Ayrton Senna. L’ultima notte

011_Senna_foto Ercole ColomboA Monza, una mostra celebra il mito di Ayrton Senna. Cento fotografie ne indagano l’aspetto umano e la carriera agonistica, dal debutto sui kart alla tragica morte al circuito di Imola nel 1994.

Alla vigilia del Gran Premio d’Italia di Formula 1 a Monza, nella centralissima sede dell’Arengario, è stata inaugurata la mostra tributo Ayrton Senna. L’ultima notte. In precedenza la rassegna di eccezionali fotografie scattate da Ercole Colombo – uno dei più quotati reporter che affollano le piste di F1 – era stata esposta all’Autodromo Nazionale Monza, Museo della Velocità, collezionando oltre 14.000 visitatori. Un successo che dimostra come il ricordo delle imprese di Senna sia oggi più vivo che mai. Egli è ormai consegnato al mito come il pilota capace di dominare l’asfalto bagnato; il talento naturale che si dedica con ammirevole abnegazione alla messa a punto dell’auto con tecnici e meccanici; il protagonista di memorabili sfide – e pungenti polemiche – con Alain Prost; il campione che muore troppo giovane per un’uscita di pista alla curva del Tamburello, durante GP di San Marino, disputato a Imola nel 1994.
I verbali assegnano la colpa dell’incidente ad un guasto meccanico – la rottura del piantone dello sterzo modificato, poco prima della gara, proprio su indicazione di Senna – cui segue lo schianto ad alta velocità contro il muro di protezione della pista. A causa della violenza dell’impatto parti della monoposto si staccano e colpiscono il pilota al capo, lasciando subito intende che ben poco può essere fatto per salvargli la vita. I fotogrammi dell’incidente sono diffusi dai media in tempo reale e sconvolgono il mondo, fissandosi indelebilmente nella memoria di tutti, anche di chi appassionato di F1 non è. Un dramma immane, imputabile, in realtà, alla scelleratezza delle scuderie che hanno modificato le regole della F1 – a discapito dei livelli di sicurezza delle monoposto – al fine di proporre competizioni più spettacolari e risollevare gli introiti. Non è certo un caso quindi se il giorno seguente Corriere dello sport stadio titola in prima pagina “Hanno ucciso Senna”.
Quel GP è consegnato alla storia per l’impressionante numero di incidenti – di cui ben due mortali – registrati sia durante le prove sia durante la gara. Incidenti assurdi e non giustificabili che coinvolgono non solo i piloti ma anche meccanici ai box e tifosi sugli spalti. Lo stesso Ayrton Senna, ancora scosso dal ferimento di Rubens Barrichello durante le prove del venerdì e la morte di Roland Ratzenberger il sabato,  domenica mattina, nelle ore precedenti la partenza del GP, cerca di raggiungere un accordo con gli altri piloti per mobilitarsi contro le condizioni in cui sono costretti a gareggiare. Nelle fotografie di Colombo lo seguiamo passo dopo passo, mentre cerca di coinvolgere nel suo progetto Gerhard Berger e Niki Lauda: sono scatti dall’alta capacità introspettiva, immagini in cui i colori brillanti delle monoposto e delle tute da gara lasciano il posto ai toni mesti del dolore.
Il cuore della mostra – sia idealmente sia fisicamente – è rappresentato dalla ricostruzione dell’ultimo GP disputato dal pilota brasiliano, raccontando i giorni e le ore che precedettero la gara attraverso le dettagliate didascalie di Giorgio Terruzzi, curatore della mostra con Ercole Colombo e autore del volume Suite 200 – l’ultima notte di Ayrton Senna (2014). Il pubblico si muove lentamente, leggendo avidamente i dettagli di un storia di cui conosce il triste finale e ritrovando nelle immagini i volti famigliari di una generazione di campioni indimenticabili come Damon Hill, Nigel Mansell, Nelson Piquet, Riccardo Patrese e di un giovanissimo, ma già vincente, Michael Schumacher.
Tutt’attorno si sviluppa il ritratto umano e professionale di Ayrton Senna: lo stretto rapporto con la famiglia; gli amori; le rivalità e le amicizie con i colleghi; la fede in Dio; la carriera agonistica, dal primo kart regalatogli dal padre alla Formula 1; le vittorie e le cocenti sconfitte; la rigorosa preparazione psicofisica durante la stagione delle gare. Quando il racconto indietreggia nel tempo, le foto di Ercole Colombo si mischiano a quelle degli album della famiglia Senna. Osservando i ritratti risalenti alle prime gare, disputate negli anni Settanta, si resta colpiti dalla risolutezza dello sguardo di Ayrton adolescente, concentrato per raggiungere la vittoria. Narra la leggenda di come, appena ventenne, Senna si trasferisca in Gran Bretagna e, con il battito del cuore che segue il movimento ritmico dei pistoni, inanelli vittorie e primati – nella Formula Ford prima e nella F3 poi – convincendo Frank Williams a organizzargli un test con una monoposto di F1. Sulla pista di Donington, per la prima volta alla guida di una vettura di F1 – sebbene vecchia di un anno – Ayrton Senna, con lo sguardo puntato sull’obiettivo, sorprende tutti abbassando di 4 decimi il record della pista. Si conquista così l’accesso all’empireo dei motori e lo sguardo fiero si velerà di lacrime alla vittoria del primo titolo mondiale a Suzuka, al GP del Giappone nel 1988.
Un percorso attraverso cento e più fotografie che rivelano quella straordinaria combinazione di sensibilità e professionalità che ha reso Senna uno dei piloti più amati di tutti i tempi, un mito dello sport come, non a caso, l’affluenza al primo allestimento della mostra testimonia.

Silvana Costa

La mostra continua a:
Arengario
piazza Roma – Monza
fino a domenica 25 settembre 2016
orari: fino a domenica 4 settembre
10.00-23.00
dal 6 al 25 settembre
martedi – venerdi 15.00-19.00
sabato e domenica: 10.00-20.00
lunedì chiuso
la biglietteria chiude un’ora prima
https://arengariomonzafoto.wordpress.com/

Ayrton Senna
L’ultima notte
a cura di Ercole Colombo, Giorgio Terruzzi
ideazione, produzione e organizzazione ViDi
in collaborazione con Comune di Monza, Autodromo Nazionale Monza, Consorzio Villa Reale e Parco di Monza
www.ultimanotte.com

Catalogo:
Ayrton Senna
L’ultima notte
con un testo di Giorgio Terruzzi
fotografie di Ercole Colombo
Skira, 2016
20 x 30 cm, 160 pagine, 152 illustrazioni a colori, cartonato
prezzo: 45,00 Euro
www.skira.net