TDM 8: Cucine & Ultracorpi

Nell’anno di Expo, a Milano, Triennale Design Museum ci sorprende con una strepitosa doppia mostra dedicata ai rituali della preparazione del cibo.

Il percorso di visita di Expo inizia ben lontano da Rho: il Padiglione 0 si trova nel cuore di Milano, e occupa oltre 7.000 metri quadrati della superficie dedicata da Triennale a mostre ed eventi temporanei. Germano Celant con Arts & Foods. Rituali dal 1851 propone un complesso percorso storico legato alle tematiche di EXPO 2015, senza tuttavia cadere nel luogo comune della retorica sul cibo. Se il cibo, infatti, è il filo conduttore che a Rho unisce i Padiglioni nazionali e i cluster tematici, in Triennale l’attenzione è posta su come si siano evolute le modalità inerenti la sua preparazione e  presentazione, grazie a diciotto ambienti, in scala reale, afferenti a diverse epoche e classi sociali. Ogni ambiente è il pretesto per esplorare la storia dei linguaggi che hanno trattato di cibo in quel periodo storico, spaziando attraverso un’affascinante jam session di musica, letteratura, cinema, pittura, scultura, fotografia, pubblicità, grafica, architettura e, ovviamente, design. Accompagnati da un piacevole sottofondo musicale, trascorriamo un paio d’ore aggirandoci tra le ricostruzioni, con mobili d’epoca, di case contadine e soggiorni Liberty, sale da pranzo della nobiltà francese di fine XIX secolo e spartani ristoranti degli anni Sessanta, botteghe di macellai e caffè borghesi brillanti di specchi, di un esemplare de La Maison des Jours Meilleurs (1956) –  progettata da Jean Prouvé per ospitare una famiglia in caso di emergenza abitativa, che si sviluppa intorno ai locali di cucina e soggiorno – e cucine da campo. Il 1851, data di partenza scelta da Celant per il percorso cronologico, non è assolutamente casuale: è questo l’anno della prima Esposizione Universale, svoltasi a Londra negli spettacolari ambienti del Crystal Palace realizzato ad  Hyde Park.
La mostra offre diversi livelli di lettura per conquistare un pubblico eterogeneo sia per interessi che per fasce d’età, con zone dedicate esclusivamente ai bambini – permettendo loro di scegliere se ammettere o meno gli adulti ad ammirare la sequenza di opere di Andy Warhol. Giusto per solleticare ulteriormente la curiosità del pubblico accenniamo che a capolavori di Renoir, Gauguin, Segantini, Boccioni, Severini, De Chirico, Braque, Morandi, Rotella, e Gehry – in ordine sparso, solo per citarne alcuni –  sono affiancate le creazioni di manifatture preziose e oggetti prodotti dall’industria di massa. Non mancano i meravigliosi bozzetti di Fortunato Depero per l’immagine coordinata di Campari posti qui in dialogo con gli schizzi e i progetti di Giacomo Balla per il Bal Tik Tak a Roma (1921), le produzioni della Bauhaus e quelle più irriverenti di Joe Colombo o, ancora, i divertenti personaggi inventati da Armando Testa per Carosello.
A ricordarci la ciclicità delle mode, cui non si sottraggono nemmeno i rituali legati al cibo, Celant espone ricettari e guide gastronomiche di oltre un secolo fa e ricorda di quando pure Claude Monet era sensibile al fascino degli chef, celebrando la fama di Père Paul (1882) con un delicato ritratto.
La metodica capacità di analisi dimostrata da Germano Celant e Italo Rota nel curare e allestire Arts & Foods, una volta attraversato il ponte ligneo che immette al Triennale Design Museum, pare lasciare spazio alla fantasia più sfrenata, grazie a una serie di scenari tanto futuristici quanto inquietanti. Non a caso il titolo dell’ottavo allestimento, Cucine & Ultracorpi, si ispira a L’invasione degli ultracorpi – romanzo di Jack Finney, pubblicato negli anni Cinquanta e ambientato nel 1976 – che dà voce alle paure dell’americano medio verso tutto ciò che è “alieno”.
Generalmente, pensando al design, il nostro pensiero corre a quegli oggetti-icona dalle componenti morfologiche molto forti. Eppure, oltre a questi, esistono prodotti altamente innovativi, di cui spesso non si parla, che rendono molte aziende italiane famose nel mondo. TDM8, richiamando la cosiddetta “casa elettrica” presentata al pubblico in pompa magna in occasione della IV Triennale (1930), celebra gli elettrodomestici che hanno progressivamente invaso le abitazioni, cambiando il modo di vivere e lavorare in casa. Celant, allineando batterie di piani cottura, tostapane, bollitori e cappe assorbenti, ricorda come, in Italia, il frigorifero sia stato estratto dalle cucine monoblocco per trasformarsi in opera d’arte da collocare al centro della casa, o come Renzo Piano abbia applicato le tecnologie più avanzate a piccole serre dove coltivare le piante aromatiche. Italo Rota, più visionario e ispirato che mai, ci conduce per mano in un mondo a volte sconosciuto che tra astronavi cariche di Papalla, orde di timer schierate in file regolari quasi fossero un esercito invasore e pareti di frullini che più che accogliere sembrano minacciare il pubblico in visita, capovolge il consueto punto di vista e racconta gli elettrodomestici come oggetti autonomi, indipendenti e, a volte, anarchici.
Questo inconsueto palcoscenico della ricerca e della creatività italiana si conclude con un’installazione di Gaetano Pesce dedicata alla cucina del futuro, concepita – come in realtà già ora accade – quale luogo delle passioni in cui convergono la maggior parte delle azioni compiute tra le mura domestiche e delle relazioni familiari.

Silvana Costa

La mostra continua:
Triennale Design Museum
Triennale di Milano
viale Alemagna, 6 – Milano

orari lunedì – domenica 10.00 – 23.00
la biglietteria chiude un’ora prima delle mostre
www.triennale.org
 
Triennale Design Museum
Cucine & Ultracorpi
a cura di Germano Celant
curatore associato Chiara Spangaro
ricerche scientifiche e coordinamento Marilia Pedebelli
allestimento Studio Italo Rota – Italo Rota con Alessandro Rigamonti, Andrea Bolla e Giacomo Guarnieri, Simón Oropeza
grafica Irma Boom Office – Irma Boom con Federica Ricci
site specific installation Gaetano Pesce con Francine LeClercq, Ali Soltani, Giulia Tosciri, Alessandro Byther
video Franco Marineo, Antonio Somaini, Giulia Trigili
installazione sonora Lorenzo Palmeri, Alessandro Palmeri, Davide Ferrario
fino a domenica 21 febbraio 2016
 
Catalogo:
Cucine & Ultracorpi. VIII Triennale Design Museum
a cura di Germano Celant, Silvana Annicchiarico
Electa, Milano, 2015
408 pagine, 450 illustrazioni circa
prezzo 45,00 Euro
www.electaweb.it

Arts & Foods
Rituali dal 1851      
Padiglione di Expo 2015 alla Triennale di Milano
a  cura  di  Germano Celant
allestimento Studio Italo Rota
fino a domenica 1 novembre 2015
 
Catalogo:
Arts & Foods. Rituali dal 1851      
a cura di Germano Celant
Electa, Milano, 2015
960 pagine, 1.100 illustrazioni circa
prezzo 60,00 Euro
www.electaweb.it