Tournée da Bar porta la nuova produzione nei bar milanesi, riscuotendo ampi consensi di pubblico sia per lo spettacolo sia per Irene Timpanaro, al suo debutto nel ruolo di cantastorie al fianco di Davide Lorenzo Palla, anima storica della compagnia.
“A volte l’immaginazione è più vivida della realtà stessa”.
Lo esclama la narratrice, straziata dall’angoscia, nel quinto atto di Macbeth nella versione prodotta da Tournée da Bar. La battuta introduce una delle scene più toccanti della tragedia scozzese: si descrive lo spietato sterminio della famiglia e dei servitori del nobile Macduff, eseguito su ordine di re Macbeth.
Estrapolata dal contesto, la frase è perfetta per definire l’essenza di questa coinvolgente messinscena di Macbeth. Innanzitutto non ci sono palcoscenico e scenografie perché i luoghi deputati alla rappresentazione non sono i canonici teatri ma i più informali bar. Come già fece la montagna con Maometto, la compagnia – giovane eppure già pluripremiata – contrasta il preoccupante fenomeno del calo di pubblico in sala portando i grandi classici nei luoghi di ritrovo per antonomasia degli italiani. A giudicare dal numero di persone presenti a ciascuna replica di Macbeth, la strategia è vincente, sebbene imponga la rinuncia agli appartati tecnici e tagli strategici al cast.
I due abili cantastorie stimolano la fantasia dei presenti e, con pochi indizi, riescono a far rivivere i tempi e gli usi del londinese Globe Theatre dove nel XVII secolo si esibisce The Lord Chamberlain’s Men, la compagnia che tra le sue fila annovera la presenza di William Shakespeare. Un panno rosso è steso con la duplice funzione di celare il deposito degli attrezzi di scena e incorniciare lo spazio della rappresentazione; di lato si accomoda Tiziano Cannas con i suoi strumenti musicali; dinnanzi Davide Lorenzo Palla posiziona i microfoni e le cassette di legno su cui sale per sovrastare gli avventori e attirare l’attenzione su di sé. Nel bar scende il silenzio, Palla impartisce veloci indicazioni al pubblico, al fine di renderlo parte attiva nella rappresentazione, e nel bar prende magicamente corpo il valoroso esercito di Duncan, re di Scozia. Inizia così la narrazione delle gesta compiute dal generale Macbeth.
Indubbiamente il tempo di un maggio tutt’altro che mite ha fornito una contestualizzazione adeguata al dramma shakespeariano ma la vera marcia in più di questa produzione, rispetto alle precedenti di Tournée da Bar, è la presenza di Irene Timpanaro al fianco di Davide Lorenzo Palla. Il cantastorie ha decisamente trovato una degna compagna che, con lo sguardo furbo e risoluto, lo sfida a chi richiama il maggior numero di spettatori, a chi fa compiere loro i voli più arditi sulle ali della fantasia. In realtà l’attrice dal viso dolce incorniciato da biondi capelli aveva puntato al ruolo di Giulietta ma, fedeli alla tradizione del Globe Theatre, i produttori hanno affidato quel ruolo a un attore di sesso maschile, riservando ad Irene Timpanaro l’immedesimazione in ben altri eroi shakespeariani. La delusione nel trovarsi ad incarnare le tre anziane sorelle è palese ma l’interpretazione – diversa perché improvvisata ad ogni replica per assecondare i suggerimenti del pubblico – è impareggiabile e lascia intendere le sue ampie capacità recitative.
Riccardo Mallus dirige una versione narrativa di Macbeth: Davide Lorenzo Palla e Irene Timpanaro descrivono con fervore gli eventi e guidano il pubblico tra lande scozzesi e castelli abitati da cospiratori, per boschi oscuri e stanze segrete ove si invocano spiriti malefici. Il ritmo si fa sempre più concitato, la voce sempre più tesa man mano che il quantitativo di sangue versato per volere di Macbeth e della sua feroce sposa aumenta. La musica di Cannas sottolinea i passaggi più significativi del dramma mentre gli attori prestano voce ed emozioni agli immortali monologhi del Bardo.
Per questa compagnia di audaci sperimentatori, esibirsi nei bar non è un pretesto per offrire una messinscena mediocre di Macbeth ma uno stimolo a proporre un lavoro tanto originale quanto efficace. Palla e Timpanaro non trascurano nessun passaggio della vicenda, nessuna dinamica dei rapporti tra i personaggi descritti da Shakespeare, offrendo una restituzione integrale del capolavoro. Gli autori dell’elaborazione del testo hanno optato per non operare trasposizioni temporali o spaziali della storia. La scelta della location consente addirittura al pubblico di immaginarsi al glorioso Globe Theatre, in un’epoca in cui è d’uso mangiare, bere, giocare o combinare affari mentre gli attori si esibiscono sul palco.
Vedere le persone stringersi al tavolo per far spazio a quanti, passati per curiosare, decidono di fermarsi e poi, col bicchiere alzato, urlare all’unisono “Scozia! Scozia! Scozia!” è un dato più che significativo della riuscita della tournée. Sebbene questa prima serie di serate di Suburbs Tour sia giunta al termine, vi suggeriamo di tenere d’occhio la pagina Facebook di Tournée da Bar perché, ne siamo sicuri, torneranno a breve per scaldare l’atmosfera dei bar. Lo scorso anno la compagnia ha fatto tappa in sei differenti regioni, dando vita a oltre cinquanta rappresentazioni ed ora si dice pronta a partire alla conquista dell’Europa. Scozia inclusa.
Silvana Costa
Lo spettacolo continua:
Suburbs Tour
Milano
– lunedì 08/05 ore 21
Ligera – Via Padova 133
– martedì 09/05 ore 21
Frida – Via Antonio Pollaiuolo 3
– mercoledì 10/05 ore 21
Union – Via Moretto da Brescia 36
– giovedì 11/05 ore 21
Joy Bar – Via Carlo Valvassori Peroni 56
– venerdì 12/05 ore 21
Mercato del Suffragio – Piazza Santa Maria del Suffragio
– sabato 13/05 ore 21
SECRET LOCATION
www.tourneedabar.comMacbeth
di William Shakespeare
regia Riccardo Mallus
con Davide Lorenzo Palla, Irene Timpanaro
musiche e accompagnamento dal vivo Tiziano Cannas Aghedu
traduzioni e adattamenti Tournée da Bar
scenografie Michele Ciardulli
costumi Anna Coluccia
video Luca Castillo
una produzione Ecate Cultura
in coproduzione con Teatro Carcano
media partner TwLetteratura
progetto vincitore Funder35
con il patrocinio del Comune di Milano