Un collage di coreografie di Mauro Astolfi per i danzatori di Spellbound Contemporary Ballet sotto il cielo stellato di Firenze.
L’appuntamento con la danza, a luglio, si rinnova nella cornice suggestiva e ricca di storia di Santa Maria Novella. Eccellente location per il Florence Dance Festival, quest’anno, che si giova di un palco di tutto rispetto, di un’ottima acustica e della comoda visione da parte del pubblico grazie a una struttura a gradoni autoportante. Perché una buona fruizione diventa indispensabile quando si assista a uno spettacolo di danza, dove è il gesto che si sposa al ritmo musicale a esprimere idee ed emozioni.
Ed è qui che Mauro Astolfi ha presentato una serie di coreografie, tra le quali spiccano Mysterous Engine e, in chiusura, Rossini Ouvertures.
I danzatori di Spellbound convincono, come sempre, per le loro qualità tecniche e doti interpretative. Le luci soffuse e la semioscurità – uno stilema ormai quasi cliché per la Compagnia – non sempre, però, rendono giustizia alla spazialità e alla complessità delle composizioni della danza a terra (dove Astolfi eccelle).
Detto questo, bisogna anche aggiungere che non sempre le coreografie di Mauro Astolfi convincono del tutto. A volte, il medesimo gesto o presa è utilizzato per esprimere concetti ed emozioni anche molto distanti tra loro – questo si nota, soprattutto, nei movimenti delle braccia spesso decontestualizzati.
La grande fluidità – ed elasticità atletica – dei danzatori in Mysterious Engine si depotenzia in un finale piuttosto ripetitivo, e in quel: «Grazie» che risulta poco conseguente.
Interessante il lavoro in sottrazione di Rossini Ouvertures che, però, è decisamente eccessivo con parte dell’ensemble che resta a più riprese completamente immobile e parte della coreografia (con ben nove danzatori in scena) che si riduce a un movimento della mano o del capo (in un’esibizione che, ovviamente, non si rifà al Butoh). Sull’allegra sarabanda rossiniana il lavoro di contrappunto, di per sé pregevole, svuota di senso la stessa esibizione.
Ed è questa sensazione di mancanza di un universo di senso compiuto che ci pervade. Nonostante la bellezza estetica di un ensemble sempre all’altezza della situazione.
Simona M. Frigerio e Luciano Uggè
Lo spettacolo ha avuto luogo nell’ambito del
Florence Dance & Performing Arts Festival 2018:
direzione artistica Marga Nativo e Keith Ferrone
Chiostro Grande di Santa Maria Novella
entrata da piazza della Stazione di Santa Maria Novella
da martedì 3 luglio a giovedì 2 agosto
www.florencedancefestival.orgdomenica 22 luglio, ore 21.30
Spellbound Contemporary Ballet presenta:
Serata Spellbound
coreografie Mauro Astolfi
con Maria Cossu, Giacomo Todeschi, Giuliana Mele, Mario Laterza, Caterina Politi, Alice Colombo, Aurora Stretti, Pablo Girolami e Lorenzo Capozzi
disegno luci Marco Policastro
musiche AA. VV.