Nell’ambito di Utopia del Buongusto, come ogni anno, il Castello di Sonnino ospita Guascone Teatro per una serata di arte culinaria e cabaret.
Arriva, come d’uso negli ultimi anni, Guascone Teatro al Castello di Sonnino di Quercianella – baluardo arroccato su un promontorio roccioso a picco sul mare, che divide il tramonto del sole dal sorgere della luna. Quasi uno scenario da film, e come dice Kaemmerle – in una battuta a fine spettacolo – «da smontare e portare via con il resto della coreografia» (tra l’altro, semplice ma funzionale).
Musiche accattivanti anni Ottanta accompagnano lo stesso Kaemmerle e Riccardo Goretti in un delirio comico d’altri tempi. Due personaggi che si trascinano nei ricordi – sempre più deleteri per le loro menti – di un vissuto da pseudo-rivoluzionari, rinchiusi in una casa ove si rielaborano interpretazioni del tutto personali dell’Internazionale socialista.
Le diatribe con l’esterno, e gli odiati socialisti rampanti, è sempre rimandato, mentre i caratteri si cristallizzano progressivamente in una misoginia che, soprattutto nella seconda parte dello spettacolo (la scelta, dichiarata fin dall’inizio, è di essere politicamente scorretti, volendosi attenere al testo originale un po’ datato) può urtare la sensibilità di coloro che tutti i giorni leggono e sentono di donne uccise – quel femminicidio che non accenna a rallentare la sua escalation.
L’arrivo della cugina, interpretata da Adelaide Vitolo, sposta l’asse del racconto, che diventa sempre più surreale con la ricerca di modi di vita alternativi che, però, risiedono in sperdute isole esotiche. Lo yuppismo rampante si scontra con la graduale perdita dei valori, soprattutto etico-politici, mentre il femminismo è vissuto come l’ennesima sconfitta maschile anziché la possibilità d’instaurare nuovi orizzonti di tipo relazionale.
Una serata molto toscana che si accentua sempre più aderendo a quel misto di luoghi comuni e invettive che esaltano e limitano, allo stesso tempo, a un regionalismo della comicità.
Spente le luci si rimane con il cielo stellato e la brezza che attenua la persistente calura estiva, mentre i numerosi spettatori lasciano alla sua naturale quiete questo luogo nuovamente ammantato del suo imperturbabile silenzio.
Luciano Uggè
Lo spettacolo è andato in scena nell’ambito di
Utopia del Buongusto:
Castello di Sonnino
Quercianella (LI)
mercoledì 8 agosto, ore 22.00
www.guasconeteatro.itZona Torrida
di Donato Sannini, Daniele Costantini
con Riccardo Goretti, Andrea Kaemmerle, Adelaide Vitolo