Giovani autori in scena all’IF-OFF con il loro burattino.
Come ogni rassegna che si rispetti, anche quella proposta dal Teatro del Buratto, IF – festival internazionale teatro di Immagine e Figura giunto alla sua quinta edizione, quest’anno inaugura una sezione OFF più giovane, informale e sperimentale. Nei giorni 8, 9 e 10 novembre il pubblico ha potuto gratuitamente assistere ad alcune proposte artistiche in fieri – frammenti di produzioni o, work in progress – oltre a produzioni già strutturate, solamente in cerca di più ampia visibilità. Ad accomunarle l’uso di pupazzi piuttosto che un mix di immagini, luci e supporti video.
Tra i lavori di questa sezione ci è molto piaciuto Tritacarne Italia scritto da Davide Lorenzo Palla e Federico Perrone che è andato in scena in una versione ridotta, una sorta di anteprima di quanto ci auguriamo di vedere integralmente a breve in città.
Si narra della dura vita di un artista che ogni sera deve conquistare il pubblico per poter avere quel poco che gli basta per sopravvivere e della ribellione del suo burattino che, stanco di decantare gli ipocriti stereotipi nazionali, si mette a rivendicare bruscamente la propria libertà creativa. Obbligato a cedere al ricatto, pur dissociandosi preventivamente dai contenuti del nuovo copione, l’uomo si presta accondiscendente ad assecondarne lo sfogo per poi restare allibito davanti al Tritacarne Italia Show: un tiro al bersaglio contro i peggiori figuri che affollano il panorama sociale, politico, culturale e televisivo – le ultime due voci non coincidono!! – italiano.
L’irriverente burattino ricopre lo stesso ruolo del bimbo nella fiaba anderseniana I vestiti nuovi dell’imperatore, seppur in chiave moderna: con licenza di uccidere e di urlare volgarità all’indirizzo dei malcapitati. Egli altri non è che la proiezione dei conflitti interiori del suo proprietario, di una profonda disillusione verso la società e le sue ipocrisie così come la spoglia baracca dove alloggiano rappresenta il luogo dell’intimità, dell’essere sé stessi senza censure in opposizione all’esterno che è il luogo delle convenzioni formali e della finzione.
Quale dei due mondi prevarrà? Alla luce di quanto accade in scena, che è ben al di là di quanto opportuno, diventa impellente decidere se continuare a dissociarsi da tale agire oppure mettere a tacere la propria coscienza e porre fine all’indecente spettacolo.
Lo spettacolo questa estate si è aggiudicato la Menzione Speciale al Festival Scintille – Asti teatro con la seguente motivazione: “Menzione speciale per lo spettacolo “Tritacarne Italia” di Davide Lorenzo Palla di Milano per l’originalità della proposta decisamente inconsueta nell’ambito della scena nazionale. Lo spettacolo unisce l’antica e popolare forma del teatro dei burattini al linguaggio della drammaturgia contemporanea con un meccanismo scenico ricco di trovate e una recitazione su due piani carica di ritmo e suggestioni. La giuria si augura che il lavoro di Davide Lorenzo Palla possa svilupparsi ed ottenere la visibilità ed il successo che merita anche grazie al “battesimo” ed alla menzione di AstiTeatro 33.”
Il giudizio di molti spettatori si limita spesso ad un più sintetico “Spacca di brutto!”
A noi infine è rimasto un quesito: ma perché Jo Squillo? O meglio, perché pescare proprio lei dal sottobosco della tv nazionale come emblema di assenza di contenuti? Attendiamo la versione integrale per scoprire se tale dilemma si possa sciogliere.
Silvana Costa
Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Verdi
via Pastrengo 16 – Milano
da martedì 8 a giovedì 10 novembre 2011
ingresso libero
www.teatrodelburatto.it
Tritacarne Italia
V.M. 18
di Davide Lorenzo Palla e Federico Perrone
scene: Bruno Marrapodi
costumi: Elisabetta Rizzo
regia: Riccardo Mallus
interpretato da: Davide Lorenzo Palla
Menzione Speciale al Festival Scintille – Asti teatroLa presentazione per ASTI TEATRO FESTIVAL