I ritratti di Carlotta Stracchi Villa raccontano come le famiglie affrontino le ansie per il futuro al tempo del Corona virus.
“Mala tempora currunt sed peiora parantur” avrebbero sentenziato gli avi per descrivere questo inizio di 2020.
Nel tentativo di arginare la diffusione della pandemia da Covid-19 il Governo italiano, sin da inizio marzo, ha predisposto una serie di misure, via via più restrittive, efficacemente sintetizzate dall’hashtag #iorestoacasa. In un attimo milioni di italiani – ma come loro anche significativa parte della restante popolazione mondiale – si sono ritrovati a svolgere le attività quotidiane tra le mura di casa. I cittadini hanno così dovuto destarsi da un tran tran monotono quanto rassicurante e inventarsi nuove metodologie per lavorare, studiare, svagarsi o amare. Si è passati da una dimensione globale a una rigorosamente domestica: pur restando invariata la possibilità di interagire virtualmente con il mondo attraverso la tecnologia il domicilio coatto ha inevitabilmente unito le famiglie come non mai.
Genitori, figli, nonni ma anche animali da compagnia si sono avvicinati tra loro sia per riscoprire il piacere di trascorrere tempo insieme sia per imparare a scandire i propri impegni, incastrando lezioni scolastiche e lavoro, pasti e gioco di tutti i membri. Carlotta Stracchi Villa, fotoreporter e videomaker, ha deciso di raccontare questa nuova dimensione famigliare ai tempi della pandemia in Quarantine Portraits – Fotografie contro la paura, progetto ideato e sviluppato con la PR Claudia Boca.
Carlotta Stracchi Villa realizza ritratti alle famiglie che fanno capolino dallo schermo del suo computer in collegamento via webcam e li espone nella mostra virtuale organizzata sul profilo Instagram del progetto. Ogni scatto è accompagnato dalla testimonianza dei protagonisti che raccontano come stiano vivendo la quarantena, spiegando come cerchino di vincere la paura per il virus temendo tanto il contagio quanto le inevitabili ricadute economiche.
Quarantine Portraits offre uno straordinario spaccato sociale delle molteplici accezioni di famiglia contemporanea, passando dalle situazioni felici, in cui si è tutti raccolti sotto lo stesso tetto, a casi in cui la malattia o la lontananza obbligano a combattere la solitudine con il lavoro, le videochiamate, un amico a quattro zampe o imponendosi nuove routine quotidiane. La galleria fotografica permette ai visitatori di trarre forza dall’esempio di persone comuni che stanno vivendo i loro stessi sentimenti, di cogliere ispirazione o, perché no, di contribuire raccontando le proprie esperienze, divenendo a loro volta narratori.
Il progetto di Carlotta Stracchi Villa e Claudia Boca è una delle tante belle iniziative che invitano a sfruttare il confino come momento per ripensare il rapporto non solamente con la propria famiglia ma anche con la rete. Internet in queste settimane, se usato con intelligenza, può dimostrarsi una fondamentale fonte di notizie, un supporto psicologico, una bacheca su cui condividere ricordi e un’autentica finestra aperta sul mondo da cui dialogare con gli altri come fino a poche settimane fa si sarebbe fatto sul pianerottolo di casa, al bar di fianco all’ufficio o al parco uscendo con il cane.
Silvana Costa
Quarantine Portraits
Fotografie contro la paura
fotografie di Carlotta Stracchi Villa
progetto di Carlotta Stracchi Villa, Claudia Boca
www.instagram.com/quarantine_portraits_/