Carlo Goldoni 2.0

Al teatro Out Off di Milano uno spettacolo rievoca la vita di Carlo Goldoni tra episodi significativi e innovazioni introdotte alla commedia dell’arte.

Immaginate cosa accadrebbe se Carlo Goldoni vivesse ai giorni nostri, scrivesse al computer invece che con una piuma d’oca e trascorresse le giornate condividendo sui social le brillanti battute che lo hanno reso celebre a teatro, collezionando decine di migliaia di like.
Una cosa sola in questa sorta di dimensione parallela non è cambiata rispetto alla storia come la conosciamo: la rivoluzione francese che, pur risparmiando la vita a Goldoni, lo priva dei privilegi concessigli dal re, a iniziare dalla cospicua pensione. Il drammaturgo, ridotto in povertà, trascorrerebbe gli ultimi suoi giorni in un ospizio dividendo la stanza con un musicista. Gli farebbe lì visita il nipote con la moglie per indurlo, su indicazione del nuovo governo, a smettere di scrivere sui social quelle sue frasi brillanti – e a tratti taglienti come la lama che affonda nel cuore di un innamorato respinto – perché ritenute eversive. Frasi eversive e pericolose ma pure di così forte presa sul pubblico da ispirare i nipoti a organizzare una sorta di teatro clandestino nello scantinato della loro locanda. È un piano perfetto cui, per funzionare, manca solo di carpire con l’inganno i segreti della scrittura dello zio.
Inizia così Carlo Goldoni 2.0. Memorie e rivoluzione, lo spettacolo coprodotto da Teatro Out Off e MTM Manifatture Teatrali Milanesi con l’intento di far conoscere ai giovani la vita oltre all’opera dei più importanti autori della letteratura e del teatro italiani.
Il progetto è estremamente interessante sulla carta ma, curiosi, abbiamo voluto vedere se funzionasse anche all’atto pratico della messa in scena e abbiamo assistito a Carlo Goldoni 2.0. Memorie e rivoluzione: si tratta della trasposizione per il teatro a opera di BR Franchi dei passaggi più importanti di Mémoires, l’autobiografia scritta da Goldoni tra il 1784 e il 1787. Dietro lo pseudonimo BR Franchi si cela Giorgio Franchi, un giovane drammaturgo nato a Milano nel 1998 e diplomatosi alla Paolo Grassi nel 2020.
Premettiamo che, forse a causa di un’età che è circa il doppio di quella di BR Franchi, potremmo non essere in grado di capire come parlare ai giovani e cosa proporre loro per entusiasmarli o anche solo per tenerne desta l’attenzione per un’ora e mezza ma, in tutta onestà, abbiano trovato Carlo Goldoni 2.0. Memorie e rivoluzione noioso al limite del banale.
Appare scontato per esempio il tentativo di far apparire Goldoni un giovane qualsiasi che, all’epoca degli studi a Pavia, si diverte a corteggiare le ragazze e a fare scherzi. Un episodio volto più a riscuotere sornionamente consensi tra adolescenti e universitari che a valorizzare il talento precoce dell’autore.
Abbiamo invece trovato grottesco – oltre che un passaggio di violenza gratuita verso un anziano – l’espediente adottato dai nipoti per indurre il drammaturgo a rivelare il segreto delle sue commedie. Un espediente che richiama tanti fatti di cronaca con protagonisti ragazze drogate o indotte a ubriacarsi e poi stuprate piuttosto che anziani maltrattati e truffati dalle stesse persone che li dovrebbero accudire. Fatti che non disdegniamo di vedere portati a teatro ma in un differente contesto.
Elemento chiave di Carlo Goldoni 2.0. Memorie e rivoluzione dovrebbe essere, al di là della mera biografia del drammaturgo, la grande rivoluzione apportata alla commedia dell’arte allora in voga. Una rivoluzione fondamentale per il teatro ma che si perde tra le righe di un testo che, viceversa, sembra quasi voler elogiare tutto quanto è nuovo, a prescindere dalla sua effettiva validità.
Al di là di queste considerazioni sulla drammaturgia, la regia di Lorenzo Loris è come sempre una garanzia di buona riuscita della messa in scena, in termini di ritmo nella recitazione e nell’avvicendamento delle scene. Loris cuce infatti con brio ogni balzo di Carlo Goldoni e dei suoi nipoti avanti e indietro nel tempo.
Gaetano Callegaro interpreta Carlo Goldoni con il brio degno di Arlecchino: incontenibile nelle movenze, tagliente e beffardo nell’evasività con cui liquida le insistenti pressioni dei nipoti impersonati da Daniele Gaggianesi e Stella Piccioni.
A loro si aggiunge Luca Garlaschelli, il musicista compagno di stanza di Goldoni all’ospizio dei poveri, cui è affidato il compito di commentare a suon di musica i dialoghi e le azioni, dimostrandosi un’ottima spalla comica per Callegaro.
Carlo Goldoni 2.0. Memorie e rivoluzione è in scena sino a domenica 30 aprile al Teatro Out Off.

Silvana Costa

Lo spettacolo continua:
Teatro Out Off 
via Mac Mahon, 16 – Milano
fino a domenica 30 aprile 2023
orari: martedì – sabato ore 19.30
domenica ore 16.00
www.teatrooutoff.it

Carlo Goldoni 2.0
Memorie e rivoluzione
di Carlo Goldoni
adattamento drammaturgico BR Franchi
con Gaetano Callegaro, Daniele Gaggianesi, Stella Piccioni
con il musicista Luca Garlaschelli
regia Lorenzo Loris
costumi Nicoletta Ceccolini
interventi visivi e luci Saba Kasmaei
scene Gianluca Sesia, Stefano Sgarella, Lorenzo Loris
coproduzione Teatro Out Off, MTM Manifatture Teatrali Milanesi
durata 90 minuti