Esce la prima raccolta di racconti di Simona Maria Frigerio: quindici spaccati di vita che affondano le radici nella storia dell’Italia del secondo dopoguerra.
Quadri d’interno è la serie di racconti con cui Simona Maria Frigerio debutta nel mondo della narrativa, ma non della scrittura. Da anni si occupa infatti di critica teatrale ed artistica e quel mondo le è entrato talmente sottopelle da rappresentare una componente imprescindibile del suo essere. Ritroviamo il teatro in Quadri di vita, una delle storie più complesse della raccolta, un ritratto femminile in cui si intrecciano molteplici livelli emotivi. Anna, la protagonista, adora sentir scricchiolare sotto i piedi le assi del palcoscenico, presta al personaggio che interpreta i propri sentimenti e vive come un piccolo rito pagano il momento del trucco prima di andare in scena. Non è necessario tuttavia trovarsi in teatro per sorprendere il pubblico con l’abilità nella recitazione: la coppia di coniugi al centro del doppio racconto Se fossi… ci ricorda crudamente quanto ciascuno di noi, ogni giorno, per le più svariate motivazioni, indossi una maschera e reciti un copione per compiacere chi gli sta accanto, per non sollevare fastidiosi problemi o per procrastinare l’inevitabile separazione.
Usiamo il termine “recitare” ma forse, visto che parliamo di Simona M. Frigerio che usa l’inglese come una seconda madrelingua, sarebbe preferibile ricorrere alla sua traduzione “to play”, verbo dalle infinite accezioni. Tutte gioiose: giocare, suonare, scherzare e, appunto, recitare che, in fondo, implica calarsi nei panni di un’altra persona e così, probabilmente, riuscire a comprendere meglio il senso delle sue azioni. Quadri d’interno descrive, con un fraseggio asciutto e una sorprendente ricchezza di metafore, persone comuni – come quelle che incrociamo ogni giorno in treno, al bar o sul luogo di lavoro – e ci spalanca le finestre sulla loro interiorità. I protagonisti si raccontano in prima persona, senza reticenze, senza orgoglio ma, soprattutto, senza mendicare il consiglio altrui. Non a caso, nella Prefazione Simona tiene a puntualizzare: “In queste pagine troverete solo frammenti, racconti senza morali, ore rubate all’infinito. Nessuna risposta, mi spiace. E per le domande, a ognuno le proprie”. (pag.3)
Loro, i protagonisti, con le proprie esperienze ci offrono uno spaccato di Italia emozionante, ci parlano della noia borghese e della fame del tempo di guerra, della forza necessaria a realizzare un sogno e delle difficoltà di integrazione degli immigrati. Sono quadri introspettivi che non prescindono dai rapporti con gli altri, a iniziare dalle persone che ci hanno cresciuti, mostrandoci, con il loro esempio, chi saremmo potuti diventare da grandi e quali errori non avremmo dovuto commettere: il tempo induce indubbiamente clemenza verso il prossimo ma ogni ferita, seppur rimarginata, lascia sull’animo cicatrici più o meno vistose.
Persona pratica e sempre al passo con le potenzialità del web, Simona M. Frigerio ha scelto la strada dell’autoproduzione editoriale all’attendere risposte dalle case editrici. Sorpresi, ma non più di tanto, eccoci dunque col naso affondato nelle pagine virtuali di un libro che scorre via veloce. “Mi accomodo meglio sui cuscini e comincio a leggere. Mi piace quello che leggo: è scorrevole, veloce, ma anche interessante. Un racconto su una casa, dentro la quale, di stanza in stanza, si scoprono oggetti legati a fatti e persone e i fatti e le persone costruiscono una trama che conduce, come un filo di Arianna, all’ultima camera, all’oggetto impensato, al ricordo sbiadito di un finale che non è che un ulteriore tassello e poi nulla. Come un’esperienza bella che non lascia strascichi, una strada sbagliata che si ripercorre senza perdere l’appuntamento, un tentativo a vuoto che sarebbe anche potuto andare bene. Sorrido contenta. Guardo fuori dalla finestra e mi accorgo che è quasi buio. Devo parlare con la ragazza dai capelli rossi, dirle di continuare a scrivere”. (Allo specchio, p.79) Qui seduti a riflettere, con il tablet ancora aperto in mano, ci scopriamo a chiederci a quale dei protagonisti di Quadri d’interno corrisponda l’autrice, la ragazza con i capelli rossi e la treccina. Probabilmente, parafrasando un celebre romanzo pirandelliano, potremmo azzardare: uno, nessuno e tutti quanti.
Silvana Costa
Quadri d’interno
di Simona Maria Frigerio
formato Kindle; 1176 KB; 120 pagine
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