Dal 2 al 4 settembre design e architettura si fondono per dare vita a sei giardini temporanei, sulle Mura di Lucca. Chi vincerà tra le menti visionarie in competizione?
All’interno di Murabilia, mostra mercato del giardinaggio di qualità nella “città dall’arborato cerchio”, prenderà vita quest’anno il primo Garden Design Festival di Lucca: Mura creative.
Paesaggi emergenti tra tradizione e modernità è il sottotitolo del concorso, a cui parteciperanno sei progetti selezionati da una giuria presieduta dall’architetto Gabriele Rochard.
Se l’edizione 2016 di Murabilia viaggia tra orchidee rare, antichi ortaggi della Lucchesia, frutti del passato e particolari grani del territorio; il contest paesaggistico spaziera’ dal luogo ispiratore dell’hortus conclusus, per sua definizione chiuso e ristretto, a prospettive che giocano con il concetto di giardino. E, di conseguenza, i sei progetti selezionati dilateranno l’immagine del giardino murato tramite richiami, stimoli visivi, olfattivi e mentali, che trasformeranno il visitatore in attore di un’esperienza immanente.
Se in Dedalo, di Luca Pitanti e Davide Pucci, il labirinto diviene spirale di colori e profumi floreali; in Hortus Bar, di Giulia Barone, Sara Zaveti, Eleonora Maggioni, archi naturali nascondono un insolito bar che rifornisce cocktail a base di terra e semi. E ancora, in Ha Ha, di Stefanie Gross e Valeria Parea, è il paesaggio stesso a divenire giardino; InOrOut, di Francesca Adragna, Federica Cesaretti, Francesca Velani, Emy Petrini, Beatrice Speranza, Manuel Codiglione, Stefano Martinelli, il cammino nel verde è un percorso di inclusione, dove solo i più fortunati arrivano alla meta; mentre The Garden Within, di Andrea Innocenzo Volpe, Giuseppe De Leo, Yoichi Sakasegawa e Rossana Poli, indaga il contrasto tra cosmo e caos – complici un albero di melograno e una sedia; e Il Giardino Proibito, di Veronica Van Der Horst e Andrea Stanghini, si rivela il lavoro più provocatorio – proprio in un momento storico in cui nel nostro Paese si discute in termini di legalizzazione della cannabis. La scintilla che muove i due giovani architetti sembra essere il confine sottile tra strumentalizzazione politica e realtà delle cose, in una distorsione creata ad arte. Rendere proibita una specie vegetale serve a migliorare la specie umana in termini di capacità di scelta e di azione? Da questa domanda nascono quattro mini recinzioni o gabbie – che si fanno scrigni di giardini segreti. Il nome della rosa è un omaggio a Umberto Eco ed è composto da una selezione di piante velenose; Eden è un rimando alle piante perseguitate ed è composto da una selezione di quelle ritenute illegali in Italia; Killers è composto da piante mortali, tuttavia comunemente reperibili; e I soliti ignoti è una composizione di specie pericolose, ma di uso quotidiano. Quattro piccoli giardini che scatenano riflessioni.
Le Mura di Lucca, ancora una volta, si riveleranno lo scenario ideale per spazi geometrici che celano frammenti scomposti, riuniti in un’unica, grande tela da scoprire. In una spedizione mentale dal Medioevo al futuro prossimo, dove le piante saranno davvero sfruttate per le loro infinite potenzialità.
L’evento si svolgerà:
Mura di Lucca
da venerdì 2 a domenica 4 settembre 2016
www.murabilia.com