Prodotto in collaborazione con Associazione Teatrale Pistoiese, Più Carati è l’ultima creazione de Gli Omini, in scena con successo il 20 e 21 novembre al Bolognini di Pistoia.
Gli Omini sono tornati, stavolta abbandonando il format che li ha resi incandescenti, ovvero le interviste a tappeto all’umanità più disparata in giro per la Toscana – trasformate prima in drammaturgia, poi in spettacoli di una freschezza che rigenera. Si sono seduti a tavolino – con Armando Pirozzi – e hanno sfornato Più carati, ispirato a un’esperienza da loro realmente vissuta, stilizzata a forma teatrale. Una forma naturalistica marcata di accento toscano e un quotidiano portato all’eccesso, tanto da divenire paradossale e comico, che a Gli Omini riesce bene.
Battute a raffica, qualche playback efficace per dare un tocco surreale, uno stile fintamente sgangherato che richiama una gioventù bruciata figlia degli anni Ottanta, con la sua ingenuità e inadeguatezza, saccheggiata anche da molti registi cinematografici (vedi Paolo Virzì in Ovosodo, ad esempio). Questo fa da base alla storia del ritrovamento, in un bar, di una busta con bigliettoni da 200 e 500 Euro e un anello con smeraldo e diamanti. Euforia, poi paranoia, poi odio reciproco. Le fasi sono più o meno queste.
Ma se la creazione della giusta tensione, necessaria a introdurre il fatto, da parte di Francesca Sartenaesi, Luca Zacchini e Francesco Rotelli (che interpretano loro stessi), è buona all’inizio, in un incipit ricco di deviazioni, controsensi, divagazioni anche divertenti; la scia d’adrenalina si attenua nella parte centrale, diluita in situazioni inverosimili e ripetitive. La proprietaria dell’anello è amica di Craxi, ma Tangentopoli non è acqua passata? «Con tutti quei soldi passerei le giornate a fumare sigarette», dice la Sartenaesi, e si passa il rossetto rosso prima di una danza scatenata. Davvero noi trentenni abbiamo l’ambizione di passare le giornate a far niente?
Ma il finale riprende il ritmo, con una bella narrazione distaccata, e I Corvi tornano a farci compagnia. Si torna a essere ragazzi di strada, come dice la canzone, e il bando di teatro, a cui i personaggi all’inizio volevano partecipare, è ormai scaduto.
Ottimo successo di pubblico, per questo spettacolo de Gli Omini, in cui se è sentita un po’ la mancanza, almeno per noi, della loro antica ispirazione arrugginita, sgomenta, alla deriva.
Tessa Granato
Lo spettacolo è andato in scena:
Piccolo Teatro Mauro Bolognini
via del Presto, 5 – Pistoia
sabato 19 e domenica 20 novembre, ore 21.00
www.teatridipistoia.it/altri-teatri/piccolo-teatro-mauro-bolognini/Più Carati
uno spettacolo de Gli Omini
ideato e scritto da Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Giulia Zacchini, Luca Zacchini e Armando Pirozzi
con Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi e Luca Zacchini
allestimento Associazione Teatrale Pistoiese/Gli Omini
produzione Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale/Gli Omini
con il sostegno di Regione Toscana, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
Armunia e Corsia OF – Centro di Creazione Contemporanea
un ringraziamento a La Tinaia per il ritratto in verde di Bettino Craxi, gentilmente concesso dall’artista Marco Biffoli