Strade maestre

Corrado d’Elia e Sergio Maifredi incontrano Eugenio Barba, Lev Dodin, Stefan Kaegi, Antonio Latella, Ariane Mnouchkine, Thomas Ostermeier, Milo Rau, Peter Stein e Krzysztof Warlikowski per cercare di capire, a partire dalle loro esperienze personali, quale possa essere il futuro del teatro.

Corrado d’Elia e Sergio Maifredi sono due figure di spicco del panorama teatrale italiano eppure la pandemia, con il conseguente lungo periodo di blocco imposto agli spettacoli dal vivo – e non solo –, induce pure loro a porsi domande sul futuro della professione. Domande complesse che trascinano con sé un crescente carico di preoccupazioni, ansie e timori. “Ecco allora, come per istinto, per nostra natura, la decisione di tornare alla fonte, a quelle grandi personalità del teatro europeo che sono state e ancora rimangono, per noi e per il nostro modo di intendere il teatro, punti di riferimento essenziali” (pag. 9). Nasce così, come raccontano d’Elia e Maifredi nella Premessa, Strade maestre, il volume edito da Cue Press in cui sono raccolte le risposte che alcuni dei Maestri del teatro contemporaneo hanno fornito loro.
Ideato nel corso del lockdown e pubblicato al termine della Stagione 2022/23, la prima forse che ha potuto godere di ampio respiro, scevra da sospensioni e da doverose riprogrammazioni di spettacoli che non avevano potuto andare in scena, Strade maestre offre interessanti spunti per riorganizzare il sistema teatrale italiano. Non si tratta infatti della classica raccolta di interviste che certi giornalisti compongono selezionando tra quante pubblicate in precedenza su quotidiani o periodici. Strade maestre nasce dall’esigenza degli autori di “chiedere del teatro e della vita. La vita che naturalmente si intreccia col teatro, di ciò che è davvero importante, ciò che ci accomuna. Un confronto, insomma, che ci illumini e che ci confermi la strada” perché “in fondo Maestro è proprio colui che sa rendere semplice anche ciò che sentiamo difficile e complicato, mettendoci sempre a nostro agio” (pag. 9).
Corrado d’Elia e Sergio Maifredi insieme al fotografo Ruggiero Di Benedetto e al cameraman Ruggiero Torre – oltre al libro è stata realizzata una serie di video pubblicati sul canale YouTube del Teatro Pubblico Ligure – hanno attraversato l’Europa per incontrare, in ordine di apparizione, Peter Stein, Eugenio Barba, Stefan Kaegi, Thomas Ostermeier, Milo Rau, Antonio Latella, Krzysztof Warlikowski e Ariane Mnouchkine. La serie si completa con una lettera inviata loro da Lev Dodin, il direttore del Maly Drama Theatre -Theatre of Europe di San Pietroburgo, poiché l’inasprirsi dei rapporti tra Russia e Ucraina ha impedito loro di raggiungerlo.
I Maestri intervistati sono noti registi stranieri e italiani, uomini e donne, figure iconiche che nel secondo dopoguerra hanno rivoluzionato il modo di concepire e fare teatro – e tutt’oggi ancora non esitano a mettersi in gioco – e artisti più giovani che fanno del teatro, meticciato con altre forme d’arte, uno strumento di lotta sociale. Tutti mettono sul piatto le proprie esperienze e descrivono il rapporto tra il teatro e le istituzioni in corso nel loro Paese. È tale aspetto che in particolare colpisce alla lettura perché evidenzia lo scarso supporto che questa importante forma di espressione artistica gode a livello istituzionale in Italia.
In chiusura Strade maestre presenta le brevi biografie di ciascuno dei nove Maestri evidenziando, oltre al percorso artistico, le ragioni per cui siano stati presi quali punti di riferimento dai due autori.
L’aspetto tuttavia che più di tutti fa sì che Strade maestre non si configuri quale una mera raccolta di interviste ma come il reportage a tutto tondo di un incontro speciale è la scelta di accompagnare il colloquio con il regista di turno con considerazioni di d’Elia e Maifredi su tale esperienza. L’intervista è infatti preceduta da un capitoletto in cui i due autori inanellano al racconto del viaggio – reale e al contempo interiore – una più intima esposizione di aspettative ed emozioni connesse all’evento che sta per svolgersi. Si sorride e in certi atteggiamenti ci si riconosce come, per esempio, nell’agitazione che precede il faccia a faccia con Peter Stein “forse perché è la prima intervista o forse per la personalità del grande Maestro tedesco che incute da sempre un particolare rispetto. Così, il giorno stabilito per l’incontro ci alziamo molto presto e ci prepariamo in silenzio” (pag. 11). Sono testi da cui emerge l’aspetto umano di questi due artisti e che contribuiscono a rendere più informale Strade maestre e, quindi, più coinvolgente la lettura.
A fine intervista Corrado d’Elia e Sergio Maifredi fanno un bilancio della conversazione, evidenziando gli spunti di riflessione o, meglio, la strada maestra lungo cui procedere per una possibile evoluzione del proprio lavoro e, più in generale, del teatro italiano.

Artalks infine ringrazia gli autori, in particolare Corrado d’Elia con cui ha già collaborato in occasione di Io, Moby Dick, per l’invito a occuparsi della curatela scientifica di Strade maestre: è stato un viaggio memorabile.

Silvana Costa

Corrado d’Elia, Sergio Maifredi
Strade maestre
I Maestri del teatro contemporaneo Eugenio Barba, Lev Dodin, Stefan Kaegi, Antonio Latella, Ariane Mnouchkine, Thomas Ostermeier, Milo Rau, Peter Stein, Krzysztof Warlikowski
Cue Press, 2023
222 pagine
prezzo 24,99 Euro
www.cuepress.com