Le Clinicommedie pubblicate dalla rivista Tempo Medico consentono a Crepax di testare sui lettori personaggi femminili che evolveranno nelle protagoniste dei suoi fumetti più famosi.
Il nome di Guido Crepax per molti è associato quasi unicamente alla sua creatura più famosa: Valentina. Eppure la produzione dell’artista è sterminata e spazia a tutto tondo nell’universo della grafica: dalle copertine di dischi – celebre quella di Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno – alla pubblicità – tra cui la premiata campagna Shell del 1957 – trattando ogni singolo lavoro con pari dedizione e dignità.
A WOW Spazio Fumetto, sino a domenica 13 novembre, è in corso una mostra che racconta della collaborazione tra Guido Crepax e la rivista Tempo Medico, esperienza iniziata nel 1958 – quando è poco più che ventenne – e proseguita per ben un trentennio. Nicolò Visconti, medico, azionista e amministratore delegato di Pierrel, fonda nel 1958 Tempo Medico, il periodico di informazione della casa farmaceutica, distribuito gratuitamente a medici e studenti dell’ultimo anno delle facoltà di medicina e chirurgia. Visconti si ispira alle riviste anglosassoni per dar vita a uno strumento d’aggiornamento professionale che andasse al di là della mera medicina, trattando anche di cultura e attualità: il modello dichiarato è Time di cui la nuova testata copia impostazione e formato. A Guido Crepax è affidato il compito di disegnare la copertina del numero zero (pubblicato il 15 novembre 1958) e tale incarico si rinnova svariate volte, sino al numero 312, sebbene in alternanza con altri autori. Le copertine di Tempo Medico costituiscono una parte consistente della mostra L’altro Crepax. 30 anni di Clinicommedie su Tempo Medico e, attraverso ritratti di personaggi celebri o tematiche scientifiche, raccontano di trent’anni di sanità e medicina italiana.
Nel tempo il rapporto di Crepax con la testata si evolve e gli viene concessa l’opportunità di pubblicare le sue prime storie a fumetti: le Clinicommedie, uscite nel gennaio 1965 in un’epoca in cui non sono ancora nati i fumetti per adulti, precedono La curva di Lesmo, la prima storia con protagonista Valentina, apparsa su Linus nell’aprile di quello stesso anno. Le Clinicommedie rappresentano la rubrica cuore di Tempo Medico e sono il frutto del grande lavoro di equipe compiuto dentro la redazione: i fumetti di Crepax presentano un caso clinico che, nelle pagine seguenti, viene esposto nel dettaglio, in un testo articolato in forma di dialogo tra medici e assistenti. Il valore scientifico della rubrica è tale che l’Ordine dei Medici di Milano, in occasione dell’inaugurazione della mostra, ha annunciato le riproporrà sul proprio bollettino, accompagnandole con un aggiornamento scientifico che spieghi come tali casi vengano diagnosticati e curati oggi, utilizzando le conoscenze e le tecnologie più innovative presenti sul mercato.
Sino all’ottobre 1994 Crepax sceneggia e disegna 360 puntate della serie, scrivendo anche i dialoghi delle tavole a fumetti, dimostrando una straordinaria capacità creativa. La struttura, come si può constatare dagli episodi presenti in mostra, è estremamente rigida: un primo disegno introduttivo racconta il caso clinico mentre la manciata di immagini che seguono è dedicata alla discussione medica alla ricerca di diagnosi e cura più appropriata. Nonostante l’immutabilità di tale impianto Crepax, alla guisa di un regista esperto, dà sfoggio di un’inusuale capacità rappresentativa, sperimentando forme grafiche che successivamente troviamo applicate in serie più famose, a iniziare da Valentina. Egli innanzitutto cambia ogni volta il personaggio femminile – di norma relegato al ruolo di specializzanda, assistente o infermiera – elaborando fisionomie che ritroveremo nelle protagoniste di storie ben più ardite. Sono giovani donne all’inizio della carriera professionale ma già sicure di sé, seducenti, acconciate con cura, truccate sapientemente e, da sotto il camice, traspaiono abiti all’ultima moda. Crepax gioca poi con il lettore, sfidandolo a cogliere citazioni sparse a sorpresa tra le tavole: siano frasi di Thomas Mann o il ritratto di Lev Trockij utilizzato per il volto di un dottore. Sovente i pazienti sono esponenti di una realtà sociale che ormai non esiste più, fortemente stereotipati, a tratti macchiettistici, che sembrano usciti da un film neorealista. Crepax infine propone ad ogni nuova Clinicommedia una diversa inquadratura per la scena dello staff medico che discute il caso: dal basso, dall’alto con l’attenzione catalizzata dalle lunghe gambe della specializzanda fasciate da collant dai motivi geometrici, schermati dalla schiena sinuosa di un’assistente o in corridoio, udendo le voci provenire da una delle stanze che vi si affacciano.
È una mostra ricca – come tutte le esposizioni che si susseguono a WOW Spazio Fumetto – che ai disegni originali usciti dall’Archivio Crepax e a copie di Tempo Medico associa le tavole di Histoire d’O, Emmanuelle, Dracula e delle immancabili avventure di Valentina, in un turbinio di sensualità e glamour.
Silvana Costa
La mostra continua:
WOW Spazio Fumetto
viale Campania 12 – Milano
fino a domenica 13 novembre 2016
(chiuso dall’1 al 31 agosto)
orari martedì – venerdì 15.00 – 19.00; sabato e domenica 15.00 – 20.00
lunedì chiuso
www.museowow.itUniversità degli Studi di Milano
Loggia del Rettorato
via Festa del Perdono 7
9 novembre – 6 dicembre 2016
orari d’apertura: da lunedì a venerdì, 8.30-19.00
ingresso liberoL’altro Crepax
30 anni di Clinicommedie su Tempo Medico
a cura di Luca Bertuzzi, Alberto Brambilla, Luigi F. Bona
hanno collaborato Pietro Dri, Paolo Recalcati e Roberto Satolli (Zadig), Antonio, Caterina e Giacomo Crepax (Archivio Crepax)
con il contributo dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano
grafica Laura Ritorto