Il secondo giorno a Kilowatt Festival inizia con due spettacoli di Playing Identities Performing Heritage – progetto che si propone di coinvolgere giovani artisti di varie nazioni europee per presentare, sul palcoscenico, le problematiche sociali dei Paesi di origine così da utilizzare il teatro come mezzo di interscambio valoriale tra le comunità. Il progetto comprende quattro lavori teatrali che, a due a due, sono proposti e replicati in quattro giornate.
Nel cortile dell’Auditorium Santa Chiara, Harry Wilson mette in scena il primo, This home is not for sale – una produzione rumeno/inglese con quattro performer provenienti dall’Università Babes-Bolyai di Cluj. L’introduzione è una specie di quiz televisivo, con tanto di presentatrice che ammicca continuamente al pubblico, durante e dopo la presentazione. I concorrenti sono un giovane e baldanzoso uomo d’affari; un ragazzo schivo e impaurito; e un terzo infarcito di demagogia popolare, esuberante, facile all’ira e al turpiloquio. Risultato scontato. Cambio di scena e la Compagnia inizia a utilizzare più ampiamente gli spazi a disposizione. Va in scena un gioco a due, una morra cinese, vinta con l’inganno dall’uomo d’affari. Cambio quadro, e dall’alto di una balconata la presentatrice e il terzo concorrente incitano la folla a ribellarsi e a seguirli, usando un megafono. Si accende una discussione, il più timido prende la bandiera rumena e, dopo averla calpestata, la ripiega delicatamente e la consegna a una spettatrice. I litiganti si riappacificano coinvolgendo anche alcuni spettatori. Uno spettacolo dalle molteplici letture – tutte molto distanti dall’argomento che dovrebbe essere trattato nello stesso e con un finale che lascia perplessi. Ulteriore beffa del destino – o della storia – la coproduzione è targata Regno Unito e Romania. L’esortazione a unirsi, espressa nel lavoro teatrale, sembra non abbia intaccato la voglia di Brexit. Uno spettacolo dinamico, ma dalla narrazione oscura.
A seguire, nella splendida cornice della Sala Sinopie del Museo Civico di Sansepolcro, Sadurní Vergés presenta (UN)TRAPPED – Identity or Death? Un video mostra un Paese ridente, presentato con linguaggio spiccatamente pubblicitario, mentre l’azione scenica segue l’evolversi dello scontro generazionale tra un padre e il figlio omosessuale. Lo spettacolo, quasi esclusivamente in lituano, permette, attraverso i sovratitoli in inglese, di essere seguito con facilità. L’allontanamento forzato del figlio porta lo stesso a conoscere e a scoprire, a proprie spese, quanto pesi il condizionamento ambientale anche nei rapporti più intimi e personali. Gli intermezzi pubblicitari interrompono lo svolgimento quasi a voler alleggerire la narrazione. Un incubo notturno, ben mimato, è il motivo della riconciliazione finale. Una storia semplice e attuale che, come nello spettacolo precedente, non si esime dal bisogno di esprimere la necessità di riappacificazione – che sembra, quasi, un desiderio rivolto alle nazioni europee.
Ci si sposta al Teatro della Misericordia per assistere alla performance di danza, Season, della coreografa Giorgia Nardin. Su musiche rielaborate dalla Primavera di Vivaldi, quattro performer, correndo o saltellando e raggruppati in uno spazio ristretto, come damine e cavalieri da carillon percorrono e ripercorrono, con andamento antiorario, per circa 60 minuti, l’intero palcoscenico. Praticamente indifferenti al ritmo, di tanto in tanto uno di loro si ferma per simulare situazioni dolorose o pose plastiche o, nel finale, persino amplessi amorosi. Una maratona che lascia impietriti di fronte alla difficoltà di comprenderne la filosofia di fondo.
All’aperto, e finalmente sotto un cielo stellato, suona la band Tiromancino. Alcuni pezzi storici, riconosciuti dal folto pubblico presente in piazza Torre di Berta, precedono la presentazione dell’ultimo album del gruppo. Un’avventura in mezzo al mare, come racconta Federico Zampaglione, con gli affetti lasciati e il confronto con se stessi. Un mare, splendido nella sua calma ma difficoltoso quando la tempesta imperversa. Buon ritmo, che pian piano, coinvolge gli spettatori.
Luciano Uggè
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Gli spettacoli sono andati in scena all’interno di Kilowatt Festival 2016:
San Sepolcro (AR)
15/23 luglio, varie location
www.kilowattfestival.itsabato 16 luglio, ore 18.30
Santa Chiara
Harry Wilson (RO/UK) presenta:
Playing Identities – This home is not for sale
teatro
prima assoluta
durata: 35 minutiore 19.30
Museo Civico
Sadurní Vergés (LT/ES) presenta:
Playing Identities – (UN)TRAPPED – Identity or Death?
teatro
prima assoluta
durata: 35 minutiore 20.30
Misericordia
Giorgia Nardin presenta:
Season
danza
anteprima nazionale
durata: 60 minutiore 22.05
Torre di Berta
Tiromancino in concerto
musica
durata:70 minuti