Toni Nicolini che documenta le condizioni feudali di vita nei latifondi; con la macchina fotografica segue le fasi della marcia, per divulgarne il clima pacifico e di grande partecipazione tanto dei braccianti quanto degli intellettuali solidali alla causa.
Fiorella Mattio e Toni Nicolini, curatori della mostra, hanno attinto dal ricco archivio della Fondazione Corrente, recentemente ordinato, per accompagnare opere grafiche e fotografie con una serie di documenti d’epoca che le contestualizzassero e spiegassero come gli eventi erano visti sia dalla stampa che dai partecipanti. Per esempio, pochi mesi dopo la Marcia, viene pubblicato Nuova Sicilia. Nuovo mondo, un volume dove oltre alle opere dei due artisti sono raccolti i dipinti di Carlo Levi e gli interventi degli intellettuali per divulgare in Italia e all’estero la situazione.
Come accade nella mostra Lunga marcia verso la pace, inaugurata nell’aprile 1968 alla Biblioteca Civica Villa Zorn di Sesto San Giovanni, all’iniziativa siciliana è stata accostata anche la Marcia per la pace nel Vietnam e nel mondo organizzata dal 4 al 29 novembre 1967 da Treccani e Dolci che, dopo aver attraversato tutta l’Italia, si conclude a Roma davanti a Montecitorio. Di quella esposizione Toni Nicolini ha scelto di ripresentare alcune stampe in bianco e nero di grande formato del suo reportage, risalenti al 1967 che catalizzano l’attenzione dei visitatori: belle e affascinanti forse oggi più di allora, proprio grazie alla patina del tempo. Meravigliosi infine gli acquerelli realizzati dal maestro Treccani la notte, tra una tappa e l’altra della marcia per il Vietnam, che con la leggerezza del tratto e la moltitudine dei colori ci trasmettono la freschezza di quegli ideali che ciclicamente la nostra società sente il dovere di rivendicare.
Silvana Costa
La mostra continua alla:
Fondazione Corrente
via Carlo Porta 5 – Milano
fino a venerdì 4 maggio 2012
orario: martedì, mercoledì e giovedì ore 9.00-12.30 e 15.00-18.30, venerdì ore 15.00-18.30 ingresso libero
su prenotazione sono possibili visite guidate per gruppi e scuole sia alla fondazione che alla mostra
www.fondazionecorrente.orgSicilia si muove. Ernesto Treccani e Toni Nicolini con Danilo Dolci, 1967-1968
a cura di Toni Nicolini e Fiorella Mattio
Promossa dalla Fondazione Corrente
Con la collaborazione del CRESM – Centro di Ricerche Economiche e Sociali sul Meridione e del Museo Epicentro del Belice
Con i patrocini di Regione Sicilia – Assessorato regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana e Cresm – Centro di Ricerche Economiche e Sociali sul Meridione
Realizzata grazie al contributo della Fondazione Cariplo
La mostra partecipa al PhotoFestival 2012 di Milano
Conferenze
Martedì 20 marzo 2012 ore 18
Inaugurazione
I curatori Toni Nicolini e Fiorella Mattio presentano i risultati delle ricerche sui materiali conservati nell’archivio Ernesto Treccani relativi all’esperienza politica e artistica del Maestro in Sicilia. Toni Nicolini rende inoltre la propria testimonianza circa l’esperienza della Marcia per la Sicilia occidentale del 1967 e circa le attività organizzate in questi anni nella valle del Belice, nel segno di una forte continuità con quelle prime occasioni di coinvolgimento della cittadinanza e di grande impegno civile.
Introduce Antonello Negri, professore ordinario di storia dell’arte contemporanea, direttore del Dipartimento di Storia delle Arti, della Musica e dello Spettacolo dell’Università degli Studi di Milano e membro del comitato scientifico della Fondazione Corrente.
Martedì 24 aprile 2012 ore 18
I ministri del cielo. I cittadini del Belice raccontano
Presentazione del libro di Lorenzo Barbera, alla presenza dell’autore, di Alessandro La Grassa, presidente del CRESM e di Luca Martinelli, giornalista di “Altraeconomia”. Partendo dalla storia del terremoto del 1968 nella Valle del Belice, il volume restituisce con sobrietà e vigore la voce di uomini e donne che sono stati protagonisti di una importantissima stagione di lotte politiche per l’affermazione del diritto alla legalità.